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Dragons: L’Alba dei Nuovi Cavalieri – Recensione del nuovo tie in per console

Dragons: L’Alba dei Nuovi Cavalieri è il nuovo Tie In del film Dragon Trainer (How to train your Dragon) che mira a spopolare come il suo “cugino del grande schermo”, rimanendo impresso nel cuore dei videogiocatori, più grandi e più piccoli. Sarà riuscito ad evitare la disfatta e mantenere alto il nome della saga, anche questo capitolo videoludico? Le premesse ci sono tutte: andiamo a volare sopra i cieli di Berk!

Dragons L'Alba dei Nuovi Cavalieri

Scribbler e Patch

Il titolo prende una strada diversa dal solito, invece di proiettare il giocatore nella storia del film, Dragons: L’Alba dei Nuovi Cavalieri lo mette nei panni di Scribbler un giovane ragazzo che si ritrova davanti ad un uovo misterioso: da quest’uovo nasce Patch un rarissimo (e coccoloso) Drago Chimera. Lo scopo della missione di Scribbler sarà quello di svelare le origini di Patch grazie all’aiuto dei più famosi Hiccup, Sdentato ed Astrid. L’avventura è leggera e la trama serve ovviamente a garantire un gioco alla portata di tutti. Senza svelarvi altro circa una trama che non mira a chissà quale volo pindarico, possiamo dirvi che il contenuto è interessante e rispetta lo stile di Dreamworks che quanto a narrazione non lascia certo a desiderare.

Dragons L'Alba dei Nuovi Cavalieri

Nei cieli e sul terreno

In termini di gameplay saremo chiamati a svolgere le nostre missioni in visuale isometrica, mischiando enigmi, combattimenti ed esplorazioni in lungo ed in largo di diverse mappe. Non manca un certo backtracking a farla da padrone, ovvero zone che potremo visitare solo dopo aver sbloccato specifiche abilità (nostre o del nostro draghetto). A livello di loot saremo limitati al raccogliere foglie e scambiarle con pozioni curative o potenziamenti che si consumeranno nel giro di poco tempo. I livelli sono costituiti da macro aree, in generale avrete a che fare con un boss ad ogni fine livello, oltre che poter sbloccare diversi draghi che vi aiuteranno “al volo” nel corso del combattimento. L’intelligenza artificiale dei nemici fa spesso cilecca e diciamo che, sebbene l’avventura sia indirizzata ad un pubblico giovane, si poteva fare qualcosina in più, magari aggiungendo una modalità difficile ad esempio. Il titolo vi terrà incollati alla console (sia a casa che fuori dato che è disponibile anche per Nintendo Switch), per circa setto ore di gioco, un tempo che si estende ulteriormente se vorrete sbloccare ogni singolo draghetto disponibile nel titolo.

Dragons L'Alba dei Nuovi Cavalieri

Volando alla meta

La scelta coraggiosa di Dragons: L’Alba dei Nuovi Cavalieri, quella di raccontare una storia che si estende dopo i fatti visti al cinema con Dragon Trainer – Il Mondo Nascosto è stata ben ripagata: il titolo è fresco, ben articolato, al netto di alcuni difetti “sorvolabili”; da un lato il gioco offre un ricco comparto grafico che nella sua semplicità riesce a non deludere ne su console casalinga tradizionale come Sony PlayStation 4 o Microsoft Xbox One, ne su Nintendo Switch in entrambe le modalità di gioco; d’altro canto, soffre di alcune lacune come la difficoltà spesso troppo banale ed alcune sessioni di esplorazione che risultano veramente troppo ristrette: si poteva fare decisamente meglio con gli elementi che compongono il gioco, il volo poteva essere sfruttato un po’ di più ad esempio. Diciamo che il gioco è molto base, quasi come se non si sia voluto rischiare! L’acquisto è consigliato se si è dei veri fan della serie e si vuole scoprire il seguito di quanto si è apprezzato al cinema.

Dragons: L'Alba dei Nuovi Cavalieri

7

Dragons L'Alba dei Nuovi Cavalieri è un titolo che prende le distanze dai soliti Tie In che vengono dal mondo del cinema, proiettando il giocatore in una storia che prende vita direttamente dal finale dell'ultimo capitolo visto al cinema. Sebbene la trama sia semplice, il gioco risulta interessante al netto di qualche difetto passabile. Avremo voluto vedere un pizzico di coraggio in più da parte degli sviluppatori ma del reso il titolo è indirizzato ad un pubblico giovane e di conseguenza il grado di sfida rimane semplice.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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