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GTA Remastered Trilogy: arriva il confronto con i capitoli originali

Uno dei titoli sicuramente più attesi di questo periodo è Grand Theft Auto: Remastered Trilogy – The Definitive Edition che va a modernizzare tre dei capitoli della serie più amati (più precisamente San Andreas, Vice City e GTA 3) e oggi abbiamo la possibilità di vedere un paragone dei gameplay delle versioni originali e di ciò che troveremo nella collection.

Dopo molto tempo di rumor e indiscrezioni sull’esistenza di questo progetto, l’annuncio ufficiale avvenuto circa un mese fa ha fatto la felicità di numerosi appassionati, portando i tre giochi più famosi dell’intera saga per console next-gen.

Dal video che potete vedere in cima all’articolo, possiamo trarre conclusione che quanto successo sul sito di Rockstar Games corrisponde a verità. La remastered avrà effettivi importanti miglioramenti tecnici, come il potenziamento della visuale sulla lunga distanza, con attenzione particolare alla resa degli sfondi e delle ambientazioni, oltre che ad un miglioramento complessivo delle texture.

Queste ultime, soprattutto, hanno visto una cura che le ha rese meno goffe, oltre a movimenti dei personaggi meno blurry. Nonostante quanto emerso sul sito tempo fa sia stato prontamente cancellato, è innegabile la serie di miglioramenti adattati ai gameplay.

GTA Remastered Trilogy

Guardando i modelli dei personaggi, pur con tutte le migliorie del caso, il pensiero che sia basato su giochi dei primi anni 2000 viene spontaneo, sia per le movenze, sia per le espressioni facciali.

Stando al publisher, infatti,  GTA: Remastered The Trilogy – The Definitive Edition includerà delle migliorie grafiche e potenziamenti moderni del gameplay per tutti e tre i titoli, «pur rimanendo fedeli al look e alle sensazione classiche delle versioni originali».

La collection introdurrà controlli più aggiornati, un armamentario più odierno, un sistema di mini-mappe e navigazione potenziati oltre al ritorno della stazione radio, una delle feature più amate dagli appassionati, grazie alla varietà di canzoni che risuonavano durante le sessioni di gioco.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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