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Elgato FaceCam – Recensione, il nuovo dispositivo dedicato allo streaming

Nel corso degli ultimi anni Elgato è riuscita a presentare al mondo prodotti particolarmente utili, che hanno reso il mondo dello streaming molto più semplice per molteplici content creator, che si trovano ad abbracciare le novità dell’azienda con particolare felicità, grazie alle possibilità che vengono loro offerte. Parliamo di una compagnia che è riuscita ad abbracciare diversi ambiti con successo, e che ha deciso di regalarci un nuovo prodotto con un occhio di riguardo per gli streaming, entrando in un settore certamente già bazzicato, ma che spesso non riesce a presentare l’articolo giusto per determinate esigenze. La novità dell’azienda è l’Elgato FaceCam, che abbiamo avuto modo di provare a fondo, e di cui vogliamo parlarvi approfonditamente all’interno di questa recensione, approfondendo le potenzialità del dispositivo e il target a cui questo mira.

Completa e funzionale

Una volta aperta la confezione, non particolarmente aggressiva nel design, in quanto semplicemente colorata di celeste e perfetta per riassumere le principali feature, ci si trova subito davanti alla nuova Elgato FaceCam, pronta per essere collegata a un qualunque PC ed essere sfruttata nel giro di davvero pochissimo tempo. Come si può subito notare, le dimensioni non sono per nulla eccessive, in quanto parliamo di 79 x 48 x 58 mm, senza contare la base per agganciare il prodotto. Parliamo (ovviamente) di un device cablato; l’ingresso USB è posto nella parte posteriore ed è necessario usare un cavo USB 3.0 per il corretto funzionamento, come consiglia l’azienda, è meglio evitare adattatori e assicurarsi un collegamento diretto con il PC, che arrivi in una porta per le 3.0 o (ovviamente) migliore. Nota particolarmente utile che ci teniamo a far notare in questa recensione dell’Elgato FaceCam, il cavo può essere rimosso e non è permanentemente collegato al prodotto, il che permette una facile sostituzione in caso di danneggiamento, al posto di rendere il prodotto del tutto inutilizzabile.

La FaceCam di Elgato è pensata in particolar modo per adattarsi ai setup degli streamer e content creator, permettendo un miglioramento per i propri contenuti video, e fornendo anche feature piuttosto interessanti. Come confermato dall’azienda, la completa assenza di un microfono integrato non è casuale, visto che difficilmente questo dettaglio risulta utile per gli utenti, ed è quindi risultato preferibile investire le proprie forze per migliorare le feature supportate e il comparto video del prodotto, decisamente più importante.

Per fruire al meglio del prodotto è necessario tuttavia creare un setup su misura che permetta la massima resa grafica, evitando ambienti bui e postazioni improvvisate. Anche grazie al cavalletto, la FaceCam riesce facilmente a essere posizionata con pochi problemi, ma è necessario che per il miglior risultato il soggetto inquadrato sia al centro della ripresa, e che l’ambiente di registrazione sia correttamente illuminato, nonché che ci sia una distanza approssimativamente compresa fra i 30 e 120 cm per il corretto focus.

L’Elgato FaceCam riesce a offrire una risoluzione di 1080p a 60 FPS, evitando quindi il 4K e preferendo una visualizzazione più pulita e professionale, anche se a risoluzione inferiore rispetto ad altri prodotti concorrenti. Grazie al software dedicato e gratuito, facilmente accessibile, è possibile sbizzarrirsi con le impostazioni per adattare al meglio il prodotto alle proprie preferenze e alla propria postazione, salvando le modifiche attraverso la memoria integrata. Le variazioni selezionabili sono a dir poco complete, e nonostante il risultato base risulti già di per sé soddisfacente, è possibile migliorare ulteriormente la resa in pochi semplici passi. Elgato permette anche l’utilizzo dello Stream Deck per un controllo veloce e immediato sulle impostazioni, grazie a un plugin studiato e implementato su misura.

Elgato FaceCam

La FaceCam che serviva

A parte la questione del microfono, naturalmente trascurabile, la FaceCam contiene quanto necessario per non lasciare delusi i consumatori. Dal sensore targato Sony che Elgato ha deciso di includere per migliorare la cattura dei dettagli e garantire un buon risultato con qualunque tipo di illuminazione, al sistema di raffreddamento che evita spiacevoli spegnimenti, e passando anche per la memoria che permette di salvare i profili, è difficile trovare dettagli che manchino all’appello e non siano stati inclusi da parte dell’azienda in questo prodotto di fascia Enthusiast.

L’Elgato FaceCam oggetto di questa recensione presenta un campo di visione di ben 82° in diagonale, lunghezza focale di 24 millimetri e apertura f/2.4. Ovviamente, per un prodotto del genere, che si presenta in Italia al prezzo di lancio di 200€, era necessario che le migliori tecnologie venissero impiegate anche per la lente, al fine di fornire un risultato ottimale sia lato software, sia per l’effettiva registrazione dei contenuti, e l’azienda non si è certamente tirata indietro in questo ambito. L’articolo risulta più che funzionale e facile da utilizzare, e il risultato riesce pienamente a competere con le ulteriori offerte del mercato, come detto, specialmente per quanto concerne il lavoro degli streamer, che possono ora contare sull’ammiraglia di Elgato per raggiungere altissime vette qualitative per il proprio lavoro.

Elgato FaceCam

8.5

L'Elgato FaceCam è un prodotto non adatto a tutti i consumatori, visto che offre a un prezzo piuttosto elitario un risultato fantastico, ma che potrebbe non soddisfare tutti i palati. Streamer e content creator possono contare su un prodotto affidabile, assolutamente da tenere in considerazione per potenziare il proprio setup, e che arriva già al day one in stato più che ottimo, specialmente per quel che concerne il lato software.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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