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DOTA 2: licenziato un giocatore che ha disegnato una Z

Ivan ‘Pure’ Moskalenko, giocatore di DOTA 2, è stato protagonista di un gesto vergognoso nel corso di un match di qualificazione del ESL One Stockholm Major ed è stato licenziato. Il pro player rosso, infatti, sarebbe stato visto a disegnare una Z nella minimappa del gioco.

Per chi non lo sapesse, il simbolo della Z viene utilizzato dai sostenitori dell’invasione russa in Ucraina. L’abbiamo visto dappertutto nel corso degli ultimi mesi, questa, però, è la prima volta che lo vediamo all’interno di un videogioco.

Ovviamente, a causa di questo gesto deprecabile, sia il giocatore (poi licenziato) che tutto il suo team sono stati squalificati dalla manifestazione di DOTA 2. Una punizione, di conseguenza, assolutamente corretta e d’obbligo. Gesti come questo non dovrebbero mai essere condivisi da nessuna parte, nemmeno in un videogioco.

Ovviamente, non sono mancate le scuse da parte del videogiocatore russo che, nel corso di un breve filmato apparso sull’account Twitter del suo team, ha dichiarato:

Ciao, sono Pure. Volevo dire la mia su quanto accaduto nel corso del game 1 contro i Mind Games. C’era stata una lunga pausa, io e gli altri ragazzi stavamo parlando e disegnando sulla minimappa. Appena abbiamo realizzato cosa avevo disegnato, abbiamo cercato di coprirlo. Non era mia intenzione offendere qualcuno. Pace a tutti.

Purtroppo per lui, dal tweet che trovate nell’articolo, si vede perfettamente che è Pure a disegnare la Z e a tentare di cancellarla. Un gesto che, però, non gli ha impedito di essere squalificato dal torneo.

Come vi abbiamo detto all’inizio, sono state moltissime le software house che hanno deciso di schierarsi apertamente contro la Guerra in Ucraina. CD Projekt RED ha donato diverse migliaia di euro a molti enti no profit, Pokémon ha effettuato un’importante donazione per tentare di aiutare i cittadini ucraini e non solo.

In momenti come questo, è fondamentale essere solidali con gli invasi e mai con gli invasori. Questo è bene ricordarlo sempre e comunque.

Fonte:
Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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