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GameTekk di Lucca: riduzione delle ricariche per contrastare la ludopatia

Alcune volte il commercio nascone un animo gentile: ne da la prova il GameTekk di Lucca, Space One, che ha deciso – andando contro ad un possibile ritorno economico – di smorzare la vendita di ricariche digitali per contrastare la ludopatia, specialmente quella minorile. Ecco il post Facebook:

https://www.facebook.com/gametekklucca.spaceone/photos/rpp.1472074453115150/2201097006879554

Il messaggio recita chiaramente:

Ultimamente, per il nostro benessere, ma sopratutto per quello di tutti i genitori che si presentano da noi, chiedendo continuamente ricariche come fossimo pusher digitali, abbiamo deciso di ridurre drasticamente questo servizio. Non lo abbiamo cancellato, attenzione, ma solo ridotto, per un motivo piuttosto semplice. Sono 20 anni che cerchiamo di vendere emozioni, sogni e divertimento, tutto quello che insomma rende magico il mondo dei videogiochi e dei videogiocatori. 

In questo ultimo anno però, è stata fatta leva sulle sensazioni e punti deboli più vulnerabili dell’ essere umano…rendere bimbi collezionisti fobici di indumenti virtuali o di “buffe” e stravaganti esultanze infatti, è diventato un costo che sembra scavalcare il piacere di giocare, ed è una cosa che noi non vogliamo accettare.

Madri che riportano indietro console per “disintossicare” il figlio da Fortnite, che si lamentano delle continue richieste atte a “shoppare” senza sapere neanche cosa significhi, nonni che portano il nipotino in negozio dicendo che possono avere un qualsiasi gioco nuovo per Natale, ma che si sentono rispondere “voglio 70 euro di ricariche”, e mille altri anedotti compresi furti di carte di credito dal portafoglio dei genitori, e tanto altro che non vogliamo stare a scrivere per mero senso del buongusto.

Avete presente la ludopatia!? avete in mente le scene al bar dove adulti si perdono in meandri di luci e suoni ammalianti senza permette all’ utente di staccarsi? forse non ve ne rendete conto, ma sta succedendo esattamente la stessa cosa, e noi non vogliamo più far parte di questo sistema.

Ovviamente non ci riferiamo a chi, con moderazione e tranquillità, effettua i suoi acquisti consapevole che si trattino di microtransazioni. Se siamo arrivati a questo punto, è perchè abbiamo veramente visto e toccato con mano l’inizio di una voragine che inizia davvero a preoccuparci.

Ecco perchè manteniamo fede ai principi che abbiamo fin da quando Space One ha aperto i battenti due decadi orsono….forse guadagneremo meno, ma onestamente ci sentiamo molto più soddisfatti cosi, grazie per l’attenzione.

Certe scelte posso nuocere il business di un negozio, ma quando si ha in mano la vita di minori sarebbe un mondo migliore avere dalla parte di chi può fare qualcosa, qualcuno con un’etica d’acciaio. E voi, cosa ne pensate?

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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