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Final Fantasy VII Remake – Anteprima, Square Enix ci riporta a Midgar durante l’E3 2019

Final Fantasy VII Remake era, a detta di tutti, uno dei giochi più attesi di questo passato E3 2019. Per fortuna le aspettative non sono state deluse, anzi, il suo ritorno è stato un vero e proprio sospiro di sollievo, visto che almeno in apparenza il titolo rende estremamente giustizia all’originale. Ovviamente per questo tipo di giudizi è ancora troppo presto, ma dalle informazioni in nostro possesso sembra proprio che la strada intrapresa sia quella giusta. Dopo il filmato rilasciato allo State of Play, io stesso avevo mostrato le mie perplessità riguardanti quanto mostrato, ma la fiera losangelina è stata chiarificatrice sotto molti punti di vista, soprattutto per quanto concerne la qualità tecnica generale. Tuttavia, ancora non sappiamo di quanti episodi si comporrà quest’opera, come sarà gestito l’open world o la durata complessiva di ogni capitolo.

La storia si ripete

La storia di questo primo episodio dovrebbe coprire la parte di trama legata alla fuga da Midgar, dunque all’incirca le prime 3-4 ore di gioco. Se davvero dovesse essere così allora ci potremmo effettivamente trovare tra le mani un gioco enorme in cui l’open world sia sì circoscritto alla città, ma conterrebbe al suo interno tantissimi spunti per approfondire la lore nascosta nella release originale. Infatti, forti di un immaginario solido e di successo, i ragazzi di Square Enix hanno promesso di ingigantire tutti gli eventi, permettendo al giocatore di esplorare ogni singola storia di tutto l’universo di gioco. Certo che diluire questa fase iniziale e trasformarla in un titolo singolo sarà stata sicuramente una grande impresa, soprattutto perché gli sviluppatori hanno promesso che ogni capitolo sarà un vero e proprio videogioco completo, con longevità e missioni degne di un vero e proprio Final Fantasy.

Sebbene questa sia un’impresa titanica, non siamo particolarmente convinti che possa essere così. Infatti alcuni rumor piuttosto attendibili hanno parlato di solo due episodi per Final Fantasy VII Remake, con il primo che vedrà la sua conclusione proprio dopo “quel particolare evento”, che non vi andremo a raccontare per ovvi motivi di spoiler. Le informazioni in tal senso sono abbastanza frammentate ed è probabilmente che nemmeno gli sviluppatori abbiano ancora in mente una chiara divisione dell’intero progetto. La sensazione è comunque positiva, anche se la poca solidità aziendale potrebbe far emergere qualche fantasma del passato che, inevitabilmente, minerebbe la riuscita del prodotto finale.

Final Fantasy VII Remake è pronto a ruggire

Per quanto concerne il lato tecnico del prodotto ci troviamo davanti a qualcosa di sontuoso e molto evocativo, con le ambientazioni riprodotte in maniera molto coerente con l’immaginario della versione originale. La prima cosa che viene messa in evidenza nel sistema di combattimento, è come la componente action sembra essere una sorta di ibrido tra Final Fantasy XV e Kingdom Hearts III. I vari attacchi si riescono a concatenarsi in maniera continua e fluida, senza interruzioni di nessun tipo. Inoltre, ad ogni colpo andato a segno, potrete velocizzare l’incremento della barra ATB e, una volta al massimo, potrete effettuare delle spettacolari mosse speciali. Come mostrato nel filmato dedicato al gameplay, durante lo scontro poterete mettere in pausa quando vorrete dando così una vera nota strategica al prodotto che, oltre a prestarsi a pose molto fotografiche, vi darà la possibilità di osservare l’ambiente circostante, la tipologia di nemici e di meditare bene l’approccio alla battaglia.

La battaglia può essere messa in pausa in qualsiasi momento, anche se non avremo completato nessuno dei due segmenti della barra. In quel caso sarà comunque possibile ruotare la telecamera attorno al protagonista, magari per osservare il numero e la tipologia di nemici presenti nell’area dello scontro. Qui arriva sicuramente la parte più interessante, perché in Final Fantasy VII Remale potrete cambiare personaggio a vostro piacimento durante il combattimento. Ogni membro del party, come è logico pensare, avrà delle caratteristiche uniche che varieranno il sistema di combattimento. Un esempio concreto potrebbe essere Barret, che una volta controllato, vi permetterà di attaccare i nemici dalla lunga distanza con una raffica di colpi. Inoltre la pausa tattica, se così vogliamo chiamarla, vi darà l’occasione di coordinare i membri del party per l’esecuzione di attacchi e combo speciali con risultati davvero sfavillanti. Vi sarà inoltre la possibilità di impartire anche gli ordini a ogni compagno, così da controllare effettivamente ogni secondo della battaglia. Piccola ma doverosa parentesi per quanto concerne lo scontro con il Guard Scorpion. Il nemico presentava vari punti deboli da colpire e, man mano che si progrediva nello scontro, il tasso cinematografico della battaglia cresceva sempre di più. Una battaglia che nella versione originale portava via una manciata di secondi, adesso si è trasformata in qualcosa di monumentale e coerente con quanto fatto in passato.

La Materia, purtroppo, non è stata particolarmente approfondita, ma la sua presenza ormai è certa e non vediamo l’ora di vedere quali attacchi spettacolari potremo eseguire con essa. Tuttavia, tornando un attimo alla pausa tattica e all’action, aver interpretato il sistema di combattimento in questo modo ci è sembrata la soluzione più saggia, anche perché risulta moderna e contemporaneamente vintage.

In conclusione possiamo dire che Square Enix questa volta sembra aver fatto centro. Speriamo che le aspettative siano rispettate, anche perché l’impressione principale è quella che la società stia facendo il passo più lungo della gamba. Il problema principale è proprio questo, non siamo sicuri che la poca stabilità aziendale di Square Enix possa effettivamente gettare le basi per un progetto così mastodontico e costoso. Se nello scenario peggiore il titolo finale non rispecchierà le aspettative degli utenti, abbiamo il forte timore che il tutto potrebbe essere rovinato o tagliato, se non addirittura cancellato, così come già successo con Final Fantasy XV e i suoi DLC o Kingdom Hearts III che, seppur arrivato al pubblico in ottimo stato, nel suo percorso ha subito pesanti tagli, soprattutto nelle fasi finali. Final Fantasy VII Remake è quel gioco che non si può sbagliare, sia per quello che in passato ha rappresentato la versione originale, sia perché questa volta la software house deve dimostrare di saper ancora creare capolavori come in precedenza.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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