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Elden Ring: Miyazaki si sente in colpa per la difficoltà di gioco

Come siamo a conoscenza Elden Ring è un titolo che, come spiegato bene dal buon Miyazaki , fa della difficoltà il suo punto di forza. Infatti, tutti i giocatori al mondo sono ben consci che, se ai souls-like si abbassasse il livello di sfida, probabilmente l’intera esperienza verrebbe a mancare in modo molto pesante. Tuttavia, FromSoftware sembra ben conscia di quanto sta succedendo, tanto che il director ha rilasciato delle dichiarazioni molto forti in merito.

Miyazaki è stato sincero riguardo alla propria abilità con i giochi, esprimendosi in questo modo:

Non sono mai stato un giocatore molto abile, muoio molto. Se la morte deve essere qualcosa di più di un segno di fallimento, come posso darle un significato? Come rendere piacevole la morte?

Miyazaki è stato irremovibile nell’intervista sul fatto che la difficoltà dei suoi giochi è una parte fondamentale della loro natura, ma non ha disprezzato le critiche dei giocatori che si lamentavano di questa particolare scelta di design. Ecco le sue dichiarazioni: 

Mi sento di scusarmi nei confronti di chiunque pensi che ci sia troppo da superare, per il maggior numero di giocatori provare gioia deriva dal superare le difficoltà.

Elden Ring Miyazaki difficoltà

Siamo ben consci che, come ogni titolo From che si rispetti, dopo l’uscita viene sempre trascinata la polemica della “modalità facile”, noi ancora non ci schieriamo, ma ci rendiamo conto che la visione di Miyazaki, così come quella degli utenti, è legittima. Prima di lasciarvi però ci teniamo a dirvi che se volete sapere la nostra su Elden Ring, o anche solamente se siete curiosi di sapere il voto, date uno sguardo alla nostra recensione dedicata che trovate tranquillamente qui.

Se non volete perdervi nessuna novità su Elden Ring ed eventuali lavori futuri di Miyazaki, continuate a restare aggiornati grazie alla nostra scheda dedicata che trovate comodamente qui. Restate connessi con noi per non perdervi nessuna novità.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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