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Ghost of Tsushima – Guida a tutte le posizioni dei fari

In Ghost of Tsushima , ultimo titolo sviluppato dalla software house Sucker Punch, noti per la creazione della serie Infamus, ci sono 9 fari da dover accendere: si tratta di strutture alte in legno da cui si può accedere a tutta l’area intorno. Dovrete solo entrare, salire le scale fino in cima, e dare fuoco alla lanterna. Dopo averli accesi sbloccherete il trofeo bronzo Luce nel Buio. Non mancherete nessun faro, a prescindere dalle scelte di dialogo che farete o quale epilogo sceglierete. Se ne avete saltato qualcuno, potete sempre recuperarlo a fine vicenda, in quanto saranno visibili sulla mappa avendo liberato tutti i territori occupati dai mongoli.

Prima di lasciarvi alla nostra guida, vi ricordiamo che il seguente testo potrebbe contenere spoiler maggiori e minori su Ghost of Tsushima. Questi riguardano in diversi casi dettagli sulla sceneggiatura di gioco, ma anche approfondimenti ludici più o meno avanzati. Nel caso in cui non abbiate concluso l’esperienza e non vogliate incorrere in anticipazioni di alcun tipo, vi consigliamo di non continuare con la lettura.

Ghost of TsushimaI primi due si prendono in automatico nella storia, gli altri si trovano in giro e saranno agibili man mano che avanzerete e passerete alla regione successiva, vediamo quindi insieme quali sono.

Fari legati alla storia

#1 Tsutsu

Lo accenderete automaticamente durante la storia principale.

#2 Tsutsu 

Lo accenderete automaticamente durante la storia principale.

Izuhara

#3 Ariake

#4 Komoda

Toyotama

 

#5 Kubara

Kamiagata

#6 Sago

#7 Kin

#8 Jogaku

Sperando che la guida vi sia stata utile, ci teniamo particolarmente a rimandarvi alla nostra sezione specifica, dov’è presente materiale d’approfondimento su questo e altri giochi. Ringraziamo in particolar modo il canale PowerPyx per il video esplicativo presente in copertina all’articolo. Per maggiori informazioni su Ghost of Tsushima, noi vi rimandiamo alla nostra recensione dedicata all’ultima esclusiva Sony disponibile su PlayStation 4.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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