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Gearbox: Microsoft ha valutato l’acquisto dello studio di Borderlands

Negli ultimi anni, ma ancor di più negli ultimi mesi, le principali aziende produttrici di console come Microsoft Xbox e Sony PlayStation si sono spesso date “battaglie” su vari fronti, uno tra questi riguarda anche le acquisizioni delle software house o delle compagnie più piccole. Nell’ultimo periodo, quella che più di tutte ha fomentato l’ambiente, è stata la rilevazione del gruppo ZeniMax Media da parte di Microsoft (sebbene ad oggi deve ancora essere perfezionato completamente) e tutte le software house e varie IP annesse. Come se non bastasse, secondo l’insider di Microsoft Brad Sams, l’azienda di Redmond era intenzionata ad acquisire anche Gearbox Software (Borderlands) che, purtroppo, apprendiamo essere stata comprata da Embracer Group per la cifra di circa 1.3 miliardi di dollari.

Ciò non toglie il fatto che Microsoft potesse aver realmente pensato di volerla acquisire, ma ormai sembra essere troppo tardi. Una società importante come Gearbox, capitanata da un titolo di spicco come Borderlands, avrebbe sicuramente portato tanta qualità all’interno degli Xbox Game Studios.

La politica di Xbox di questi ultimi periodi è ormai chiara. Per rivaleggiare contro le aziende nipponiche come Sony e Nintendo, entrambi fortissime grazie alle proprie esclusive, il numero uno della divisione Phil Spencer ha deciso di portare negli studi Xbox i migliori studi di sviluppo disponibili. Spesso non ostacolando o non interferendo con la naturale vita delle compagnie, ma sfruttando quelli che sono i loro prodotti nell’ormai famoso e fortissimo servizio proprietario conosciuto a tutti con il nome di Xbox Game Pass. Nel 2021 sappiamo che la casa di Redmond dovrà migliorare ancora, e come disse tempo addietro, dovranno arrivare altre tre importanti acquisizioni che si uniranno alla scuderia Xbox. Per ora, Gearbox Software è ufficialmente una compagnia del gruppo Embracer Group. Queste le parole di Randy Pitchford, volto noto della software house:

Un propellente per l’eccitante futuro che abbiamo in programma. Alimentare e accelerare le ambizioni di una serie di compagnie imprenditoriali decentralizzate e di successo, ingrandendo il valore collettivo e i vantaggi della diversificazione attraverso l’intero gruppo».

Fonte:
Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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