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Giovane gamer salva la vita a un ragazzo grazie a un videogioco

Molto spesso sentiamo parlare di come i videogiochi rovinino la salute, a volte la vita o una relazione, senza però vedere cosa c’è dietro a un malsano gesto semplicemente perché puntare il dito contro risulta essere più facile e veloce di molte altre cose.

Questa volte invece, la passione per i videogiochi di due ragazzi, ha permesso l’uno di salvare la vita dell’altro sebbene si trovassero a circa 8mila chilometri di distanza. Aidan Jackson e Dia Lathora sono due giovani appassionati di giochi online che spesso si incontravano in rete per divertirsi insieme, come fanno molti altri. Quello che però è successo a Aidan, nel corso di una sessione di gioco, ha fatto scattare un campanello d’allarme a Dia. Mentre giocavano, infatti, la ragazza improvvisamente ha sentito degli strani rumori in cuffia provenire proprio dal suo amico, seguito poi dall’impossibilità di comunicazione in gioco. Immediatamente Dia ha provato a mettersi in contatto con il numero d’emergenza europeo senza successo, fino a quando la chiamata è passata nelle mani di un operatore umano che ha provveduto ad indirizzare la polizia verso casa di Aidan.

I genitori del ragazzo, una volta rientrati in casa, hanno trovato il figlio in stato confusionale. Il giovane risulta infatti essere in lista d’attesa per ricevere delle cure specialistiche a causa di alcuni problemi di epilessia. La madre e il padre hanno poi ringraziato l’amica di loro figlio per aver dimostrato sangue freddo e lucidità anche a centinaia di chilometri di distanza.

Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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