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EST Dittatura Last Minute – Recensione del film di Antonio Pisu

Sta per arrivare nelle sale italiane il terzo film del giovane regista, attore e sceneggiatore Antonio Pisu, secondo tra i suoi lungometraggi. EST – Dittatura Last Minute (104 minuti), è stato presentato come film di apertura della sezione non competitiva Notti Veneziane – L’isola degli Autori, che si tengono dal 2 al 12 settembre in occasione della 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film, scritto di suo pugno, è stato prodotto da Genova Films di Paolo Rossi (colui che si è scoperto essere suo fratello pochi anni fa), in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro da cui la sceneggiatura del lungometraggio è tratta, Addio Ceausescu.

EST Dittatura Last MinuteEst – Dittatura Last Minute è infatti un film tratto da una storia vera basata su un viaggio che proprio gli stessi Paganelli e Riceputi intrapresero nel 1989 quando allora erano ventiquattrenni. Nella versione cinematografica i viaggiatori sono tre, interpretati da Lodo GuenziJacopo CostantiniMatteo Gatta. Spicca subito la partecipazione speciale, nonché di debutto, di Lodo Guenzi, chitarra e voce de Lo Stato Sociale, ex giudice di XFactor, ma anche diplomato all’Accademia di Arte. Interpreta Rice, che armato di telecamera a spalla riprende il viaggio in prima persona ed è la scusa perché l’esperienza di viaggio diventi film. Un’opera che diventa importante, tanto da essere sostenuta dalla Regione Emilia Romagna per il particolare contesto storico in cui è ambientata.

EST – Dittatura Last Minute, quasi dimenticata

È il 1989 e il muro di Berlino è stato abbattuto da poche settimane. Tre ragazzi di ventiquattro anni, amici, di Cesena, decidono di partire per vivere dieci giorni di avventura nell’Europa dell’Est. All’epoca erano territori ancora inospitali, per niente turistici e notoriamente difficili a causa della presenza e resistenza del Regime Sovietico. Pago, Rice e Bibi arrivano a Budapest e lì incontrano Emil, un padre di famiglia, romeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura di Ceausescu. L’uomo, fidandosi dei tre ragazzi italiani, chiede il loro aiuto chiedendo di portare una valigia per lui alla sua famiglia a Bucarest. Inizia una vera e propria missione, che porterà i tre amici a vivere una vacanza come nessuno potrebbe mai aspettarsi.

La trama di Est – Dittatura Last Minute è semplice ed efficace. Lo spostamento dal punto A al punto B diventa per i protagonisti, ma anche per gli spettatori, un mondo di difficoltà soprattutto emotive. Le vicende dei protagonisti sono in realtà una scusa per andare a conoscere i paesi che si trovano ad attraversare, così come lo è la missione della valigia (che a dire il vero sembrerebbe, almeno all’inizio, solo una grossa forzatura per far funzionare il film). Sono passati solo trent’anni da ciò che vediamo, eppure sembrano molti di più. C’è un mondo totalmente diverso dal nostro. Quelle poche centinaia di chilometri che separano l’Italia dalla Romania, allora, sembravano in realtà svariate migliaia. Una società così diversa, così inospitale per gli stranieri, così chiusa a causa della Dittatura, risultava un continuo pericolo per chi la viveva e visitava. Un clima di paura che rendeva ogni azione difficile, soprattutto se umanitaria. Il grande merito di questo film, raggiunto in pieno grazie all’efficacia con cui è stata scritta la sceneggiatura, è proprio quello di rimettere in discussione tutto ciò che conosciamo. Niente è da dare per scontato in questa Romania quasi dimenticata, in cui essere buoni diventa quasi un motivo per sentirsi in colpa. Ogni piccola azione che possa lasciare una traccia può essere fatale in un posto in cui esiste ancora una Dittatura, in cui la polizia segreta è più potente di quella ufficiale e in cui solamente l’incoscienza della gioventù può mandarti avanti.

EST Dittatura Last MinuteIl lungometraggio prosegue intervallandosi con immagini di repertorio che contestualizzano la storia e ci aiutano a ricordarla. I video d’epoca sono toccanti, commoventi. La recitazione è convincente. I tre protagonisti, giovani ragazzi alla mano, buoni ed aiutati dall’universalmente bella goliardia romagnola, risultano ben caratterizzati dagli attori, sebbene non siano così approfonditi dalla sceneggiatura. Lo stesso Lodo Guenzi, la cui partecipazione potrebbe risultare più una scelta commerciale che altro, risulta piacevole e preciso, a parte qualche esagerazione nella mimica facciale che a volte lo rende leggermente innaturale. La regia è quindi conscia di quello che vuole, dalla storia, dagli interpreti e dalle immagini aggiuntive di cui si parlava poco sopra. La fotografia sceglie un formato che sia molto vicino ai video amatoriali, cioè quelli che gira il protagonista con la sua camera a mano. Niente di rivoluzionario nella scelta delle inquadrature. La colonna sonora è quasi del tutto non originale, a parte alcuni piccoli brani. Sono alcuni classici italiani a riportare la nostra memoria indietro, da Felicità di Albano e RominaVoglio vederti danzare di Franco Battiato, che diventa una sorta di tormentone all’interno del film stesso.

EST – Dittatura Last Minute, è un film molto piacevole, che ci racconta la Dittatura di Ceausescu dall’interno, per poi farci curiosare su ciò che si possa scatenare con la sua caduta. Ci fa ricordare un pezzo di storia che abbiamo quasi dimenticato, ma al tempo stesso ci diverte con la simpatia dei protagonisti ed alcuni buoni momenti in cui conosciamo sì l’umiltà e l’accoglienza di alcune persone, ma con amarezza anche la povertà e le precarie condizioni di vita. Un film di cui speriamo si possa parlare anche tra diverso tempo, aiutato dalla distribuzione tra mille difficoltà del periodo post Covid, ma anche e soprattutto dalla televisione, che potrebbe, per una volta, far conoscere qualcosa di qualità al grande pubblico italiano.

EST Dittatura Last Minute

8.5

Giunti al verdetto finale, possiamo tranquillamente affermare che EST - Dittatura Last Minute è un film di importanza storica, ma anche leggero, che racconta semplicemente la storia di un viaggio di tre amici, ma capace di riportare alla mente una dittatura di cui quasi non ricordavamo più niente. Un film che diventa commovente ed impegnativo, ma molto godibile per tutta la sua durata.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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