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Frammenti dal Passato: Reminiscence – Recensione del film di Lisa Joy con Hugh Jackman

A poco più di un anno dall’annuncio della quarta stagione di Westworld (scritto da Lisa Joy e diretto dal marito Jonathan Nolan, candidati nel 2017 agli Emmy Awards proprio per la famosa serie), la stessa sceneggiatrice ci stupirà con il suo esordio come regista nel lungometraggio, Frammenti dal passato – Reminiscence, di cui oggi vi proponiamo la recensione. Distribuito dalla Warner Bros, lo troveremo nelle sale cinematografiche italiane dal 26 Agosto 2021, con una sua scrittura del tutto originale. Infatti in svariate interviste Lisa Joy ammette di aver impiegato ben cinque anni per concluderla, anche se già da tempo era stata registrata nella black list, tra le migliori sceneggiature non ancora realizzate.

La sceneggiatrice, regista e produttrice televisiva ha anche ammesso di aver da sempre pensato a Hugh Jackman nel ruolo del protagonista, lo vediamo infatti, nell’interpretare la parte di Nick Bannister, veterano della marina militare divenuto investigatore privato. Nel cast, oltre a Hugh Jackman, troviamo anche la bellissima attrice svedese Rebecca Ferguson nei panni di Mae, amante e co-protagonista di Nick; la collega di lavoro e amica, anch’essa veterana della marina detta Watts interpretata da Thandie Newton, e poi ancora Daniel Wu nelle vesti del gangster Joe, a capo della malavita di New Orleans, ed infine l’antagonista Cyrus Booth, interpretato dall’attore e produttore cinematografico neozelandese Cliff Curtis.

Anno 2030, il genere umano sta affrontando una crisi climatica causata del riscaldamento globale, l’innalzamento delle acque invade le città rendendole invivibili e obbligando i sopravvissuti ad emigrare verso luoghi più sicuri. A Miami Nicolas Bannister, veterano di guerra, lavora come investigatore privato “dei ricordi” e attraverso l’uso di alcuni macchinari e con l’aiuto della collega e amica Watts – anch’essa ex commilitona – riesce a “traghettare” le persone all’interno della loro memoria, facendo riaffiorare momenti nostalgici o particolari dimenticati. La vita di Nick cambia improvvisamente quando Mae si rivolge a lui per ritrovare le chiavi del suo appartamento. Nick rimarrà incantato da lei, innamorandosene perdutamente. Tutto cambierà quando dopo pochi mesi di relazione Mae sparirà nel nulla senza dare spiegazioni. Incapace di lasciarla andare e spinto dal dubbio Nick, comincerà a cercarla ovunque e con ogni mezzo possibile, scoprendo poi che la donna di cui era innamorato non era esattamente chi pensava che fosse.

Frammenti dal passato – L’esordio registico di Lisa Joy

La trama è piena di spunti di carattere sociale e di scelte stilistiche interessanti, infatti, la scena che apre il lungometraggio ci mostra subito la prima denuncia che Lisa Joy vuole mettere in risalto, ovvero la situazione in cui il genere umano sta vivendo la crisi climatica. Difatti, nell’inquadratura iniziale vediamo una Miami inondata, causa il surriscaldamento globale. A seguire ci mostra un’altra realtà quotidiana, la difficoltà delle persone nel riuscire a lasciare indietro il proprio passato, aggrappandosi ad ogni ricordo pur di non andare avanti e crearsi un futuro. Ecco perché, il personaggio principale Nicolas Bannister, si ritrova spesso a dover far ‘rivivere’ ai suoi clienti gli stessi identici ricordi.

Frammenti dal passato reminescence recensione

Ottima la recitazione come ben potevamo aspettarci, Hugh Jackman (Nick) trasporta lo spettatore in ogni emozione, situazione e momento. ‘Non so se fosse una bugiarda, una drogata o un’assassina’. Questa citazione, tratta appunto dal film, spiega in sintesi il ruolo di Rebecca Ferguson (Mae): con la splendida recitazione e l’aiuto della regia, ci mostra i tre lati del personaggio, lasciando nel dubbio quale sia la vera natura di questa donna misteriosa. La vediamo inizialmente nelle vesti di una Mae passionale e innamorata, subito dopo crediamo che sia una drogata bugiarda in fuga dal suo passato, poi ancora, una gelida assassina priva di emozioni, per scoprire infine la realtà, ovvero una donna innamorata intenta a proteggere colui che ama dai suoi errori. Interessante la scelta del personaggio di Joe (Daniel Wu), soprattutto l’unione nel parlato in cui unisce inglese e cinese, rendendo i dialoghi e il ruolo più fluido e veritiero.

Shakespeariano l’antagonista Cyrus Booth (Cliff Curtis), che con la frase ‘sopravvivi o muori’ ci fa comprendere come in un mondo post apocalittico devi fare ciò che puoi per non soccombere, spingendo, ‘quasi’, lo spettatore a comprendere le sue azioni. Intrigante l’uso della fotografia e della color che unisce ben tre generi diversi, i colori caldi come il giallo ocra, ad esempio, trascinano lo spettatore indietro nel tempo, un effetto “vintage” che trasporta quasi negli anni ’20, utilizzato nel momento in cui ci si tuffa nei ricordi. Mentre l’uso dei colori freddi rimanda alla realtà, nella verità quotidiana da cui tutti fuggono, in una vita vissuta di notte dove ognuno “pensa per se”.  Il ritmo del film varia da scena in scena, l’inizio morbido aiuta a comprendere bene i personaggi , il loro ruolo, dove si trovano e perché sono lì. Si rivela morbido, purtroppo, anche nei molteplici dialoghi che ne susseguono, non aiutando sicuramente lo spettatore. Il climax arriva soprattutto nei momenti action e nei tape più drammatici, rendendo accattivanti le scene che lo precedono e tenendo incollato il pubblico allo schermo.

Frammenti dal passato - Reminiscence

6.5

Particolare la scelta stilistica della fotografia che da' al lungometraggio quella fusione tra thriller/noir/sci-fi non poco irrilevante. Lento il film nella sua totalità, diverse scene contengono lunghi dialoghi o tape già visti e ripetuti. Una trama convenzionale ma apprezzabile per le sue particolarità, come ad esempio l'idea del traghettatore nei ricordi delle persone, che la differenziano leggermente dagli altri film dello stesso tipo. Consigliamo la visione agli amanti del genere, soprattutto se non hanno troppe pretese e vogliono gustarsi con semplicità un film di questo genere.

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