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Dreams – Recensione del gioco che fa avverare i vostri Sogni

Gli strumenti creativi, dati in mano alle giuste persone, permettono di portare alla luce cose inimmaginabili; per questo penso che i cosiddetti “giochi creativi” siano un genere sottovalutato. Già RPG Maker permetteva di dar forma a dei fantastici giochi di ruolo a turni degni del migliore Final Fantasy, e il titolo di Media Molecule, Little Big Planet, aveva spostato il puntatore sui platform (rendendo quella piattaforma capace di produrre certe genialità fantastiche). Proprio per questo puntavo tutto su Media Molecule, e proprio per questo sono subito saltato dalla gioia quando ho saputo della produzione di Dreams, titolo che voleva espandere il “terreno di gioco” verso lidi infiniti. Con un po’ di dubbio, ho seguito per bene tutta l’evoluzione del titolo e ora, finalmente, siamo arrivati all’uscita, alla prova del nove.

Se abbiamo imparato qualcosa negli ultimi anni, è che finché un videogioco non esce in commercio non si può cantare vittoria sulle sue feature. Per fortuna alcune software house ancora riescono a mantenere la parola data, e Media Molecule rientra tra queste: partiamo quindi alla scoperta di Dreams, le chiavi della porta che contiene tutti i vostri sogni (videoludici).

Il motore dietro ai sogni

Prima di tutto, Dreams è una potente piattaforma di creazione: con dei comandi semplici da imparare (sebbene per usarli al massimo dovrete prenderci molto la mano) il gioco punta a farvi creare i vostri migliori sogni. Che sia uno shooter in prima persona, un gioco spaziale o anche solo un semplice platform, potrete creare ogni singolo dettaglio e implementarlo nel migliore dei modi. Abbiamo provato a creare utilizzando il DualShock, ma i PlayStation Move risultano decisamente migliori, specialmente per la creazione di poligoni di vario genere, dai personaggi più semplici fino a quelli più complessi. La creazione ovviamente non si limita solo ai modelli 3D, ma arriva persino alle musiche, alle texture e ogni possibile dettaglio utile in un videogioco. Chiaramente, queste creazioni possono essere condivise col mondo, dando libero accesso ad ognuna di esse e ampliando esponenzialmente le possibilità.

Dreams

Particolarità da evidenziare è proprio l’idea Open Source: se infatti potrete condividere tutto con tutti, addirittura potrete lavorare ai vari progetti in team, assegnando magari ad ognuno il giusto ruolo e condividendo l’esperienza con le firme di ognuno di essi. Ad aiutarvi in questo viaggio complesso ci penseranno i tutorial, utili per capire le basi ma poi non troppo dettagliati per comprendere le infinite possibilità del titolo (trovate qui le nostre guide).

A concludere il pacchetto, ovviamente, ci pensa la feature che il gioco non vi dà ma che sarà necessaria per avanzare: l’immaginazione. Sappiamo infatti che solo la creatività vi darà le giuste idee per poter produrre delle piccole perle in questo gigantesco mondo che è Dreams, magari aiutate da qualche ispirazione lungo la strada. Una delle possibili ispirazioni può essere il Sogno di Art: esperienza creata da Media Molecule, essa va ad accostarsi ad altre “demo” fatte dallo studio di sviluppo per mostrare la potenza di questo motore. Tra tutte, però, Il Sogno di Art è la più approfondita, che vi porterà in un viaggio surreale, interessante e ricco di spunti utili per le vostre creazioni.

Dreams

Il mondo che ne esce

Ovviamente non dovete per forza essere dei creativi per trarre vantaggio e divertimento da Dreams: il vero cuore del gioco rimane infatti la community. Dreams vi fa affacciare subito su una pletora di attività varie, da semplici cortometraggi a giochi single player, passando per esperimenti di vario genere e persino titoli multiplayer. Ognuno di essi nasconde sudore e creatività, ed è accessibile in modo veloce. La vera magia rimane però, ovviamente, la community. Abbiamo aspettato per far uscire la recensione proprio per capire questo discorso: vediamo nascere costantemente una moltitudine di giochi che, sulla carta, sembrano geniali, ma che poi a causa di una mancanza di cura da parte della community, cadono in malora. Dreams fin da subito ha mostrato come scaldare il cuore ai suoi giocatori, e per questo ora è popolato da un’infinità di esperienze varie, belle e che dimostrano come la fantasia sia senza limiti.

Abbiamo testato circa un centinaio di sogni diversi, ognuno capace di farci divertire in modo diverso, con le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e, perché no, anche i suoi problemi. Nascono allora tante rivisitazioni dello stesso progetto, idee che si popolano solo dopo averne viste altre e, come succede nell’industria del videogioco, avanzano a suon di patch, aggiornamenti e aggiunte. L’unica nota di demerito che il titolo si porta appresso purtroppo è la barriera architettonica data dalla difficoltà generale di creazione: essa infatti non richiede tantissima esperienza, bensì molto tempo. Questo tempo, purtroppo, non sempre è ben speso se alla fine pensiamo di star creando un’esperienza in un gioco senza fine se non quello di divertirsi. Per questo, l’unica miglioria che l’opera richiederebbe sono delle attività capaci di appagare l’utente dopo la nascita del suo sogno (che non sia il semplice numero di like).

Dreams

9

Un gioco che fonde al suo interno un tool potentissimo e una community fantastica: Dreams è allo stesso tempo il mezzo per creare ciò che vi passa per la testa e la porta verso le menti degli altri giocatori. Con un tool facile da imparare, difficile da perfezionare e con infinite possibilità, speriamo che nel prossimo futuro Sony organizzi attività di vario genere per dar vita alla fiamma creativa che è Dreams.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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