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GRIDD: Retroenhanced – Recensione della versione per Nintendo Switch

L’adrenalina gioca un ruolo fondamentale in alcuni videogames: basti pensare ai tempi di reazione e alla velocità di coordinamento testa-mano. Tutte queste caratteristiche sono facilitate tramite l’adrenalina, capace di rendere il tutto più istintivo e veloce. GRIDD: Retroenhanced, titolo dell’italianissimo Antab Studio, edito da Kongregate, è la raffigurazione videoludica dell’adrenalina: con un gameplay facilmente assimilabile dopo la prima partita, il titolo riesce a lanciarci in un turbinio di azione e velocità che, senza ombra di dubbio, coinvolge e avvolge il giocatore in una sfida dal sapore futurétro.GRIDD: Retroenhanced

Le basi della sfida

Il gioco ci farà controllare una navicella essenziale, che potrà spostarsi su un piano verticale, mentre avanzerà inesorabilmente verso la sua meta: hackerare il proprio obiettivo. La grafica di accompagnamento è volutamente minimalista, portandoci in un mondo violaceo fatto di poligoni, forme basilari e tanti colori presi dalla stessa palette. Nel gioco dovremo essere veloci abbastanza sia da colpire i nemici che ci troveremo davanti (con un sistema di puntamento automatico non troppo rifinito), sia schivare gli ostacoli per evitare di esplodere precocemente. Il gioco, dopo la prima morte, vi farà ricominciare da zero, richiedendo una forte predisposizione alla meccanica trial & error.

Tecnicamente il titolo non presenta problemi di nessun tipo sia in versione fissa che in mobilità: il frame rate rimane incrollabile, concedendo un divertimento senza ostacoli per tutto il tempo. Ad aggiungere pepe all’esperienza di gioco, il gameplay cambierà di volta in volta, a seconda del punto in cui arriverete, portandovi sempre a trovare soluzioni nuove e originali per avanzare verso il vostro obiettivo. Nella modalità classica il sistema predisporrà un caricamento procedurale, nonostante alcuni boss usciranno sempre allo stesso momento. La vera perla è la modalità endless, che vi catapulterà in una corsa infinita e totalmente procedurale.GRIDD: Retroenhanced

Kung Fury Docet

Per chi non sapesse di cosa si parla, Kung Fury è quel film trash uscito anni fa che, sfruttando la moda del momento, ha ripreso un po’ lo stile futuristic anni 80 dai colori violacei e verdi. Bene, GRIDD: Retroenhanced omaggia quegli anni e questa pellicola delirante con una modalità esclusiva per Nintendo Switch. Impugnando il Joy-Con, potrete controllare la nave come se stesse utilizzando il Power Glove, storica periferica Nintendo che viene utilizzata, nel film, per hackerare un dispositivo. Di hacker parliamo anche in GRIDD: Retroenhanced, e con questa modalità l’esperienza verrà simulata in egual modo, aggiungendo una chicca per i fan del genere e del periodo.

Il lavoro di Antab studio è ragionato e preciso: ogni singolo byte raggiunge il suo massimo valore grazie a un gameplay semplice ma allo stesso tempo difficile, capace di regalare un’esperienza divertente e, allo stesso tempo, qualche soddisfazione in termini di skill. Il caos generato dal gioco risulterà difficile da apprendere in prima battuta, ma col tempo riuscirete senza problemi a destreggiarvi tra quegli ologrammi molto Tron e quei dialoghi presi dai film cult-trash anni 80. La nostalgia è una brutta canaglia, ma ogni tanto riesce a convogliare delle idee geniali nella mente degli sviluppatori: GRIDD: Retroenhanced nasce grazie a questo, divenendo un titolo unico nel suo genere.

GRIDD: Retroenhanced

8.5

Con un gameplay frenetico, un carico d'adrenalina senza eguali, GRIDD: Retroenhanced è un gioco capace di farci perdere il senso del tempo. Il porting su Nintendo Switch è perfetto, senza problemi tecnici e con una piccola modalità di controllo aggiuntiva, niente di profondamente innovativo, ma decisamente divertente per chi, nel tempo, ha conosciuto il Power Glove, periferica storica di Nintendo.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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