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Final Fantasy XV: “Una fantasia basata su una realtà”

Quando gli sviluppatori di Final Fantasy XV parlano di “A Fantasy Based on a Reality” a cosa si riferisco esattamente? Nel corso della GDC 2017 di San Francisco è stato Dan Inoue, Localization Director e Lead Writer del titolo, a chiarire il significato del motto “Una fantasia bastata su una realtà”.

E’ chiaro che l’ultimo capitolo della serie è il primo ed unico ad ispirarsi al mondo reale; infatti in precedenza in nessuno dei capitoli vi era un riferimento ad una localizzazione geografica reale evidente. Una delle grandi novità che contraddistinguono Final Fantasy XV dai suoi predecessori è proprio questo aspetto, tanto che l’idea di pubblicare il gioco simultaneamente tradotto in dodici lingue lo ha portato ad essere “globale” fin dalle prime fasi di creazione.

La  fantasia ispirata alla realtà è il mondo di Eos rappresentato da quattro civilizzazioni con architetture, lingua, scritture e culture ben distinte chiaramente ispirate al mondo reale: Altissia, ispirata alla città di Venezia, ne è un esempio per il quale è stato consultato il team di traduttori italiani sia per i nomi delle persone che per la segnaletica; Lucis, influenzata nella pronuncia dalla lingua francese ma con una base chiaramente inglese.

Che ne pensate voi di questa forte impronta di realtà in una saga in cui fino ad oggi non ve ne era neanche l’ombra?

 

 

 

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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