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Diablo III: Eternal Collection – Recensione, la lotta tra bene e male si sposta su Nintendo Switch

I tempi sono cambiati: non esistono più le mezze stagioni, il rap è morto e Nintendo ha decisamente svoltato l’angolo, gettando il cuore oltre l’ostacolo per abbracciare una filosofia che oltre a strizzare l’occhio ai titoli terze parti, fa ben altro. Diablo III Eternal Collection cambia il volto del Re degli Action Rpg targato Blizzard, ecco come!

Diablo III Eternal Collection

Il male non riposa da decenni

La storia che si dipana in questa versione per Nintendo Switch, non è cambiata affatto: indipendentemente dal personaggio che sceglierete tra Barbaro, Crociato, Negromante, Mago, Sciamano, Monaco o Cacciatore di Demoni, questi si ritroveranno a Nuova Tristram, città sita nel mondo di Sanctuary. Il primo atto della storia vede protagonisti il saggio Deckard Cain e un misterioso personaggio che ha perso la memoria. Non vi sveliamo altro circa la trama perché, sebbene il titolo non sia nuovo commercialmente parlando, in molti magari si approcciano per la prima volta a questo terzo e ricco capitolo. Possiamo tuttavia dirvi che la storia potrà essere conclusa in una decina d’ore circa, per poi scoprire che a ogni giro dei cinque atti, potrete aumentare la difficoltà del gioco e giungere al massimo del livello possibile, ovvero il settantesimo grado d’esperienza.

Diablo III Eternal Collection

NintenDiablo

Potremmo definire diabolica la versione per Switch di questo titolo: il gioco gira fisso a 60 fps, indipendentemente dal numero dei nemici che vi ritroverete a fronteggiare, gli effetti di luce e delle magie che inevitabilmente riempiranno lo schermo, saranno sempre fluidi e ben definiti, sia in modalità TV che portatile. Non vi nascondiamo che ci siamo alquanto stupiti della qualità in modalità portatile al punto che non si rimpiange affatto la versione console delle cugine più “grandi” (PlayStation 4 e Xbox One), né tanto meno la versione PC, sebbene vi siano delle differenze sostanziali. Il controllo del gioco con i comandi dei Joycon Switch è ottimo e mai come ora è fondamentale la funzione “schivata“(effettuabile con qualsiasi personaggio grazie alla levetta analogica di destra): questa funzione è disponibile su console da tempo, ma in Diablo III: Eternal Collection è davvero un elemento imprescindibile all’interno del gameplay, permettendo al giocatore di gestire l’aggro dei mostri in maniera diversa rispetto alla versione PC.

Altra differenza presente in questa versione risiede in una sfumatura più tecnica: gli oggetti leggendari che troverete nel gioco possiederanno delle caratteristiche extra oltre alla canonica abilità evidenziata in arancione; considerata una piccolezza da molti, cambia invece nettamente il sistema di gioco, consentendo in questo modo ai giocatori più esperti di combinare in modo differente diversi oggetti, dando di fatto un nuovo modo di giocare a questo titolo. Interessante la scelta di inserire la modalità multi-giocatore in locale con l’uso del singolo Joycon, che in questo caso sfrutta gli accelerometri posti al suo interno per sopperire alla mancanza di una seconda levetta analogica, permettendo così al giocatore di sfruttare ugualmente la schivata.  Cosa importante da ricordare è che è richiesto l’abbonamento al sistema Nintendo Switch Online per godere della modalità multiplayer online. 

Diabolicamente

La parola fine sembra non intaccare né il nome della serie, né il personaggio a cui fa riferimento: sebbene si tratti di un gioco di sei anni fa, Diablo III: Eternal Collection è un vero gioiello che si rinnova e si lascia rigiocare volentieri anche dai veterani, complici sia la favolosa versatilità di Nintendo Switch, sia l’ingresso di nuove feature come il supporto agli Amiibo, sia l’arrivo di skin esclusive come quella di Ganondorf. Il Re è tornato ed il tormento eterno è alle porte!

Diablo III: Eternal Collection

8

Diablo III Eternal Collection è il nuovo modo di giocare al Re degli action rpg: sia in casa che fuori casa grazie a Nintendo Switch! Una veste nuova e ricca di un titolo che, nonostante l'età, non arretra di un passo e si conferma attuale oggi come ieri.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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