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Grand Theft Auto V si presta ai test sulle vetture a guida automatica

Grand Theft Auto V non finisce mai di stupire. Sembra infatti che l’ultimo titolo della serie di Rockstar Games, oltre ad aver venduto svariati milioni di copie e essersi aggiudicato ben due Steam Award, abbia attirato negli ultimi tempi anche l’attenzione di alcuni progettisti di vetture dotate di guida automatica. A rivelarlo sono gli stessi sviluppatori del progetto: Craig Quiter e Jack Clar. I due, sfruttando il ricco e variegato mondo di Grand Theft Auto V, hanno utilizzato questo videogioco per eseguire degli importanti test sull’intelligenza artificiale presente sulle vetture a guida automatica.Gta V NatualVision

Qui di seguito vi riproponiamo le dichiarazioni dei due sviluppatori:

Grand Theft Auto V consente ai ricercatori di accedere a un mondo ricco e variegato per testare e sviluppare intelligenze artificiali. L’ambientazione dell’isola è grande quasi un quinto di Los Angeles e ci consente di utilizzare un gran numero di scenari per provare i nostri sistemi. Se a questo aggiungiamo i 257 diversi veicoli, i sette tipi di ciclomotori e le quattordici possibili condizioni climatiche, ne risulta la possibilità di testare un enorme numero di variabili utilizzando un singolo simulatore. Le quarantanove miglia quadrate di San Andreas offrono ai ricercatori la capacità di allenare intelligenze artificiali per la guida automatica attraverso fitte aree metropolitane, passaggi di montagna, lande desertiche e statali.

Ovviamente non tutti gli elementi che caratterizzano Grand Theft Auto V sono adatti a un simile test e, proprio per questo, i due sviluppatori si sono serviti una mod ideata specificatamente per modificare il comportamento degli NPC in maniera che non possano avere una condotta violenta. Infatti non sarebbe certo stato auspicabile testare l’intelligenza artificiale da loro sviluppata durante un inseguimento con la polizia o tra una pioggia di pallottole.

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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