VideogiochiRecensione

Frantics – Recensione

Non mi divertivo così dalla PlayStation 2. Seriamente, parliamo di risate fragorose, prese in giro e ore di gioco, tutte dedicate a un titolo che sfrutta il sistema PlayLink, ovvero Frantics. Il sistema PlayLink, per chi non lo conoscesse, utilizza il vostro smartphone come dispositivo di controllo, permettendo un tipo di gioco dinamico, veloce e facile da imparare. Abbiamo visto un thriller poliziesco, dei quiz, e ora è il momento di giocare seriamente, e senza ombra di dubbio Frantics è il miglior gioco per PlayLink uscito fino ad oggi.

I minigiochi di una volta

Il titolo, dopo avervi catturato con un semplice selfie, vi darà un personaggio a scelta tra 12 pazzoidi animaletti dalle fattezze abbastanza particolari (che raggiungeranno nuovi apici grazie a personalizzazioni randomiche che potrete mettergli addosso). Scelto quindi il vostro avatar, avrete a disposizione 15 minigiochi, che si differenzieranno subito da party game come Mario Party per un semplice motivo: saranno dannatamente competitivi. Non che Mario non lo sia, per carità, ma qui parliamo di livelli mai visti; anzi, parliamo di livelli visti in giochi come Crash Bash, ovvero titoli che erano davvero capaci di farvi pensare a modi per strangolare i vostri amici con il cavo del joypad.

I giochi saranno sempre svolti in 4 giocatori: se sarete di meno, la IA sarà pronta a intervenire, rendendo le partite divertenti e sempre diverse. Inoltre, grazie alla compatibilità con i sensori degli smartphone (che ormai montano sempre di serie un giroscopio e uno schermo abbastanza grande), i minigiochi sfrutteranno dinamiche facili da imparare, che però richiederanno impegno e scaltrezza per poterne uscire vittoriosi.

PlayLink: il gaming social

La dinamica PlayLink, in Frantics, raggiunge nuovi apici: se prima nei giochi ci trovavamo a rispondere a domande o a fare scelte in una storia, qui stavolta, giochiamo davvero. Il gameplay diventa preponderante e porta i giocatori a trovarsi subito a loro agio con il dispositivo. Se il futuro di PlayLink seguirà questa strada, sarà certamente un successo sotto molteplici aspetti.

Ad aggiungere brio al gioco, delle missioni segrete potrebbero comparire sul vostro dispositivo, regalandovi nel caso di successo, corone extra. Le corone saranno vitali in quanto, a fine gioco, saranno necessarie per determinare il vincitore (o almeno a facilitarlo).

Uno stile unico

Frantics è un gioco fresco anche nel lato tecnico: con una grafica quasi vicina al pongo e un character design buffo, le risate sono assicurate (tanto da farvi superare dei piccoli bug). I suoni poi, quasi in simbiosi con la grafica, si sposano alla perfezione, rendendo ancora più buffe le situazioni.

E’ da ricordare, soprattutto, che Frantics rientra nei giochi vecchio stile: niente multiplayer online, si gioca dal vivo, a distanza di sicurezza tale da poter insultare quel caro amico che vi ha sbattuto fuori dal ring di ghiaccio (ripeto, ricordate Crash Bash?). Il vecchio torna e imperversa su PlayStation 4, e stavolta lo fa con pochi elementi, quanto basta per ricordarci che il multiplayer locale è dannatamente divertente e che, con una pizza e una birra, è facile passare una serata alternativa grazie a PlayLink.

Frantics

8.5

Frantics è un gioco all'antica: eppure è talmente contestualizzato, grazie soprattutto al sistema PlayLink, che risulta moderno, addirittura necessario. Il divertimento imperversa in 15 minigiochi, e i 12 animaletti strani che potrete scegliere come avatar sono estremamente fuori di testa. Una serata alternativa divertente assicurata, e soprattutto, un gioco PlayLink che supera la barriera che rendeva le altre esperienze carine e interessanti, rendendo il gameplay preponderante. Costando solo 19.99€ risulta un buon investimento perfetto per assicurarsi serate ad alto tasso di divertimento.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche