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El Hijo A Wild West Tale – Recensione, uno stealth leggero arriva su PS4

I giochi stealth non devono riguardare necessariamente armi atomiche o vari intrighi geopolitici. A volte le storie possono essere anche più semplici. El Hijo A Wild West Tale ne è la prova concreta: il titolo è stato sviluppato e pubblicato dal team tedesco HandyGames (gli stessi di Chicken Police) e rilasciato su PlayStation 4, Xbox One, Google Stadia, Nintendo Switch e PC. L’atmosfera, la colonna sonora, quasi tutto riesce a mettere il giocatore nelle condizioni del nostro protagonista: un bambino che non vuole altro che riunirsi con sua mamma. Abbiamo già avuto modo di parlarvi del gioco nella sua versione per PC, ma come se la cava sulla console Sony? Scopriamo insieme tutti i dettagli di El Hijo A Wild West Tale con la nostra recensione.

Spaghetti western…

El Hijo A Wild West Tale apre la sua storia con un ragazzino e sua madre che si divertono insieme vicino casa. La madre si fida così tanto del suo bambino che gli insegna come superare alcuni ostacoli senza farsi vedere dai nemici, ma presto tutta questa felicità e spensieratezza viene spezzata per motivi non proprio chiari. Infatti, vediamo la nostra casa in fiamme, e nostra madre deciderà di “abbandonarci” in un monastero… ma lo sappiamo: la mamma è sempre la mamma, e noi non siamo disposti ad abbandonare tutto ciò che ci rimane pur di ricongiungerci a lei. Il nostro obiettivo? Scappare dal monastero.

…Stealth?

Prima di tutto bisogna fare un plauso ai controlli di El Hijo A Wild West Tale, che sono molto facili e intuitivi: anche se, ovviamente, tutto verrà mostrato a schermo, vi possiamo assicurare che sono molto semplici da comprendere. Il nostro protagonista non avrà dalla sua tantissime abilità: potrà infatti solo correre, abbassarsi e nascondersi. Per quanto riguarda le ultime due azioni, potranno essere eseguite solamente premendo quadrato (e rispettivi) quando possibile.

La potenza di El Hijo, però, non sta solo nei controlli. Infatti, uno dei punti di forza del titolo di HandyGames sta nel presentare un gameplay stealth e puzzle in modo semplice, talmente semplice che sembra quasi facilissimo da completare, ma l’apparenza inganna. Durante la nostra avventura dovremo infatti arrivare dal punto A al punto B, ma ci sono una serie di modi per farlo, soprattutto quando si raggiungono i livelli più avanzati. Nel caso in cui verremo acchiappati dai monaci, dovremo ricominciare da alcuni checkpoint, che sono dei semplici particellari azzurri. Inoltre a volte potremo interagire con alcune scatole e spostarle. Questo potrebbe aiutarci ad esempio nello scappare dai nemici, oppure per aprire un varco e raggiungere la fine del livello.

El Hijo A Wild West Tale ha una componente stealth già vista in tantissimi altri giochi. Infatti, premendo L1 potremo controllare il cono visivo dei vari nemici, e quindi sfruttando questa meccanica diventa decisamente più semplice riuscire a scappare. Ma attenzione: a volte abusarne significa perdere. Visto che il titolo è abbastanza dinamico da subire bruschi cambiamenti, ma controllare il cono è uno strumento utile per imparare a memoria i pattern dei vari “nemici”.

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Grafica cartoon, bug meno divertenti

La grafica di El Hijo A Wild West Tale è molto cartoon e ben realizzata. La palette di colori scelta, che va dall’arancione al marrone è molto azzeccata e piuttosto tipica dei film western. Ma la scelta del cliché è riuscita molto bene agli sviluppatori, visto che riesce a far immergere il giocatore all’interno dell’avventura del nostro bambino. Lo stesso vale per le animazioni, ben realizzate e che vengono sfruttate dal gameplay come elemento per generare “ansia”. Sì, perché vedere il protagonista nascondersi appena in tempo dà soddisfazione e al contempo ci fa tirare un sospiro di sollievo.

 

Purtroppo però non è troppo raro incappare in fastidiosi bug: in altre parole, a volte quando finisce l’animazione di nascondiglio verremo catapultati in un altro posato per nasconderci, ma non avremo l’opportunità di muoverci, quindi dovremo ricominciare da zero l’intero livello, visto che dal menù di pausa non è possibile ripetere dal checkpoint. Inoltre, anche se si dovesse spegnere la console mentre si sta attraversando una delle tantissime aree del gioco, purtroppo vi ritroverete all’inizio del livello. Dunque, prima di andare via, ricordatevi di portare a termine ciò che state facendo, oppure mettete la console in modalità riposo, così da non perdere alcun progresso. Un vero peccato insomma, e speriamo che tutto sia risolto con una patch da parte di HandyGames.

La colonna sonora è un ottimo accompagnamento delle azioni del giocatore, leggera e godibile, corredata da effetti sonori situazionali molto simpatici (infatti spesso sentirete qualche nota di pianoforte quando vi abbasserete e attraverserete il campo visivo dei monaci).

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Se vi piace o vi interessa il mondo degli stealth El Hijo è un acquisto che può fare al caso vostro, al netto di una narrazione che funge più da pretesto che da accompagnamento vero e proprio. Il mondo creato da HandyGames riesce a mettere d’accordo coloro che sono più esperti del genere, ma anche coloro che vogliono divertirsi a provare questo tipo di giochi. Il titolo è al momento disponibile su GOG.com e Steam a 14,99 euro, mentre su tutte le altre piattaforme ha il prezzo di 19,99 euro. Quindi è anche piuttosto accessibile per tutti. Ma la cosa più importante, è un gioco divertente, che riesce a impegnare la mente ma senza risultare eccessivamente “pesante” (concedete il termine ndr) come un Metal Gear Solid o uno Splinter Cell.

 

El Hijo A Wild West Tale

7.5

El Hijo A Wild West Tale ci mette nei panni di un ragazzino che vuole solo una cosa: ritrovare sua madre. Sì, visto che i due sono stati separati da una situazione ignota, il nostro protagonista armato di forza di volontà deciderà di scappare dal monastero nel quale è stato abbandonato. Il titolo ci pone davanti dei puzzle che dovremo completare sfruttando semplici dinamiche stealth e di movimento. Gli unici nemici saranno i monaci, che vorranno impedirci di scappare. El Hijo è molto divertente e pone delle sfide interessanti, che voi siate appassionati di stealth o che siate semplicemente dei curiosi. Nonostante la trama sia solo un pretesto per dare il via alle danze, e nonostante alcuni bug e limiti tecnici, il gioco riesce in un certo modo a dire la sua, senza risultare frustrante.

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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