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Dragon Age 4: il titolo abbandona la componente multigiocatore in favore del single player

Le ultime ore per BioWare ed Electronic Arts sono state decisamente tormentate. Dopo i dubbi che negli ultimi mesi vedevano incerto l’arrivo di Anthem Next sulle console di nuova generazione, sperando in una seconda vita del titolo che dire abbia fallito è dir poco, è purtroppo arrivata l’amara conferma ufficiale della cancellazione del progetto. A poca distanza da questo evento, ecco che i riflettori tornano nuovamente a puntare una graditissima e richiesta opera in cantiere: Dragon Age 4. Secondo un rapporto, il titolo fantasy stava virando su diverse e cospicue modalità multigiocatore in stile Anthem che, i fan più storici della saga, avrebbero potuto non apprezzare moltissimo. Electronic Arts, visto l’insuccesso dell’opera BioWare, e sbalordita dai numeri di Star Wars: Jedi – Fallen Order, pare abbia deciso di cambiare approccio, in virtù di un titolo maggiormente incentrato sulla trama e sulla modalità per giocatore singolo.

Non ultimamente, ma già da diversi mesi, alcuni dirigente di BioWare avevano fatto notare come l’imprinting multigiocatore in cui si stava sfociando, non fosse quello che il pubblico richiedeva, ma nemmeno quello di cui il gioco abbia bisogno. I fan della software house saranno sicuramente felici di apprendere questa notizia, bensì gli ultimi capitoli sviluppati come Dragon Age Inquisition e in particolar modo Mass Effect: Andromeda, abbiano in buona parte screditato quella che una volta era considerata come una delle migliori software house in assoluto per quanto riguarda la creazione di storie ed eventi.

Electronic Arts ultimamente ha dichiarato come i principali obiettivi della compagnia siano stati rivisti, puntando a realizzare videogiochi i quali sia i lavoratori, sia i fan, richiedano a gran voce e con passione. Da questo sono nati Skate 4, le remastered di Command & Conquer e Mass Effetc e chissà quali altri arriveranno. Tornando a Dragon Age 4, continui cambi di direzione, progettuale o artistica che sia, potrebbe significare ulteriore tempo speso per riassestare un progetto ancora incerto, con la speranza che il tempo speso in più possa servire a realizzare il miglior prodotto possibile.

Fonte:
Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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