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Final Fantasy VII Remake – Anteprima, Square Enix esalta e preoccupa

Non nascondiamoci troppo, Square Enix ultimamente sta facendo piuttosto discutere. La casa di sviluppo, ormai famosa per i suoi ritardi, sembra essere entrata in una sorta di limbo dove, in un verso o nell’altro, riesce a proporre giochi di pregevole fattura ma che non riescono a soddisfare il palato di tutti gli utenti. Gli ultimi titoli di grande spessore, ovvero Final Fantasy XV e Kingdom Hearts III, in un modo o nell’altro hanno diviso critica e fan, e questo scisma sembra stia avvenendo anche per quanto riguarda l’attesissimo Final fantasy VII Remake. Il gioco originario, uscito nel 1997, aveva unito tutto il pubblico, acclamato come uno dei prodotti che ha fatto la storia del medium videoludico. Proprio per questo l’annuncio del rifacimento aveva fatto esultare tutto il settore, ma i problemi sono cominciati dopo la divulgazione della pubblicazione episodica dell’opera. Infatti, come ampiamente discusso dalla maggioranza del pubblico, questo nuovo modo di vendere il proprio prodotto non è stato accolto in buon modo, ma per poterci esprimere di più su questo argomento dovremo per forza di cose attendere l’E3 di quest’anno.

Tutto molto bello da vedere

La prima cosa che risalta subito all’occhio è sicuramente il livello tecnico dell’opera: Final Fantasy VII Remake abbandona la sua veste grafica originale, con toni da cartoon e colori più accesi, a favore di un design più accattivante, realistico e cupo. Il tutto viene reso ancora più coinvolgente dall’ambientazione, dalle animazioni facciali dei vari personaggi, un passo in avanti ancora più netto rispetto a quanto avevamo visto nell’ormai passato quindicesimo capitolo della saga. L’ultimo trailer pubblicato è un piccolo scorcio sui primi momenti di gioco, mettendo quasi a paragone col passato alcune scene iconiche del videogioco, come quella del primo incontro tra Cloud e Aerith. Viste le immagini del gioco che abbiamo a disposizione, e considerata anche la natura episodica dell’opera ormai confermata da tempo, possiamo essere sicuri che il titolo manterrà questo livello di dettagli, oltre a uno sviluppo – speriamo – più tranquillo. Questa scelta di spezzare la narrazione in più parti potrebbe avere dei risvolti positivi per tutto quello che concerne la produzione del videogame, ma a livello continuativo alcuni nuovi fan potrebbero non trovare chiare tutte le vicende fin da subito. Una lama a doppio taglio che potrebbe risultare davvero spiacevole, soprattutto se si tendesse a differenziare i vari capitoli anche a livello di esperienza generale come gli episodi di Final Fantasy XV.

Per fagocitare ancora di più i fan il trailer mette in luce alcuni dei personaggi storici del capitolo, facendo intendere fin da subito che, in base a chi controlleremo, anche il gameplay subirà delle modifiche sostanziali, si potrà cambiare liberamente in base ai membri presenti nel party. Sarà molto interessante vedere anche in che modo potremo affrontare i boss. Il tutto si conclude con un primo sguardo, anche se di spalle, dell’unico cattivo che, almeno in termini di fama, è riuscito a superare il protagonista del gioco: Sephiroth. Nonostante lo sguardo che abbiamo potuto dare all’antagonista sia stato davvero fugace, ci aspettiamo di vedere qualcosa di nettamente più sostanzioso durante l’E3 di quest’anno, dato che quanto mostrato è sembrato tutto una sorta di teaser di qualcosa di ben più grande.

Quello che è emerso da tutto questo però, oltre che alla naturali note positive, è anche un altro aspetto che potrebbe preoccupare alcuni fan, magari desiderosi di un’esperienza per certi versi più “libera”: Final fantasy VII Remake sembra privo di questa caratteristica, come se tendesse a far navigare il giocatore in una sorta di corridoio narrativo che, arrivati nel 2019, sembra troppo forzato. Ci rendiamo conto però che quanto visto si tratta delle prime fasi di gioco e che rispecchia quanto visto nell’opera originale, e che quest’ultima ad un certo punto si apriva dando spazio anche alla scoperta. Il Game Director Nomura ha specificato che l’esplorazione sarà una parte dell’esperienza, ma per quanto abbiamo visto adesso sembra assente almeno in gran parte, dato che potrebbero essere tranquillamente presenti aree o zone nascoste.

Combattimenti pirotecnici

Il fatto che alla direzione del gioco ci sia Nomura, almeno per alcuni fan, non ha convinto pienamente, vista la paura che il Director possa sviluppare il sistema di combattimento del gioco in base al suo backgroud, e trasformare il tutto in stile Kingdom Hearts. Sebbene dai trailer emersi non possiamo giudicare appieno, è innegabile che la gestione del menù posto in basso a sinistra sia molto simile a quello visto nella saga del regno dei cuori. Sicuramente il tutto sembra perfettamente in linea con la direzione action ormai intrapresa dalla saga, e speriamo di essere ripagati in termini di spettacolarità visiva dalle mosse (e quanto mostrato lascia ben sperare). Le Limit mostrate come la Cross Slash sembrano essere eleganti, fluide e danno un pieno senso di potenza. Come si può notare sempre dallo stesso HUB degli attacchi, mediante l’utilizzo dei tasti dorsali, si potrà cambiare personaggio, così da poter spezzare un’ipotetica monotonia degli scontri e spaziare tra le tecniche dei vari personaggi anche sul piano tattico.

Purtroppo sul gameplay non possiamo dire molto di più, per il semplice motivo che non abbiamo ulteriori informazioni. Quanto visto dal lato del combat system dunque non è molto, sebbene pirotecnico e molto coreografato, tuttavia è ancora molto poco per essere convinti che funzioni tutto al meglio. Qualcosa ci lascia perplessi, come il fatto che in gran parte delle scene di combattimento Tifa sia all’interno del gruppo senza in realtà apparire, questo potrebbe essere sintomo di uno stato di sviluppo non ancora avanzato. Un’altra cosa evidente è il fatto che ogni azione abbia il suo tasto specifico e ci sia anche una sorta di menù secondario, tutt’ora ignoto.

In conclusione possiamo dire che Final Fantasy VII Remake per il team di sviluppo sembra essere una bella sfida, che tenta di modernizzare il prodotto cercando di regalare le stesse sensazioni di un tempo sul piano della trama. Abbiamo visto ancora davvero poco del gioco, ma siamo molto fiduciosi di vedere qualcosa di nuovo, e speriamo sostanzioso, all’E3 di quest’anno. Square Enix, dopo i recenti trascorsi e le scissioni dei fan per quanto riguarda il giudizio di titoli come Final Fantasy XV e Kingdom Hearts III, non può permettersi di sbagliare. Ritrattare un’opera così importante e significativa è davvero una missione molto delicata, e le informazioni in nostro possesso, ad ora, non aiutano a navigare in acque calme.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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