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GameStop: arriva una maxi multa per i bundle PlayStation 5

Fin dal loro arrivo sul mercato, PlayStation 5 e Xbox Series X/S si sono rivelate estremamente difficili da reperire, al punto tale che ancora oggi è possibile trovarle a prezzi spropositati su eBay, venduti da bagarini ritrovatisi a guadagnare cifre esorbitanti da videogiocatori disperati. Anche le grandi catene hanno però approfittato della situazione, in particolar modo vendendo le poche console disponibili all’interno di costosi bundle dalla qualità alle volte discutibile, una pratica che però sembrerebbe aver messo nei guai GameStop, ritrovatasi a dover pagare una multa particolarmente salata.

La famosissima catena videoludica con punti vendita sparsi in tutto il mondo è infatti stata segnalata da molti utenti alla Federconsumatori, la quale ha avviato un’indagine sul sistema di vendita dei bundle PlayStation 5 che, alla fine, è stata definita irregolare dalla Agcom.

Di conseguenza, Gamestop è stata multata per un totale di 750.000 euro proprio a causa dei bundle PlayStation 5 venduti in maniera non consona alle norme vigenti. Differentemente da quanto ci si potrebbe immaginare, però, non è stata la semplice vendita dei bundle ad aver fatto partire l’indagine, bensì il sistema alla base dei preorder degli stessi. In particolare, infatti, nei documenti relativi alla sanzione è riportato:

Sulla base di uno scambio di mail aziendali del marzo 2021, risulta che GameStop abbia proceduto ad accettare preordini già pagati per la console PlayStation 5 ben oltre le quantità a sua disposizione.

GameStop multa

Sempre secondo quanto riportato, inoltre, altro problema risiedeva nel sistema di vendita del prodotto, visto che GameStop richiedeva il pagamento completo del prodotto nel momento stesso in cui veniva effettuato l’acquisto e non in fase di spedizione, scelta che ha causato non poche difficoltà nei confronti di rimborsi e diritti di recesso.

Insomma, se speravate che questo fosse un segnale per la fine dei bundle Next-Gen, purtroppo dovrete ricredervi. Detto questo, speriamo che quanto successo possa portare GameStop a cambiare approccio, almeno in parte.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

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