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Ghostbusters Afterlife: Ivan Reitman ha pianto di gioia nel vederlo

Ghostbusters: Afterlife, attesissimo sequel ambientato nello stesso universo dei primi due film originali, è una di quelle pellicole che i fan e non solo aspettano con più ansia. Il ritorno sulla scena degli acchiappafantasmi più famosi della storia (interpretati ancora una volta da Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson, decisamente più vecchi), e la cabina di regia lasciata dal buon Ivan Reitman a suo figlio Jason Reitman, è uno di quegli eventi che poche volte capitano e che si portano soprattutto un grossissimo peso sulle spalle. La pellicola dovrebbe arrivare questa estate su tutti i grandi schermi a circa trent’anni di distanza da Ghostbusters 2. Ovviamente la situazione cinema, a causa della pandemia da Covid-19, è ancora molto incerta e tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro.

Proprio il nuovo regista della pellicola, Jason Reitman, sentiva più di tutti il peso delle responsabilità che milioni di fan richiedevano, ma uno in particolare, ovvero suo padre Ivan, ha elogiato il lavoro svolto dedicandogli anche un bellissimo pensiero. Reitman padre, ha infatti potuto assistere alla visione del film all’interno degli studi Sony e si è detto commosso, felice, e orgoglioso di essere il padre di Jason:

All’inizio di dicembre è stato possibile proiettare il film per lui. Mio padre non ha lasciato la casa molto a causa di Covid. Ma ha fatto un test, si è messo una maschera e si è recato al parcheggio della Sony per guardare il film con lo studio. E dopo, ha pianto e ha detto: “Sono così orgoglioso di essere tuo padre”. Ed è stato uno dei momenti più belli della mia vita.

Il primo trailer del film, rilasciato quasi un anno fa, lo potete recuperare al seguente link. Queste le parole del regista sulle principali differenze con le prime due pellicole:

I film originali di Ghostbusters sono per lo più umoristici, mentre Afterlife sarà più spaventoso. La sensazione a cui mi sono aggrappato è che, sebbene sia molto divertente, mi ha davvero spaventato. È stata davvero la mia prima esperienza con un film dell’orrore.

Fonte:
Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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