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Godzilla all’Inferno – Recensione, quando il re dei Kaiju incontra Dante

In concomitanza con la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, e con la prossima uscita di Godzilla Vs. Kong nei cinema, SaldaPress ha colto la palla al balzo per pubblicare una paradossale avventura che vede coinvolto il re dei Kaiju, stavolta impegnato in un interessantissimo crossover che lo porta proprio negli inferi. Godzilla all’Inferno è una storia inedita e mai vista, un racconto che ci porta a esplorare i gironi infernali guidati dal lucertolone radioattivo più famoso di sempre. Un racconto avvincente, ricco di simbologia e richiami alla tradizione dantesca, sicuramente non indirizzato a tutti i lettori. Per scoprire come ci sia finito Godzilla all’Inferno, e se la storia di James Stokoe, Bob Eggleton, Buster Moody, Ibrahim Moustafa e Dave Watcher sia all’altezza delle aspettative, non vi resta che leggere la nostra recensione.

Godzilla all'Inferno recensioneLasciate ogni speranza o voi che entrate

L’idea dietro Godzilla all’Inferno è quantomeno bizzarra. Lungo i 5 capitoli di cui è composta la storia, ognuno scritto da un autore diverso, Godzilla, richiamandosi fortemente al viaggio dantesco, discenderà negli inferi affrontando le sue paure più profonde e diverse minacce che troneranno dal passato per tormentarlo. Nel suo viaggio verso l’ultimo girone infernale, infatti, saranno moltissimi gli incontri con i Kaiju che compongono il pantheon storico dei nemici del lucertolone: Ghidorah, Rodan, ma anche i meno conosciuti Destoroyah, Varan e Anguirus.

La storia di Godzilla all’Inferno nasce esclusivamente per i fan più accaniti del mostro. Le motivazioni per le quali il nostro protagonista si ritrova nell’Ade dantesco non vengono precisate con chiarezza, ma il plot si rende meravigliosamente funzionale per mettere in scena combattimenti davvero mozzafiato, che sfruttano il contesto narrativo e ambientale per rendersi coerenti: se inizialmente i lettori potrebbero trovarsi un po’ spaesati, un’analisi più attenta della simbologia che sta dietro i vari capitoli renderà ogni incontro logico e funzionale, in un viaggio che metterà Godzilla di fronte al più importante dei suoi avversari, se stesso.

Godzilla è qui un guerriero che giunge dal mondo dei vivi con una missione ben precisa che imparerà a conoscere lungo il suo percorso di redenzione fatto di violenza, morte e riscatto. Il nostro eroe non ha però alcun timore, come dimostra la prima tavola, nella quale distrugge l’iconica citazione dantesca “lasciate ogni speranza o voi che entrate” a colpi di raggi laser. Non c’è spazio per la paura, qualsiasi cosa accada bisogna proseguire.

Godzilla all’Inferno è più vivo che mai

Il punto di forza di Godzilla all’Inferno sono sicuramente le illustrazioni. Abbracciando il tratto fumettistico tipico delle produzioni made in USA, la narrazione dell’opera segue un percorso tracciato quasi esclusivamente dall’immagine. Rispetto agli altri comics, le linee di dialogo sono veramente esigue, limitandosi per lo più alle onomatopee scaturite dai combattimenti, e lasciando alla splendida ambientazione e alle animazioni dei protagonisti il compito di raccontarci cosa sta succedendo.

Godzilla è totalmente solo all’Inferno. Combatte, soffre, muore e risorge dalle proprie ceneri, ogni volta portando sulla scena momenti di puro livore che richiamano la sua nascita dagli oceani; e se tutto questo funziona, il merito va attribuito indiscutibilmente ai disegni. Lo stile grafico dell’opera è di altissimo livello e i capitoli, sebbene abbiano ognuno un proprio tratto ed una propria personalità, riescono a concatenarsi e a non perdere tra loro una certa coerenza di stile. La narrazione compare ai margini della pagina, messa in scena all’interno di pergamene che richiamano il tono medievaleggiante della produzione, quasi come un bardo che racconta un poema epico.

Godzilla all'Inferno recensione

La transizione da un capitolo all’altro è accompagnata da tavole quasi bianche, spoglie, riempite da piccoli ma significativi dettagli, che possono essere uno sguardo, un gesto, un particolare del Kaiju che accompagna la prossima sequenza quasi come una dissolvenza, tipica delle produzioni cinematografiche che hanno accompagnato le prime apparizioni sul grande schermo di Godzilla. Quella che ci si è parata innanzi è inoltre un’opera che abbraccia diversi stili. Se Stokoe ce ne mostra uno moderno e underground, Eggleton mette in scena quasi un disegno pittorico, Moody un tratto netto e coloratissimo, mentre Watcher dona alla storia di Godzilla un tono cupo e distaccato. Qui la palla passa al lettore, che potrebbe amare questa eterogeneità oppure ritrovarsi spaesato da un continuo cambio di stile grafico e narrativo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Come espresso dalla nostra recensione, Godzilla all’Inferno è un opera decisamente fuori dagli schemi e sopra le righe. Un omaggio particolare alla Divina Commedia, fatto di simboli, richiami e combattimenti di una violenza degna del luogo in cui avviene. Una narrazione particolare, fatta di immagini, sguardi e combattimenti ai limiti del surreale, accompagnati da cinque stili affini ma individuali e riconoscibili. Il tratto e i disegni sono il cuore e il punto forte dell’opera, esaltati dal formato veramente importante che SaldaPress ha scelto per questa sua versione cartacea.

Le illustrazioni, infatti, ci permetteranno di empatizzare con Godzilla, riuscendo a carpire ogni sentimento del Kaiju nel suo percorso di salvezza e redenzione. Un’opera, quindi, che si esalta più per i disegni che per la storia. Godzilla all’Inferno è una lettura veloce, dinamica, e sicuramente ben illustrata. Le 120 pagine che compongono l’opera scorreranno che è un piacere, e giungerete al finale (decisamente fuori di testa) prima che ve ne rendiate conto. Godzilla all’Inferno, tuttavia, è una lettura che in sede di recensione ci sentiamo di consigliare maggiormente ai fan più sfegatati del re dei Kaiju, meno agli altri lettori, che potrebbero trovare poco ispirata il suo tipo di narrazione.

Godzilla all'Inferno

7.8

Godzilla all'Inferno è un racconto decisamente sui generis e fuori dagli schemi. SaldaPress ci porta nei gironi danteschi, in un viaggio fatto di redenzione, morte e violenza. La storia si sviluppa lungo 5 capitoli, ognuno di essi caratterizzato dallo stile peculiare del proprio autore. Godzilla affronterà i fantasmi del proprio passato, scontrandosi con le sue vecchie nemesi mentre discende nel cuore dell'Inferno dantesco. Una lettura agile fatta di splendidi disegni e scontri dinamici e spettacolari che consigliamo in prima battuta ai fan più sfegatati del re dei Kaiju.

Cristian Piantanida
Nato con il Gameboy in mano, spendo tutto quel che ho in roba Nerd: videogames, anime, manga, figure, mi intriga tutto ciò che proviene dal misterioso mondo del Sol Levante. Storico per passione, Nerd di professione, non vedo l'ora di raccontarvi ciò che mi appassiona!

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