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Grow Up – Recensione

Dopo un anno dalla pubblicazione di Grow Home, ecco ritornare fra le nostre mani il seguito delle avventure dello strampalato ed instancabile robottino giardiniere BUD (Botanical Utility Droid)! Il primo capitolo ha riscosso talmente tanto successo fra l’utenza che Ubisoft ha voluto scommettere ancora una volta su questo titolo dal gameplay semplice ed efficace e con uno stile davvero unico e rilassante, annunciando questo nuovo Grow Up all’E3 di Los Angeles. La trama del titolo è molto minimalista ed infatti non è assolutamente uno dei cardini su cui si basa il gioco, ma è semplicemente un contorno per permetterci di capire lo scopo della nostra avventura. All’inizio della storia infatti la nostra astronave, MOM, viene distrutta in una tempesta di asteroidi e i pezzi, insieme al nostro eroe, vengono scaraventati su un pianeta ricco di specie di flora e di fauna e starà a noi ricomporre la navicella sulla Luna per poter continuare il nostro viaggio. grow upLe piante come nel primo Grow Home saranno la parte chiave del gameplay del titolo: il nostro amico BUD ha infatti un ottimo pollice verde e con il nostro potente Floradex saremo in grado di scannerizzare tutte le specie di flora che incontreremo per poterle poi riutilizzare nel corso della nostra esplorazione. Abbiamo piante di tutti i tipi, da funghi-trampolino, a liane, cactus, palme, ninfee, ognuna con la sua specifica utilità nel nostro platforming. Ovviamente anche la classica arrampicata del primo capitolo torna a farsi sentire ma la useremo molto solo nei primi periodi di gioco in quanto nel corso del nostro peregrinare troveremo dei potenziamenti per il nostro robottino che ci permetteranno di “muoverci in maniera più confortevole”: Jetpack, deltaplano, potremo addirittura trasformarci in una sfera (Metroid insegna)! Insomma, nella seconda parte della nostra avventura passeremo parecchio tempo a volare e ad ammirare lo spettacolo offerto dai level designer di Ubisoft che, come in Grow Home, hanno creato un colpo d’occhio davvero fantastico. I paesaggi sempre diversi grazie ad una varietà di biomi, soprattutto se visti dall’alto, creano degli scorci degni davvero di essere fotografati. La grafica minimalista del titolo poi è perfettamente azzeccata per il tipo di gioco, un platform che sa offrire un livello di sfida decente in alcuni punti (soprattutto all’inizio) ed adatto a tutte le fasce di pubblico.grow up Il frame rate su console (noi lo abbiamo provato su Xbox One) è stabile e nonostante tutte le texture da renderizzare il titolo offre davvero un bello spettacolo per gli occhi grazie all’Unity Engine. Purtroppo rimangono i problemi del primo capitolo di legnosità di alcune animazioni (essendo quest’ultime procedurali), che spesso porteranno il nostro amichetto rosso a slittare o ad addirittura buggarsi mentre magari siamo nel bel mezzo di una scalata lunghissima che ci toccherà iniziare da capo per colpa non sempre nostra. Da segnalare anche lo sbilanciamento di alcune abilità o piante, che arrivati ad un certo punto del gioco rendono le altre meccaniche superflue. Alternando per esempio il Jetpack con il Deltaplano possiamo infatti virtualmente volare all’infinito senza mai dover atterrare, oppure la pianta che genera sfere che ci permettono anch’esse di volare in verticale per raggiungere posti che altrimenti dovremmo scalare con grande impegno. Insomma, se volete gustarvi il gioco nella sua pienezza potete scegliere la classica scalata lunga e difficile (con i relativi rischi di cadere), mentre se volete semplicemente godervi gli scorci panoramici mozzafiato che Grow Up può offrire, allora potete usare le suddette “scorciatoie”. Purtroppo le famose Star Plant, piante enormi che crescono a dismisura man mano che gli diamo energia e che ci permettono di arrivare ad altezze spropositate, perdono di significato nel corso dell’avventura, rimanendo semplicemente decorazioni estetiche.grow up_03 Il level design di Grow Up però riprende e anzi supera quello del predecessore offrendoci un mondo di gioco ben strutturato: all’inizio del nostro viaggio lo esploreremo più orizzontalmente, ma man mano che proseguiremo nella caccia ai pezzi di MOM il nostro eroe si muoverà a 360° arrivando ad altezze di tre chilometri ed oltre, roba da far venire le vertigini ai vari Altair ed Ezio. La sensazione che abbiamo a guardare il mondo dall’alto verso il basso è davvero impagabile e offre un’esperienza visiva come pochi titoli sono in grado di fare. Per quanto riguarda il comparto sonoro il titolo riprende lo stile minimalista, con un colonna sonora rilassante ma che a lungo andare, essendo sempre uguale, può sembrare ripetitiva. Gli effetti sonori ambientali invece sono ben realizzati, sia delle piante ma anche delle cascate ad esempio, del rimbombo nelle grotte ed altro. Il nostro protagonista come nel gioco precedente non parlerà ma emetterà comunque simpatici suoni durante il corso delle nostre esplorazioni. Il gioco nella sua “quest principale”, ovvero quella di trovare i 10 pezzi di MOM sparsi per il pianeta alieno, ha una longevità abbastanza discreta ma che si riduce se ci sbrighiamo a sbloccare le abilità “scorciatoia” di cui parlato sopra. Tuttavia ci sono 150 cristalli da raccogliere sparsi e nascosti in giro per il mondo di gioco che ci permetteranno di potenziare la riserva di batterie del nostro BUD e avremo a disposizione anche 40 sfide acrobatiche a tempo (alquanto difficili) che sbloccheranno nuovi costumi per il nostro simpatico e strampalato droide.grow up Una feature sicuramente migliorata rispetto al primo capitolo è la libera esplorazione e soprattutto il modo in cui farlo che ci offre Grow Up, lasciandoci praticamente un mondo aperto e che possiamo visitare come vogliamo. Non c’è infatti un ordine per raccogliere i pezzi o per sbloccare le abilità, semplicemente sta a noi scegliere passo dopo passo la nostra prossima destinazione e il mezzo con cui arrivarci. Ubisoft dunque si riconferma ancora una volta come una grande azienda che vuole dare spazio anche ai piccoli sviluppatori che vogliono proporre la loro idea sul mercato (come aveva già fatto con Child of Light o Valiant Hearts) e ci riesce a pieni voti con questo Grow Up, un titolo platform semplice e rilassante, che riuscirà sicuramente a strapparvi qualche ora di sano e puro divertimento!

 

Grow Up

7.9

Ubisoft si riconferma ancora una volta come un colosso che sa anche aprire le porte agli sviluppatori indipendenti che presentano un progetto originale e di successo, e Grow Up di sicuro non ha deluso le aspettative di coloro che hanno amato il primo capitolo, ma anzi, ha portato ancora più in “alto” (letteralmente) i fattori positivi di Grow Home, riuscendo a farci brillare gli occhi per quelle ore che abbiamo passato insieme allo stampalato robottino dal pollice verde BUD.

Raffaele "RaffoTP" Di Sarno
Nato con PlayStation 1 e Game Boy, subito si è lanciato in competizioni sfrenate con gli amici fin da piccolo, questo spirito competitivo è cresciuto col tempo e ora predilige gli eSports, in particolare League of Legends ed Hearthstone, segue con attenzione gli eventi competitivi di tutto il globo tifando come un vero ultrà. Champions preferiti di LoL: Ezreal, Blitzcrank e Yasuo.

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