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Elden Ring – Anteprima, provata l’opera magna di Miyazaki

Abbiamo avuto modo di provare il beta test di Elden Ring e, dopo diverse ore in sua compagnia, possiamo finalmente tirare le prime somme sul gioco stesso. Partiamo subito col dire che il titolo di FromSoftware è sostanzialmente un mix tra Dark Souls, Breath of the Wild e Skyrim. Quindi mettetevi comodi che sebbene sia solo un primo contatto – e anche abbastanza veloce – è stato sufficiente per avere un’infarinatura generale su che tipo di esperienza sarà il videogioco. Probabilmente, già lo diciamo in sede di anteprima, si tratterà dell’opera magna di FromSoftware, vista non solo l’ambizione che hanno, ma anche probabilmente l’eco che avrà Elden Ring nei mesi (o anni?) successivi al suo lancio.

Se è vero che la software house punta a vendere nel breve periodo oltre 4 milioni di copie, vi rendete conto che gli obiettivi non sono bassi. Con questo gioco è palese come il la casa di sviluppo stia mettendo sul piatto tutto il suo bagaglio tecnico e di esperienza accumulato negli anni, e per questo vi assicuriamo che questo nostro primo contatto è stato una vera e propria bomba.

Alzati, Senzaluce

Sebbene questa sia un’anteprima, non vogliamo entrare troppo nei dettagli anche per non rovinare l’esperienza ai lettori che non hanno avuto modo di provare Elden Ring. Tuttavia, vi basti sapere che l’Interegno è una landa che attende di essere scoperta, ricca di misteri e oggetti nascosti. Sarete stupiti nel vedere il quantitativo di contenuti presente nel fazzoletto di mappa disponibile per questo test, e naturalmente parliamo anche dei boss.

Elden Ring

Sebbene la natura open world del prodotto tenda a farvi disorientare nell’immediato, il team ha pensato a una sorta di linea guida collegata tra i vari “falò” principali, così da poter dare al giocatore un sentiero da seguire. Tuttavia, smetterete presto di essere falene al seguito della scia luminosa e vi dedicherete all’esplorazione, guidata da un’incredibile senso di libertà che disorienta e contemporaneamente affascina.

Come detto, la mappa accessibile era solo un piccolo frammento, e nonostante questo sembrava praticamente infinita. C’erano così tante cose da fare che non ci siamo per nulla impressionati quando abbiamo visto così tanti giocatori avere esperienze differenti, ma siamo sicuri che questo modus operandi incentiverà la community alla collaborazione e allo scambio d’informazioni utili per proseguire.

Elden Ring, ma è Dark Souls

Se avete ancora nel cervello l’impostazione alla Sekiro è un bene dimenticarla alla svelta, qui si torna prontamente su Dark Souls quindi dovete riadattarvi per sopravvivere. Le anime sono state sostituite dalla Grazia, essenza eterea dorata che però ha le medesime funzioni. L’esperienza legata al sistema di combattimento si divide prevalentemente in due fasi. La prima è legata all’esplorazione, nell’open world affrontare boss e nemici vari risulta più facile, e la risposta sul perché è semplice. Oltre all’utilizzo del cavallo, che offre comunque degli spunti, potrete sfruttare gli enormi spazi per prendere le distanze dai nemici, isolarli o colpirli dalla distanza con arco o magie.

La seconda è quella legata ai dungeon, dove il gioco risulta essere davvero infame, con trappole e nemici nascosti ovunque. Qui vogliamo fare un appunto sui boss di queste segrete: sebbene non siano particolarmente complessi, sono comunque combattimenti che insegnano qualcosa, quindi sconfiggerli aumenterà sicuramente il grado delle vostre skill personali.

Ogni boss rilascia delle abilità uniche che possono essere implementate e sfruttate a vostra volta, così da essere pronti per diversi tipi di combattimento. Per il resto, il sistema di statistiche praticamente è quello di Dark Sousl III, ma non pensate di trovarvi davanti a un gioco simile. Il ritmo e la portata dell’esperienza sono unici e ben riconoscibili, e giocandolo in anteprima ce ne siamo resi conto in prima persona, quindi è giusto che Elden Ring rivendichi una propria personalità ben distinta.

Elden Ring anteprima

Il sistema di combattimento dunque sarà familiare ai più e con un po’ di pratica anche i neo giocatori dei Souls potranno iniziare con il piede giusto. L’unico neo restano le battaglie a cavallo decisamente migliorabili. Sfruttare il destriero infatti resta una meccanica molto importante sia in alcuni combattimenti, sia per quanto concerne l’esplorazione, diciamo che avrebbe meritato un move set unico, anche per la fasi di lotta. Invece sfruttarlo durate una battaglia risulta solo una “toccata e fuga” che dopo un po’ annoia a causa della ripetitività. In più, ad aggravare la situazione, c’è che basta un errore di calcolo per essere disarcionati e di conseguenza sconfitti senza pietà.

In conclusione

Elden Ring è il sogno dei fan dei Souls, il punto più alto dei Soulslike e che difficilmente sarà replicabile da altri competitor. Sappiamo che il gioco non è ancora uscito, e che i nostri giudizi ad ora sono molto affrettati. Ma se quello che abbiamo visto è solo la punta dell’iceberg, crediamo fortemente che il titolo targato From Software possa davvero mettere un punto non solo al genere ma anche nel mercato dei videogiochi. Alcuni fan già pensano che possa essere un papabile candidato al GOTY 2022, e dopo 6 ore passate nell’Interregno lo crediamo anche noi. Tuttavia, bisognerà vedere cosa offrirà più avanti, ovvero oltre la mappa disponibile, come evolverà il personaggio e tanti altre fattori che dovranno essere inevitabilmente giudicati proprio in fase di recensione. Chi ben comincia è a metà dell’opera, quindi ne riparliamo a febbraio.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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