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Final Fantasy XVI: cosa ci aspettiamo dal futuro della saga

Parlare di Final Fantasy vuol dire raccontare un brand che ha sulle spalle più di 30 anni di successi, a volte anche insuccessi, ma che gode comunque di un’enorme fanbase costruita e consolidatasi nel tempo. Il primo capitolo della saga nato nel lontano 1987 presso gli studi di Square e sviluppato per NES, deve il significato del suo nome proprio alla fantasia finale, l’ultimo lavoro possibile per una società sul lastrico e che avrebbe chiuso i battenti da lì a poco se quest’ultimo risultato non avesse portato un’ingente somma di denaro. Forte di un mondo vasto come mai prima e di una grafica completamente inedita, il successo del titolo diede modo alla società di risollevarsi e contribuire negli anni a uno dei brand di videogiochi più apprezzati e acclamati di sempre. Basti pensare che solamente la serie principale è composta da ben 15 capitoli alla quale vanno aggiunti innumerevoli spin-off che portano il brand a superare quota 50. Sebbene nasca come gioco di ruolo, nel corso degli anni ha saputo adattarsi a numerosi generi diversi come MMORPG, picchiaduro, tattici e molti altri. Ma come se la passa adesso la fantasia finale di Square Enix? Quale futuro è in serbo per la serie dopo il buon successo ottenuto con il quindicesimo capitolo?

Gli ultimi passi falsi

Come dicevamo prima, la saga nel corso della sua lunga vita ha fatto diversi passi falsi. Basti pensare a Final Fantasy XIII, uscito nel 2009 su PlayStation 3, Xbox 360 e successivamente per PC, considerato da molti il peggior capitolo di sempre tra quelli principali. Nemmeno i due episodi successivi (FF XIII-2 e Lightning Returns) sono stati capaci di risollevare un capitolo nato in malo modo già durante la presentazione all’E3 2006, ultimato peggio a causa di una scarsa profondità di gameplay, di elementi ruolistici e di ambientazioni piatte che il pubblico non ha decisamente gradito. Anche il quattordicesimo capitolo, esclusivamente online come ogni altro MMORPG, fu lanciato sul mercato sebbene pieno di problemi grafici, diversi bug e un netcode poco efficiente. Solamente l’arrivo di Naoki Yoshida al timone del progetto, scansando quindi Hiromichi Tanaka, è riuscito a salvare la situazione, ricreando praticamente tutto da zero con tanto di cambio di nome: Final Fantasy XIV: A Real Reborn. Il titolo è stato in grado di risollevarsi e reggersi sui propri abbonati fino ad oggi. Anche il quindicesimo capitolo non è stato esente da numerosissimi problemi: annunciato anch’esso nel lontano 2006 con il titolo Final Fantasy Versus XIII, nel corso degli anni ne ha viste di cotte e di crude. Nato come episodio facente parte della Fabula Nova Crystallis, più volte è stato dato per cancellato a causa dell’eccessivo ritardo nello sviluppo. Tuttavia, durante l’E3 del 2013, è stato rinominato come lo conosciamo oggi: Final Fantasy XV. Solamente nel 2014, a seguito del “cambio della guardia” avvenuto tra Tetsuya Nomura (convinto da SE a dedicarsi allo sviluppo di Kingdom Hearts 3) e Hajime Tabata alla regia, il gioco è riuscito finalmente a trovare una degna conclusione (o potremmo dire un nuovo inizio) ed essere pronto ad una release più vicina di quanto si credesse, divenendo una buonissima opera amata sia dai fan della serie ma soprattutto dai neofiti. Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Final Fantasy XVI?

final fantasy xviIl capitolo che non c’è

Ad oggi non sappiamo praticamente nulla di certo del nuovo episodio della saga, se non che si chiamerà senza ombra di dubbio Final Fantasy XVI. Tuttavia alcuni rumor in rete circolano da ormai diverso tempo e li abbiamo raccolti in questo speciale per fare il punto della situazione ed analizzare il tutto. A capo del progetto sembra esserci nuovamente Naoki Yoshida, il director del quattordicesimo episodio subentrato a Hiromichi Tanaka. Più volte egli si è lasciato andare a frasi di come il nuovo episodio dovrà fare un passo indietro e tornare ad essere più “fantasy” e meno “tech”. Proprio durante il Fan Festival di Parigi, alla domanda di come avrebbe diretto un eventuale nuovo capitolo, ha dichiarato testuali parole:

Questa è una domanda difficile. Pensavo che i Fan Fest fossero giorni per divertirsi e invece eccovi qua a farmi domande super difficili [ride]. Parlando personalmente vorrei un Final Fantasy che tornasse alle origini del fantasy, senza tecnologia e mecha. Dopotutto, abbiamo visto quanti problemi stiamo avendo con l’impero Garleen con la loro potenza tecnologica. Ok questa era una pessima battuta.

Il director ha poi precisato che non disprezza la tecnologia all’interno dei mondi di gioco, vista anche l’inclusione nel suo titolo, tuttavia un uso moderato rispetto al passato potrebbe giovare al prosieguo del brand. In effetti negli ultimi episodi l’implemento di macchine, robot e quant’altro è stato maggiore se paragonato ai capitoli precedenti dove magia, mostri, maghi e stregoni erano i principali nemici dell’avventura e protagonisti del mondo.

Next-gen o current gen?

Altre possibili voci inerenti a questo nuovo capitolo vogliono che sia già in sviluppo presso Division 3, uno studio interno a Square Enix che, qualche mese fa, pubblicò diversi annunci di lavoro e una particolare concept art che mostra uno scenario molto suggestivo: un castello con numerosissime torri che sovrasta la città e un drago nella parte in basso a sinistra, che vola in prossimità di una figura umana. Ad accreditare ulteriormente quanto scritto è la dichiarazione dello studio che afferma di aver già completato le primissime fasi di sviluppo di un importante opera per la prossima generazione di console e che la fase di pre-produzione è stata già avviata ad aprile 2019. Rimanendo all’interno del mondo dei leak siamo in grado di dire che le musiche potrebbero nuovamente essere composte dal celebre e magnifico maestro Nobuo Uematsu (autore delle colonne sonore di numerosissimi titoli FF e non solo). Il concept della serie potrebbe essere quello mostrato diversi anni fa nel video Agni’s Philosophy, la tech demo mostrante il motore di gioco Luminous Engine. Ambientato in un mondo maggiormente fantasy rispetto al passato, il titolo dovrebbe ispirarsi nelle prime fasi di gioco all’architettura dell’Europa medievale e rinascimentale, per poi passare a delle ambientazioni più a carattere orientale, con l’influenza di elementi steam-punk che potrebbero fare la loro comparsa.

Un mondo ulteriormente vasto con tantissimi personaggi principali e non, aree e nemici segreti, mini-game come gare con i Chocobo e diversi giochi di carte vanno ad impreziosire quello che sembrerebbe essere il titolo più grande che l’azienda abbia mai prodotto. Addirittura c’è chi parla di ben due nuovi Final Fantasy. Se uno di questi sembra essere appunto il sedicesimo capitolo l’altro titolo accreditato potrebbe essere Final Fantasy Versus XV. Questo misterioso gioco, di cui sappiamo ancora meno, pare sia ambientato nello stesso universo del quindicesimo… ma in una realtà alternativa. Noctis sarà sempre il protagonista centrale degli eventi, che potrebbe considerare le avventure del titolo passato come un semplice sogno. Anche qui sarà possibile giocare all’interno di un’area ancor più vasta che in passato, con l’intera Insomnia esplorabile in lungo e in largo. Un combat system piuttosto simile all’originale, ma con alcuni elementi presi da Kingdom Hearts 3 potrebbero essere inseriti nel contesto che, inoltre, permetterà anche lo switch tra un personaggio e l’altro con tanto di “gambit” come in FF XII.

 

Conclusione e analisi

Ci teniamo innanzitutto a dire che anche l’attesa per un nuovo capitolo di Final Fantasy più “concreto”, ovvero per Final Fantasy VII Remake. Il titolo, in uscita il 10 aprile su PlayStation 4 (esclusiva temporale di un anno), è sicuramente il più desiderato di tutta l’intera saga, motivo che ha spinto Square Enix a produrre una versione completamente ricreata per permettere sia ai neofiti che ai fan di vecchia data di godere di quello che a detta di molti è stato miglior Final Fantasy di sempre. Molto probabilmente questo capitolo servirà anche da apripista per il futuro sedicesimo, visto che verosimilmente riprenderà qualche meccanica di gioco. Tuttavia, il buon successo di FF XV e la volontà di Square Enix di ampliare sempre di più i mondi che crea, rende possibile l’effettiva esistenza di Final Fantasy Versus XV. Troviamo infine plausibile un ritorno alle ambientazioni fantasy di una volta con tanto di draghi, maghi e stregoni; decisamente più innovativa una possibile location a carattere orientale che darebbe una ventata d’aria fresca alla serie ma che dovrà ben amalgamarsi con tutto il resto.

Final Fantasy rimarrà sempre nel cuori di molti, soprattutto dei più grandi, il gioco di ruolo per eccellenza capace di far vivere storie indimenticabili, talvolta oniriche e fiabesche, altre volte belliche e rocambolesche. Il proseguo della saga è sicuramente ben visto, ancora di più se accompagnato da un ritorno alle origini, così come poter rimettere piede all’interno di Insomnia e girovagare con la Regalia, insieme a quel gruppetto di amici che tanto ci ha fatto ridere e ricordare come l’amicizia è uno dei beni più preziosi che possiamo ricevere.

Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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