VideogiochiRecensione

Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise – Recensione del nuovo titolo della serie

Fa sempre piacere vedere l’arrivo di videogiochi incentrati sull’allenamento o il miglioramento della persona. Soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, si tratta infatti di esperienze videoludiche che possono rivelarsi davvero utili per chi non riesce facilmente ad abbandonare, anche se temporaneamente, le proprie abitudini. Nintendo Switch, in questo senso, può contare sulla tecnologia dei suoi Joy-Con che, già con Ring Fit Adventure, hanno dimostrato di essere controller perfetti per questa tipologia di prodotti. Non a caso uno dei primi titoli ad essere giunto sulla console ibrida è stato Arms che, nonostante abbia come scopo principale il solo intrattenimento, già mostrava in che modo i Joy-Con potessero far muovere (e sudare) i fruitori. La serie Fitness Boxing, sviluppata da Imagineer e pubblicata dalla stessa Nintendo, riprende le sue meccaniche principali proprio dal picchiaduro del 2017, inserendole però in un contesto tutto differente e votato esclusivamente all’allenamento personale. Un’unione di boxe e ginnastica che è tornata ora, due anni dopo la prima uscita, con la sua seconda iterazione. Andiamo quindi ad analizzare più approfonditamente Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise.

Al ritmo di jab e diretti

Così come il suo predecessore, Fitness Boxing 2 ci propone un’esperienza di gioco basata su allenamenti di pugilato più o meno intensi. Chi ha già avuto modo di provare il primo capitolo troverà davanti a sé una struttura generale e delle attività che già conosce bene. Si può dire infatti che uno dei principali lati negativi dell’opera è la sua natura da “more of the same”, a causa dell’assenza di grandi novità nel gameplay e poca audacia nel sapersi rinnovare. Tuttavia le fondamenta del gioco restano comunque solide e non mancano, nonostante tutto, delle migliorie e aggiunte che perfezionano leggermente l’esperienza di base.

Fitness Boxing 2

Prima di parlare delle novità cerchiamo prima di capire cos’è Fitness Boxing, così anche da chiarire le idee a chi non conosce il titolo di Imagineer. Si tratta di un titolo che fonda le sue meccaniche sull’utilizzo separato dei Joy-Con, che in quest caso vengono utilizzati per sferrare una varietà di pugni differenti. Al ritmo di canzoni pop strumentali e aiutati da atletici istruttori, i giocatori sono chiamati a muoversi, colpire e schivare al momento giusto. Sono presenti varie tipologie di mosse, come jab, montanti, diretti, ganci, colpi che seguono passi laterali e così via. Il risultato è un misto di divertimento e fatica che conduce a un buon allenamento muscolare.

Anche questo secondo capitolo include una modalità “routine”, con esercizi scelti giornalmente per mantenersi allenati in modo costante, ma non manca la possibilità di allenarsi liberamente. In quest’ultimo caso risulta ottima la libera personalizzazione del proprio training. Il gioco consente infatti di impostare quali e quanti esercizi si desidera svolgere, nonché di scegliere se allenarsi ad un ritmo leggero o moderato. Ovviamente è possibile anche decidere quale canzone utilizzare, così come la sua velocità.

Così come accade nel titolo della serie uscito nel 2018, anche qui è ovviamente presente un calendario che tiene traccia dei nostri allenamenti e di tutti i dati utili a seguire il nostro progresso. Torna anche la possibilità di personalizzare gli istruttori attraverso la variazione di tratti somatici o nuovi capi di abbigliamento e, parlando di questo, una novità di Fitness Boxing 2 è rappresentata dall’introduzione di tre nuovi trainer che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti. Non manca naturalmente una modalità per due giocatori, la quale permette di tirare pugni insieme ad un altro utente e di divertirsi in compagnia.

Fitness Boxing 2

Tra le novità di questo secondo capitolo, oltre agli istruttori inediti citati poco sopra, troviamo venti nuove canzoni che vanno a sostituire quelle presenti all’interno del predecessore, con l’aggiunta di tre musiche originali. A variare è anche l’interfaccia generale, che ora risulta più gradevole ed elegante sia nei menu principali che nel gameplay vero e proprio.

Sono presenti poi nuove opzioni legate all’accessibilità, le quali consentono di disabilitare la ricezione da parte del titolo di alcune mosse, come gli step o alcuni movimenti del corpo. Questa possibilità è collegata anche ad una maggiore difficoltà che ha il gioco nel ricevere l’input di alcuni spostamenti. Mentre infatti mosse come ganci, diretti, jab e montanti vengono facilmente riconosciuti grazie al movimento rapido che subiscono i Joy-Con, non sempre i passi in avanti o laterali godono della stessa sorte. In questi casi è necessario che il giocatore sia maggiormente consapevole dei controller che ha in mano e riesca così a muoversi dando la giusta “frustata” con i Joy-Con.

Si tratta comunque di un problema che non inficia l’allenamento in sé del giocatore, e proprio per questo le nuove opzioni di accessibilità risultano molto utili. L’utente può così infatti compiere quei movimenti senza preoccuparsi del risultato a schermo, anche se ovviamente resta da considerare l’oggettivo limite del titolo in questo senso.

Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise

7

Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise non osa molto rispetto al suo predecessore, mantenendo piuttosto intatta l'esperienza di base e arricchendola con un'interfaccia migliorata, nuove canzoni e istruttori e una maggiore accessibilità. Novità che, per quanto perfezionino leggermente il capitolo precedente, non evolvono molto una formula che nonostante qualche imprecisione risulta comunque di base abbastanza vincente. Lo sfruttamento delle potenzialità dei Joy-Con è buono e il titolo riesce ad allenare i giocatori facendoli affaticare ma anche divertendoli, in particolare quando si gioca in compagnia di un amico o familiare. Per i possessori di Nintendo Switch si tratta di un ottimo modo, insieme a Ring Fit Adventure, per tenersi in forma anche da casa.

Francesco Lancia
Dopo aver passato la sua infanzia tra titoli PC tie-in basati su film d'animazione e Game Boy Color, i videogiochi sono diventati la sua principale fonte di divertimento. Ritiene la musica una delle componenti più rilevanti e non può fare a meno di ascoltare le OST dei suoi giochi preferiti a oltranza. Nonostante attenda sempre le uscite più importanti, negli ultimi anni ha sviluppato un desiderio incontrollabile per gli indie, tra cui ha trovato alcune tra le produzioni più coraggiose e interessanti.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche