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Fallout 76: ecco cosa sappiamo del Vault 76

Pochi giorni fa Bethesda ha rivelato il suo nuovo gioco post-apocalittico: parliamo di Fallout 76, capitolo che sembra essere uno spin-off (un po’ come fu New Vegas) della serie. Non abbiamo alcuna informazione certa riguardo questo nuovo titolo, se non il numero indicato, il 76. Come ben saprete, il numero stampato sulle divise sta a raffigurare il numero del Vault nel quale il personaggio (spesso protagonista) è situato. Abbiamo così preso ogni informazione sparsa nei vecchi giochi riguardo il Vault 76, per cercare di ricostruire quanti più dettagli possibili.

La maggior parte delle informazioni si può trovare nei logs di Fallout 3 e nel DLC Mothership Zeta, sebbene un giornalista lo menzioni anche in Fallout 4. Dai dettagli sparsi nel gioco, il Vault numero 76 è stato costruito in 4 anni, concluso ad ottobre 2069, supervisionato da Giles Wolstencroft (assistente CEO della Vault-Tec) e ha uno spazio per 500 abitanti. Con una durata di chiusura di 20 anni, il Vault è stato usato nel 2076, e si sarebbe dovuto riaprire nel 2097, proprio 20 anni dopo la Grande Guerra. Infine, sembra proprio che sia situato in Washington D.C., e se le info di Fallout 3 sono degli ottimi indizi, la musica di John Denver del trailer, citando proprio la West Virginia, sembra confermarlo.

La storia di Fallout ci ha insegnato che la maggior parte dei vault ha sempre condotto degli esperimenti, illegali o meno, sui suoi abitanti. Il Vault 76 faceva parte dei 17 vault di controllo, ovvero quei vault esempio nati per comparare i risultati con gli altri. Abbiamo parlato della data d’apertura, ma il Pip-Boy nel trailer ci rivela una data diversa, posticipata di 5 anni (quindi 25 anni dopo la Grande Guerra). Questo ci posiziona ad ora nel setting di Fallout più “giovane” di tutti, quasi 60 anni prima (il primo Fallout era ambientato nel 2161).

Ambientazioni Fallout

  • Fallout: 2161
  • Fallout 2: 2241
  • Fallout 3: 2277
  • Fallout New Vegas: 2281
  • Fallout 4: 2287

Quel che si evince dal teaser rilasciato è che l’obiettivo del Vault 76 sia il più vicino possibile a quello originale della creazione dei Vault: ripopolare il mondo dopo la catastrofe nucleare. Purtroppo però, il setting temporale taglia fuori gran parte delle cose che hanno reso unico e particolare Fallout: niente super mutanti quindi, troppo presto per trovarli in giro nel gioco (il primo nemico e mutante di Fallout viene infettato nel 2102, e sarà lui a creare i super mutanti poco più avanti, ma a Los Angeles). Rimane da sperare invece per i super mutanti nati dal Vault 87: quelli, fuggiti nel 2077 dopo che una bomba ha aperto il vault, potrebbero comparire nel gioco.

Il setting abbiamo tirato ad indovinarlo, ma invece cosa ci aspetta nel gioco? Anche se sembra di rivedere un po’ le vicende di Fallout New Vegas, con l’idea di uno spin-off della saga, non è da escludere che i termini di gioco possano cambiare. La mancanza del sottotitolo online esclude il tanto chiacchierato arrivo di un online survival RPG, ma visti i risultati di The Elder Scrolls Online, non è impossibile come idea. D’altra parte, Kotaku ha scritto sulle sue pagine dei report che, citandoli, affermano:

Originariamente prototipato come la versione multiplayer di Fallout 4, con l’obiettivo di capire come sarebbe stato avere un gioco online della saga, Fallout 76 negli ultimi anni è evoluto molto.

Se quindi il cuore del gioco sarà online, forse il titolo potrebbe scambiare alcune delle sue caratteristiche peculiari per un titolo più leggero, magari con una forte componente gestionale (ricalcando un po’ Fallout Shelter). Oppure l’area di Washington D.C. potrebbe essere sfruttata al massimo, aprendosi verso un mondo con una forte componente online persistente, magari preponderante ma non invasiva (seguendo titoli come Dark Souls o Destiny).

Non ci resta che aspettare questi ultimi 10 giorni, prima che lunedì alle ore 03.30 Bethesda riveli, durante la sua E3 Live Conference, Fallout 76, mostrandoci tutte le informazioni che attendiamo con ansia. Seguite insieme a noi l’E3, dal 9 al 12 giugno, con il nostro E3 Live Show.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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