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Disgaea 1 Complete – Recensione, torniamo nel Netherworld su PS4 e Switch

Dopo la sua prima apparizione su PlayStation 2 e i vari porting su Nintendo DS e PlayStation Portable, il primo grande titolo della saga RPG tactics giapponese  Disgaea, è pronto a tornare a farci divertire ed ammattire nella versione Disgaea 1 Complete, che arriverà sulle nostre console PlayStation 4 e Nintendo Switch il 12 di ottobre. Dopo l’annuncio avvenuto durante l’E3 2018 da parte di NIS America, di acqua sotto i ponti ne è passata molta, e tutti i giocatori che avevano aggiunto il titolo alla loro lista dei desideri possono stare tranquilli sulla validità del titolo. andiamo però ora a scoprire più da vicino che cosa ci offre questa nuova versione dell’avventura più stramba di sempre!

L’ora dell’oscurità

La storia di questo titolo vede come protagonista Laharl, principe del Netherworld, risvegliato dopo un sonnellino di soli 10 anni dal vassallo del castello Etna, una giovane succube tutto pepe pronta ad usare qualsiasi mezzo per arrivare ai propri scopi. Dopo essersi destato, Laharl scopre che suo padre, l’Overlord Re Krichevskoy, è morto due anni prima, e nel mentre tutti i demoni del Neterworld stanno cercando di impossessarsi del titolo di “Overlord” per regnare su tutti e tutto: non stupito della morte del padre, ma del fatto che il titolo gli possa essergli rubato, Laharl farà di tutto per riconquistarlo titolo e far vedere a tutti chi è il demone più spietato fra tutti loro. Sfortunatamente a mettergli i bastoni fra le ruote troverà la piccola angioletta Flonne, portatrice di pace e amore che deciderà di far tornare nel cuore di Laharl l’amore perso per gli altri a seguito di circostanze misteriose.

disgaea 1 complete

Come i cari vecchi tempi…

… Torniamo ad ammattirci di fronte ad un gioco semplice e complesso allo stesso tempo. Le tattiche cambieranno da livello a livello e di mondo in mondo, e toccherà a noi comprendere ed attuare la migliore strategia per andare avanti. Se non dovessimo riuscire nel nostro intento, l’unica soluzione sarà fare dietrofront e farmare, giocando di nuovo gli stage precedenti per far salire di livello i nostri personaggi. Nei Disgaea che seguirono tutto fu molto più semplificato nell’arco del tempo, ma Disgaea 1 Complete ripercorre le tracce della sua versione originaria, e tutto ciò che otterremo non ci sarà dato con tanta facilità! Si vuole farmare? Bhe, diciamo che se i mostri migliori non sono di livello così alto, allora possiamo decidere di recarci nella Dark Assembly, dove potremo indire una votazione per avere nemici più potenti, e con la giusta fortuna gli assessori ci daranno l’ok. Ma poi cosa succederebbe? Non infliggeremo loro abbastanza danno per procedere nel gioco, e quindi avremo bisogno di armi più potenti. Anche per ottenere queste dovremo di nuovo recarci in assemblea per far approvare una votazione ed avere a nostra disposizione oggetti più costosi. Tutto questo sembra facile a dirsi, ma vi assicuro che all’epoca – come ora – per un novizio è una bella sfida; sfida che si era persa negli ultimi e che ci fa finalmente e felicemente tornare ad accendere il cervello per andare avanti con le nostre forze e nel minor tempo possibile.

Completo, non completissimo

Sfortunatamente Disgaea 1 Complete non ci regala solo gioie. Infatti troviamo alcune pecche nel reparto artistico, con un riciclo in piena regola di soundtrack e asset grafici presi dal titolo originale. Per quanto le colonne sonore e le illustrazioni pittoriche degli sfondi siano salvabili senza problemi, c’è da dire che invece non è possibile promuovere le art dei personaggi. Non che siano da buttare nel cestino cliccando con foga “svuota tutto”, sia chiaro, ma si sente davvero molto il fatto che sono di una generazione passata. Inoltre a dare un colpo di grazia al tutto c’è un’incongruenza di fondo: le illustrazioni in copertina e quelle promozionali del gioco che sono state realizzate dall’artista della saga Takehito Harada col suo stile moderno. Fin qui nulla di male, ma poi entrando in game, eccoci arrivare di fronte come una porta in faccia uno stile che sprizza da tutti i pori incongruenza, nettamente differente da quello visto e presentato poco prima. La sfortuna è che questi elementi sono presenti in numero enorme nel gioco, e avendo un’importanza elevata è davvero un peccato che non siano stati ridisegnati, ma semplicemente riciclati. La grafica in game utilizzata viene direttamente da Disgaea 5 Complete sia per gli sprites dei personaggi, sia per i 3D model dei livelli. Sfortunatamente, tornando alle incongruenze, i modelli 3D così aggiornati danno uno schiaffo morale – oltre che visivo – ancora più forte alle illustrazioni dei personaggi.

disgaea 1 complete

Ultimissime Postille

Tra le due versioni disponibili del gioco, l’esperienza per scrivere questa recensione è stata vissuta sulla console ibrida Nintendo Switch e, come provato già con il porting del quinto capitolo, anche Disgaea 1 Complete si comporta in maniera perfetta sia in dock che in modalità portatile. Ci sono solo alcuni punti nei quali non si possono utilizzare il joy-con, ma solo le freccette direzionali (questo accade soprattutto durante la scelta di salvataggio e caricamento dei dati). Ci si fa l’abitudine quasi da subito, quindi nulla di grave, però anche in questi piccoli dettagli si nota come non si siano volute rivedere alcune caratteristiche del gioco originale, ripresentandole in tutto il loro fastidio, anche se marginale e che non intacca l’esperienza di gioco.

L’aggiunta di nuovi personaggi giocabili, e quindi di boss affrontabili, rende comunque il gioco più longevo di quanto già non fosse, introducendo al meglio questi characters nella linea temporale di Disgaea 1 Complete. Il risultato? Un’esperienza ancora più comica e demenziale, ma anche con scene serie e emotional in base al momento della storia. Proprio quest’ultima, a mio avviso, è la più completa fra tutte quelle della serie fin ora, per livello di narrazione, carisma, e tutte le categorie ad esse legate.

Disgaea 1 Complete

8

Disgaea 1 Complete ci dà la possibilità di tornare ad un modo più classico di vedere gli RPG tactics, in un mondo però dove non bastano solo l'arma equipaggiata o un livello alto dei personaggi: tutto sta nello sfruttare a pieno tutte le carte a disposizione per terminare il gioco. Un'esperienza ai giorni nostri che si era persa nel tempo, un ritorno che regala a giocatori storici e novizi un gioco dal carattere forte e dalla difficoltà invariata rispetto all'opera originaria. Peccato per le feature grafiche che, con i mezzi di oggi, avrebbero meritato davvero una spolverata e un incremento qualitativo.

Marcello Santucci
Cresciuto a suon di Game Boy e Sega Master System; Marva non avrebbe potuto far altro che crescere come un NINTENDARO DOC! Ora è qui, insieme a suoi colleghi di GL per darvi il meglio della qualità dal punto di vista grafico e non solo ;)

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