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Final Fantasy XIV: Endwalker è la fine? Yoshida fa chiarezza

Final Fantasy XIV: Endwalker si è rivelato essere un enorme successo, ma molti fan, dopo la pubblicazione di questa nuova espansione, si sono cominciato a chiedere se il quattordicesimo capitolo della fantasia finale sia arrivato alla sua definitiva conclusione. Fortunatamente non è così e come comunicato tramite un messaggio sul sito ufficiale del gioco, il producer Naoki Yoshida, che vi ricordiamo è impegnato anche nello sviluppo di Final Fantasy XVI, ha confermato che ha ancora molti piani per il suo MMO.

Come sappiamo, infatti, nonostante Final Fantasy XVI abbia subito un significativo ritardo (trovate più informazioni nella nostra news dedicata), poco ma sicuro Yoshida non vuole assolutamente fermarsi. Anzi, il producer ha comunicato che Endwalker chiuderà sicuramente una parte del ciclo vitale del titolo, ma fortunatamente per gli appassionati ci sono ancora tantissime avventure da raccontare. Ecco le sue dichiarazioni:

Endwalker chiude l’arco narrativo che abbiamo iniziato a raccontare con la prima versione di Final Fantasy XIV Online, ma stiamo già progettando nuove avventure per tutti i Guerrieri della Luce.

Final Fantasy XIV è diventato nel corso degli anni non solo uno degli MMO più giocati in assoluto a livello mondiale, ma anche uno dei giochi più longevi di sempre. Non a caso il titolo ha battuto il suo precedente record di utenti (i dettagli completi li trovate qui), oltre che sempre a causa di questo enorme afflusso di appassionati sono state bloccate le vendite.

Final Fantasy XIV Endwalker

Inoltre, se avete fame di giochi fatti da Yoshida, vi ricordiamo anche che il producer ha dichiarato che il prossimo trailer di Final Fantasy XVI vi farà preordinare il gioco (trovate tutto al seguente link), oltre ad essersi abbondantemente sbottonato per quanto concerne i vari rami delle abilità che dovrete sviluppare con l’avanzare dall’avventura (anche in questo caso per avere maggiori dettagli vi basterà cliccare qui).

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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