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Far Cry New Dawn – Recensione del seguito di Far Cry 5

Tutti quanti ricorderanno di certo qual è il finale di Far Cry 5 – o meglio i due finali – che in pieno stile della saga ha lasciato interdetti tutti i giocatori. Quello che per molti versi è considerato il “vero” finale, vede il rigoglioso territorio del Montana devastato da bombardamenti, mettendo fine all’egemonia degli Edeniti una volta per tutte. Tuttavia questo setting non ha ancora completato il suo ciclo vitale, e Ubisoft a meno di un anno dall’uscita del suo ottimo quinto capitolo, ci propone una sorta di seguito con Far Cry New Dawn, ambientato sempre nella Hope County. Le vicende prendono vita ben 17 anni dopo la caduta delle bombe, con i sopravvissuti che si sono rifugiati per anni nel sottosuolo, e che una volta rivista la luce del sole hanno fondato una comunità felice, Prosperity, un nuovo inizio che ha come sfondo la vecchia residenza dei Rye (che abbiamo imparato a conoscere già nel precedente gioco). Eppure le cose non sono destinate ad andare bene per sempre, ed ecco che come un fulmine a ciel sereno arrivano i Guerrieri della Strada, una fazione di centauri e malviventi guidati da due gemelle, che senza ritegno si appropriano di qualsiasi cosa vogliono.

far cry new dawn

Lunga vita e Prosperity

In Far Cry New Dawn impersoneremo qualcuno che viene semplicemente chiamato “capo”, e potremo scegliere se impersonarlo nella sua versione maschile o femminile. Chiaramente si tratta del “capo delle sicurezza”, adibito a scortare specialisti di ogni tipo verso la Hope County, per fornire aiuto alla popolazione contro i Guerrieri della Strada guidati dalle gemelle Mickey e Lou. Rush e compagni infatti, cercati e trovati da Carmina Rye, sono diretti verso Prosperity per mettere fine all’egemonia della banda di centauri “post apocalittica”. Tuttavia un treno non passa certo inosservato… e basterà veramente poco per far sì che il viaggio si riveli un vero e proprio disastro, riducendoci a pochi superstiti che devono rialzare la testa partendo praticamente da zero. Senza anticipare nulla di più sulla trama, sappiate che la nostra missione di riconquista e di “rifioritura” sarà molto particolare, e potremo sfruttare alcune interessanti feature aggiunte al sistema di gioco che abbiamo già conosciuto in Far Cry 5.

Non nominiamo a caso quest’ultimo, perché New Dawn, a parte le zone della mappa invecchiate e rivisitate, ha molto a che spartire con il gioco uscito l’anno scorso, e in un certo senso è quello che ci aspettavamo. Tuttavia alcuni degli aspetti che avevano fatto acclamare l’ultimo FPS open world della serie di Ubisoft vengono inevitabilmente tarpati, come una mappa “più stretta”, una quantità minore dei “tratti” da sbloccare, e altre particolarità che scopriremo pian piano. A mancare maggiormente però – sempre confrontandolo al predecessore – è quello spessore carismatico degli antagonisti, che nonostante ci regalino momenti di certo interessanti, non arrivano a qual misto di genialità e follia che avevamo trovato in Joseph Seed e i suoi fratelli. D’altro canto i livelli raggiunti con Far Cry 5 erano altissimi, e difficilmente pareggiabili in meno di un anno.

More more of the same

Se da un lato prettamente ludico il gioco ci fornisce quintali di materiale, con missioni secondarie sempre divertenti da portare a termine, ricerca delle scorte dei prepper da scovare, ma anche nuove attività come le Spedizioni o lo sbloccamento con mini missioni dei nostri aiutanti (che prima si sbloccavano tramite alcune secondarie), dal punto di vista esplorativo il gioco perde qualcosina. Non parliamo chiaramente di una catastrofe, ma semplicemente di un restringimento significativo dell’area di gioco, che per quanto risulti essere decisamente meno dispersivo rispetto a FC5, lascia un po’ l’amaro in bocca. Perfetta la quantità e la tipologia dei collezionabili, alcuni dei quali inseriti a scopo nostalgico, e molto apprezzabile la quantità di armi presente. Il more of the same è tanto, ma alcune gradevoli aggiunte hanno fatto sì di dare maggiore spessore creativo al gioco, rendendolo a tutti gli effetti un titolo a sé stante (non parliamo infatti di un DLC). Prima tra tutte, è la possibilità di far crescere il nostro insediamento: la liberazione dei ribelli dagli Edeniti e la distruzione delle loro scorte lasciano spazio alla conquista di provviste, ma soprattutto di Etanolo, indispensabile per far fiorire Prosperity in tutte le sue parti (che siano il garage, le spedizioni, le armi e così via). Per accaparrarsi tutto ciò che può essere utile per cacciare da Hope County i Guerrieri della Strada torniamo perciò ad assaltare camion scortati, a conquistare strutture adibite a fortezza (disponibili in tre livelli di difficoltà crescente per aumentare i guadagni).

far cry new dawn

Smussato anche il sistema di crafting, con il Banco da Lavoro che vede sempre la ricerca di materiali per craftare e creare armi di vario tipo (che come i nemici avranno dei livelli), ma con alcuni degli oggetti, come quelli da lancio, che potranno essere creati anche sul momento in giro per la mappa. Anche gli animali e gli oggetti che ricaveremo dalla loro caccia si riveleranno ottime risorse, anch’essi con un livello di qualità diverso a seconda della creatura (vendere la pelle di un Orso, ad esempio, ci può assicurare delle barre di titanio).

Tag Team

Il concetto di coppia in senso lato è una delle chiavi di questo Far Cry New Dawn, dove non solo le antagoniste saranno simbiotiche, ma anche noi avremo sempre bisogno di un nostro partner accanto, che sia a quattro zampe, oppure una nuova o vecchia conoscenza. Tuttavia gli amici di Prosperity non saranno gli unici a voler cacciare gli invasori, e le nostre azioni porteranno quasi sempre ad avere al nostro fianco dei compagni di fortuna, che siano i semplici venditori ambulanti, oppure altri civili… con stili di vita molto particolari. Non poteva perciò mancare anche la modalità cooperativa, che impara da quella già saggiata in Far Cry 5, e permetterà all’host di avere una mano in più nei propri scontri (e che da bravo amico, ricambierà a parti invertite… vero? ndr). Quest’ultima sarà veramente divertente soprattutto al livello più alto di difficoltà, offrendo una sfida spalla a spalla contro tutto e tutti. Il colpo non proprio fortunato però risiede nel comparto tecnico. A quanto pare, anche dopo l’aggiornamento del lancio, Far Cry New Dawn soffre di una moltitudine di bug tecnici, che vanno spesso a cozzare con la discreta qualità grafica. I paesaggi tinti di colori accesi, compresi quelli della vernice utilizzata dalla fazione dei Guerrieri, donano un impatto visivo niente male, con tanto di una sorta di “aurora” presente costantemente nel cielo. A maggior ragione, i comportamenti innaturali di oggetti e IA non proprio brillanti, risultano uno stacco significativo e quasi incoerente con tutto il resto. A chiudere il tutto arriva la colonna sonora, che dalle tonalità country e rock si sposta su colonne sonore più hip hop, e raramente sentiremo qualche chitarra ad accompagnare le nostre gesta. Buono il livello del doppiaggio italiano.

Far Cry New Dawn

8

Introducendo delle dinamiche particolari molto vicine ai titoli RPG, ma soprattutto gestionali con l'insediamento di Prosperity, Far Cry New Dawn si presenta al pubblico come un buonissimo titolo, allontanandosi in parte dal more of the same che abbiamo conosciuto in tutte le sue forme, ma convincendo molto meno di Far Cry 5 sul piano carismatico. L'ambientazione post apocalittica che ci viene proposta è tuttavia ben riuscita, mixando quell'alone di follia alla solita tematica del caccia il cattivo. Anche se il gioco, offerto ad un prezzo di seconda fascia, ci mette di fronte di nuovo la rigogliosa Hope County, stavolta lo spazio a nostra disposizione sarà minore, ma non per questo meno gremito di cose da fare. Ubisoft a meno di un anno dall'uscita dell'ultimo titolo della saga prima di questo, non riesce a bissare del tutto il successo sperato, ma di certo riesce a regalare ai giocatori un ottimo seguito per le vicende ambientate nel Montana.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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