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eFootball PES 2021 Season Update – Recensione, il Calcio secondo Konami

Con eFootball PES 2021 Season Update Konami scende in campo anche quest’anno per confermare l’ottimo lavoro svolto con gli ultimi capitoli della serie. In attesa di vedere le meraviglie che ci attendono a partire dal 2021 grazie a PlayStation 5 e Xbox Series X/S, quindi con l’avvento delle Console di nuova generazione, scendiamo in campo anche noi (versione testata: PlayStation 4) e scopriamo se è ancora giusto urlare al mondo: “The Picth is Ours”. Con PES 2021 Konami ha adottato un’inedita strategia di vendita confermando fin da subito che questo nuovo capitolo non presenta importanti innovazioni a livello gameplay e di contenuti in generale, sottolineando invece che il titolo va preso come un semplice aggiornamento per tenere rose e competizioni aggiornate (appunto) per non perdere il passo. A conferma di ciò la software house giapponese ha deciso di offrire PES 2021 ad un prezzo ridotto rispetto ai canonici 70,00 euro: appena 39,99 euro basteranno per dire addio a PES 2020 e tuffarsi in questa nuova avventura.

Licenze, Modalità, Menù: in attesa della next-gen

Si dice che la presenza di una concorrenza sia tra le migliori cose a favore degli acquirenti che possano accadere all’interno di un qualsiasi mercato. Se pensiamo però alla questione licenze di PES e FIFA, notiamo come col passare degli anni la questione stia drasticamente acquisendo un peso sempre maggiore e, purtroppo, in negativo. Konami da una parte ed Electronic Arts dall’altra, i due colossi (uno giapponese, l’altro canadese) non fanno altro che strapparsi reciprocamente licenze legate a competizioni, divise, stemmi, nomi reali, creando una confusione incredibile e generando un crescente malcontento sia tra i giocatori di PES quanto tra quelli che preferiscono giocare con FIFA. Quest’anno i possessori di PES potranno giocare con la Juventus completamente licenziata mentre dovranno fare a meno di Milan e Inter (i nomi dei giocatori sono reali, tutti i dettagli relativi ai due club no) a meno che, ovviamente, non si ricorra alla solita patch (ma solo su PC e PlayStation 4) creata da alcuni grandi fan della serie, il cui impegno è sempre degno di grandi lodi. Addirittura, i tifosi rossoneri e nerazzurri non potranno giocare all’interno dello Stadio Giuseppe Meazza in S. Siro.

PES 2021I sogni e le speranze di vedere una situazione nettamente migliorata in futuro spiegano la sequenza di parole “in attesa della netx-gen” nella quale vi siete imbattuti ad inizio paragrafo. Sogni di un futuro migliore che non riguardano esclusivamente le solite licenze ma anche la struttura e l’estetica legata a Menù e Modalità di gioco. Come detto in apertura, Konami ha candidamente ammesso che eFootball PES 2021 Season Update (che è venduto in versione sia digitale che fisica come qualsiasi altro nuovo gioco e non è da intendere come “aggiornamento di PES 2020”) presenta praticamente lo stesso gioco, con piccole migliorie introdotte lato gameplay, al solo scopo di tenere aggiornati campionati e trasferimenti. Come lo scorso anno, quindi, sottolineiamo ancora una volta che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui la software house propone a schermo i menù e di come (alcune) competizioni siano state realizzate.

Sulle Amichevoli e su tutte le partite che fanno parte delle varie Coppe e dei vari Campionati singoli non abbiamo fondamentalmente nulla da obiettare, se non evidenziare il dubbio gusto sulla scelta di caratteri (intesi come font), palette cromatiche adottate tra le varie pagine dei menù e la mancanza di qualsivoglia orpello grafico che possa trasmettere al giocatore la sensazione che, ebbene sì, siamo nel 2020 (una trasparenza, un briciolo di animazione, suvvia!). Questo problema non è certo di grave entità, ma una svecchiata a tutto ciò che concerne il contorno, il “prima dello scendere in campo” è ormai quasi fondamentale. Vorremmo insomma far sapere a Konami che ormai pretendiamo un qualcosa di nuovo con l’avvento delle nuove Console. D’altronde, questo Season Update a prezzo budget è giustificato proprio dalla quantità di ore e dall’impegno che il team sta dedicando all’approdo della serie su nexr-gen.

Quello che davvero continua a non soddisfarci è legato alle Modalità Master League (per chi ama ancora giocare offline) e MyClub (concorrente della più celebre Fifa Ultimate Team di EA). Il MyClub continua ad essere una modalità troppo ed inutilmente complessa, che osiamo definire addirittura criptica per chi decidesse di avvicinarsi per la prima volta. Probabilmente (non ci risulta che questo aspetto sia mai stato affrontato in maniera ufficiale) la complessità del sistema delle aste per l’acquisto di un giocatore è il risultato dell’impossibilità riscontrata da Konami nell’applicare lo stesso modello di acquisti e cessioni presente in FUT. Detta in maniera più semplice: il fatto che si sia costretti ad acquistare un Osservatore, che dovrà poi fare da tramite per assicurarci in squadra il giocatore che desideriamo, è forse legato all’impossibilità di realizzare un sistema simile a quello di FUT per questioni legate al copyright. Davvero non riusciamo a spiegarci in altro modo una serie così inutilmente complessa di procedure invece di recarsi nelle aste, cercare il nome del giocatore che vogliamo fortemente e, semplicemente, acquistarlo. Questo a nostro avviso è l’aspetto che più di ogni altro rende il MyClub una gradevole – ma non eccezionale – alternativa ad Ultimate Team. Il discorso relativo ai menù di gioco che avrebbero bisogno di una pesante ristrutturazione è ovviamente legato anche a questa modalità, dove forse più che in ogni altra, ci sarebbe bisogno di indicazioni chiare, precise, senza ingiustificate abbreviazioni di termini che nello schermo potrebbero rientrare tranquillamente (è solo uno degli esempi che si potrebbero fare in tal senso).

PES 2021PES e Master League, un binomio indissolubile

Che vi siate imbattuti in ISS Pro nel 1997 sulla prima PlayStation o che abbiate iniziato a giocare da una settimana, il desiderio di avviare una Carriera nella quale controllare la propria squadra del cuore per potarla a trionfare in ogni competizione desiderata vi avrà sicuramente stregati almeno una volta, facendovi quindi imbattere nella leggendaria Master League; la competizione più amata da ogni fan di ISS Pro / Pro Evolution Soccer. Sogniamo ardentemente che PlayStation 5 e Xbox Series X/S possano segnare, anche in questo caso, un rinnovamento totale, perché la Modalità che oggi abbiamo tra le mani non ci soddisfa. Resta ovviamente emozionante giocare in quelle che sono le “controparti non reali” (se ci passate l’espressione) della UEFA Champion’s League e dell’Europa League (tornei ufficiali le cui licenze appartengono purtroppo alla concorrenza), ma tutto ciò che è legato al calciomercato ha bisogno di una profonda ristrutturazione: non convincono le valutazioni dei giocatori e non convince soprattutto la gestione delle trattative, attraverso le quali non è possibile impostare manualmente l’offerta precisa che si intende formulare ad un club. Sinceramente, non troviamo spiegazione logica nell’utilizzare un sistema di “cifre preimpostate”: perché siamo costretti ad una scelta da optare tra 25 milioni e 27.5 milioni di euro, quando a noi potrebbe far comodo offrirne 26? Un singolo milione, ,o un paio di essi, possono assolutamente fare la differenza all’interno di una sessione di mercato, come i più esperti giocatori di Football Manager sanno perfettamente. Inoltre, risultano essere ancora troppo acerbi e appena abbozzati gli ulteriori dettagli che vanno a comporre il contratto da offrire al giocatore; le trattative per la determinazione della clausola di rescissione sono, ad esempio, ai limiti del ridicolo. Ogni cifra proposta in questo senso viene sempre e puntualmente rifiutata da qualsiasi giocatore nel momento in cui si decide di alzare, anche di pochissimo, la somma proposta dall’agente del giocatore in fase di avvio della trattativa. Come a dire: “Siamo disposti a parlarne, ma solo se si fa come vogliamo noi“.

Tra gli aspetti più gravi della Master League che, ripetiamo, di base si continua a giocare con piacere, vi è senza dubbio quello legato all’impossibilità di gestire in maniera arbitraria il Fondo Trasferimenti e il Fondo Ingaggi: a cosa serve, vorremmo chiedere al team di sviluppo, possedere 80 milioni di Fondo Trasferimenti per poi poter offrire uno stipendio di 4 milioni all’anno? Quale top player, in grado di giustificare una somma altissima di trasferimento, accetta stipendi bassi? La possibilità di spostare, dunque, parte del Fondo Trasferimenti in favore del Fondo Ingaggi (e viceversa) dovrebbe essere considerata una delle prime pietre sulle quali costruire una Modalità dove il Calciomercato è l’essenza stessa di essa.

PES 2021: Il Campo è Nostro

Il “grido di battaglia” recitato da Konami qualche anno fa, ovvero il bellissimo “The Pitch is Ours“, non potrebbe comunque essere più azzeccato. Perché quando si sarà deciso (ammesso che si voglia farlo, ovviamente) di chiudere un occhio su tutte le mancanze di PES legate a licenze (che ormai intaccano pure il valore di FIFA, sia chiaro) e Modalità di gioco che hanno bisogno di una pesante svecchiata, ci si ritroverà a scendere in campo. Ed in campo, beh, è tutt’altra storia.

Ogni malcontento che può nascere per tutto quello che viene prima della partita viene cancellato, eliminato, distrutto, annientato dalla stupefacente qualità simulativa espressa da Konami sul rettangolo verde di gioco. Quando il pallone inizia a girare, non ce n’è più per nessuno, con buona pace per la concorrenza, persa ormai in una riproposizione del calcio sempre più arcade. eFootball PES 2021 è simulazione pura e la dimostrazione più lampante dello splendido lavoro svolto dalla casa giapponese sono, per assurdo, le critiche che alcuni muovono ad un sistema di controllo e ad una reattività che sembrano troppo rallentati. In PES 2021 il controllo del pallone, anche il più semplice, richiede impegno, dedizione, allenamento. Nulla avviene per caso e tra gli aspetti fondamentali da apprendere al più presto ci sono quelli legati alla gestione dei dribbling: il concetto alla base di questo complesso (ma meravigliosamente simulativo) sistema ideato da Konami è il seguente: con la levetta destra si “avvia” una finta, con la levetta “sinistra” la finta si “chiude”, e quindi viene realizzata in campo (a patto che ovviamente il giocatore sia in grado di realizzarla). Un giro di 360° sul pallone può essere anche interrotto a tre quarti del movimento, a patto che ci si ricordi che dopo aver avviato la finta con la levetta destra, sia necessario indicare il movimento di “uscita” con la levetta sinistra. Sì, una cosa del genere è complessa, ed è per questo che a nostro avviso funziona e dona a PES 2021 (ancor più che in PES 2020, confermando un processo di crescita della serie costante) un’incredibile profondità di gameplay. La sensazione è quella di lottare costantemente per ogni possesso del pallone. Scattare in profondità dopo un dribbling non assicura il poter andare in porta indisturbati perché gli avversari troveranno (quasi) sempre un modo per recuperare, per rendere la vita difficile. Se giocato in modalità Full Manual, soprattutto, PES 2021 mostra indubbiamente la miglior rappresentazione virtuale del Calcio. La quantità dei controlli palla al piede, stop di petto, stacchi di testa e conclusioni verso la porta è ormai ben oltre l’impressionante. Il comportamento della palla è semplicemente sublime: rimbalza docile sui piedi dei giocatori più talentuosi ed è sempre pronta a scappare via in caso di errori dettati da posizione e tempismo. Provate ad effettuare un controllo rivolto verso la porta su un cross che arriva di lato e osservate la poesia del pallone che, dopo aver impattato il vostro petto, cambia rotazione, tocca terra, per effetto della rotazione torna verso il vostro calciatore, che nel frattempo ha caricato il tiro: pura simulazione. Uno spettacolo assoluto. Meravigliose sono anche le animazioni dei portieri, in grado talvolta di effettuare parate al limite del miracoloso (soprattutto sui tiri da fuori), altre di compiere errori banali (ed è questo che avviene anche nella realtà, e a noi va benissimo così). Restano di stampo classico le gestioni di rigori e calci di punizione, che senza troppi problemi possono essere eseguiti nel modo in cui si ritiene migliore. Poco convincente è invece il sistema di arbitraggio che troppe volte fischia fallo su interventi semplicemente perfetti e nettamente sul pallone, per poi perdonare plateali falli da ultimo uomo con un semplice giallo, anziché estrarre il rosso e mandare il giocatore negli spogliatoi.

PES 2021Il comportamento delle squadre gestite dall’IA non ha subito alcun miglioramento degno di nota rispetto a PES 2020, confermando aspetti positivi ed altri negativi: al massimo livello di difficoltà qualsiasi squadra continua a far girare la palla velocemente, anche se fortemente pressata, con una precisione che farebbe invidia al Barcellona di Guardiola. Mentre abbassando di poco il livello di sfida, si finisce ad osservare la squadra avversaria lanciare il pallone sistematicamente in avanti, sperando in qualcosa di buono, che puntualmente non si verificherà (se sarete abbastanza bravi per evitarlo). In fase offensiva inoltre la CPU prende decisioni non sempre comprensibili, come ad esempio nelle situazioni nelle quali potrebbe correre tranquillamente indisturbata verso la porta ed invece decide di lanciarsi in improbabili serie di dribbling che non faranno altro che permettervi di recuperare terreno ed evitare di subire un gol ormai certo. Soddisfa in pieno, invece, il comportamento della propria squadra, sempre estremamente reattiva ad ogni indicazione impartita: abbassate il baricentro e vedrete i mediani incollarsi alla difesa, assumete un atteggiamento offensivo e vedrete perfino uno dei centrali difensivi salire in attacco per tentare una clamorosa rimonta nei minuti finali. La reattività si avverte chiaramente anche quando vengono impartite le tattiche: “chiamate” i terzini alti e li vedrete asfaltare la fascia in corsa. Al contrario, selezionate il massimo approccio difensivo ed i vostri undici vincenti (dai, qui ci vorrebbe una standing ovation per la citazione ndr.) si chiuderanno a riccio nella propria area di rigore a difendere il risultato. Il livello di reattività e il numero delle animazioni sono stati incrementati e ad oggi il confronto con la concorrenza non può essere più temuto. Questo anche grazie a degli splendidi modelli poligonali che costituiscono ogni atleta e ad un comparto grafico che ha ormai toccato le vette più alte possibili sull’attuale generazione di console, sia per quanto riguarda la definizione che per quel che concerne la fluidità, unite ad un’impressionante realismo nella gestione di luci e ombre in grado di disegnare a schermo scene indimenticabili, e ad un impressionante livello di fotorealismo dei volti degli atleti più famosi.

In definitiva, eFootball PES 2021 Season Update è la miglior simulazione calcistica mai pubblicata. Titoli storici della serie, tra i quali uno dei più amati di sempre risulta essere PES 6, resteranno per sempre nella leggenda. Ma è pur giusto guardare avanti e dichiarare che, ad oggi, niente è più realistico e soddisfacente di una partita di calcio giocata su PES ’21, al netto di tutte le problematiche che la serie si porta dietro da anni ma che, puntualmente, svaniscono non appena si scende in campo. Adesso pretendiamo, per amore della serie, che tutto il contorno (struttura delle competizioni in primis) e la qualità dell’IA possano finalmente brillare di nuova luce grazie all’avvento di PlayStation 5 e Xbox Series X/S e alla loro maggiore potenza di calcolo.

Prima di salutarvi vi ricordiamo che è da poco stata annunciata la competizione ufficiale eEuro 2021 realizzata da Konami in collaborazione con la UEFA.

eFootball PES 2021 Season Update

8.5

eFootball PES 2021 Season Update conferma l'ottimo stato di forma di Konami e si dimostra essere, senza alcun dubbio, la miglior simulazione del gioco del Calcio mai realizzata. In campo si respira la leggendaria anima di ISS Pro ma, le Modalità presenti, e la questione legata alle Licenze, hanno assolutamente bisogno di una riprogettazione a dir poco clamorosa, che ci auguriamo possa finalmente avvenire con l'approdo della serie su PlayStation 5 e Xbox Series X/S dal 2021.

Giuseppe Fragola
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!

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