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EA: le reti neurali sostituiranno gli sviluppatori nella creazione degli ambienti?

Come ben saprete, al giorno d’oggi le reti neurali vengono utilizzate per realizzare qualsiasi cosa, dalla comprensione dei modelli alla previsione di come vengono prese determinate decisioni. Ma sembrerebbe che quest’ultime possano svolgere anche altre mansioni importanti all’interno del settore videoludico, come ad esempio creare interi mondi di gioco. Secondo quanto emerso da un recente brevetto di EA, presto le reti neurali potrebbero semplificare notevolmente uno dei processi più lunghi e dispendiosi per i team di sviluppo.

Come si evince dall’immagine, che potete comodamente trovare in calce all’articolo, il sistema di generazione del terreno brevettato da Electronic Arts parte con l’inserimento di uno schizzo grafico contenente i dati di base della superficie da realizzare, come ad esempio l’elevazione. Da qui, la rete neurale assegna il tipo di terreno più appropriato a ciascun punto, creando regioni montuose per le quote più elevate, per poi passare a pianure o colline per quelle più basse. Stando ai dati ricavati, i risultati non sarebbero molto lontani da alcuni degli elaborati creati dagli utenti per come Minecraft o Animal Crossing: New Horizons.

Ma non è tutto, visto che la rete sarebbe in grado di aggiungere anche caratteristiche topografiche specifiche come grotte, specchi d’acqua e distinguere tra diversi tipologie di terreno. Ad esempio, un’area contrassegnata come “pianeggiante” nel set dei dati, potrebbe facilmente diventare un deserto, un prato o una foresta. Tutto dipende dal computo decisionale della rete neurale, che una volta aver analizzato il tutto, determina il risultato migliore. Inoltre, quest’ultima è in grado di creare una grande varietà di biomi, identificando i confini tra ciascuno di essi, creando caratteristiche geografiche basate su dati di vita reale.

Secondo quanto emerso, il brevetto è stato depositato per la prima volta da un team di EA nel 2019, anche se è stato ufficialmente concesso solo lo scorso 16 febbraio 2021. Attualmente la compagnia statunitense è stata costretta a chiudere temporaneamente, a causa delle forti tempeste invernali in Texas, dunque al momento non è chiaro quali saranno i giochi che andranno a sfruttare questo sapiente utilizzo delle reti neurali.

EA

Fonte:
Luca Di Blasi
Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale presso l'Università degli Studi di Catania. Da sempre appassionato di cinema, videogames e tutto quello che concerne il mondo tecnologico; smartphone, gadget e tanto altro. Fan del MCU e "divoratore" di serie TV.

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