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Hands On di Need For Speed – Milan Games Week 2015

Il fine settimana appena concluso è stato per molti italiani motivo di orgoglio videoludico, data la grande affluenza all’evento svoltosi appunto a Milano, la Milan Games Week 2015. Durante questa, noi dello staff di Game Legends abbiamo avuto modo di provare e testare moltissimi titoli in anteprima, tra i quali anche il chiacchierato reboot della serie di videogiochi automobilistici arcade per eccellenza: Need For Speed.

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La demo che è stata proposta al pubblico durante l’evento, era a tempo fisso e limitato (circa 10 minuti in totale, senza calcolare i caricamenti). Questa era divisa in tre fasi, che vi andrò a descrivere passo passo: Personalizzazione auto, Gara sprint, Guida libera post gara.

Personalizzazione dell’automobile

Il tempo pre impostato per questa breve fase erano solamente due minuti, dunque il tempo effettivo per spulciarne i segreti è stato abbastanza limitato. Le auto tra cui scegliere erano 5 o 6 (perdonate la poca precisione), e molte delle parti modificabili purtroppo non erano disponibili per la demo. Abbiamo notato con piacere che a differenza degli ultimi titoli del brand le parti acquistabili per la nostra automobile sono aumentate, come parabrezza, minigonne, specchietti, paraurti e così via. Non ho notato nel menù qualcosa riguardante la modifica della tappezzeria interna, e spero sia una mia mancanza o un taglio per la versione di prova. Gli amanti dell’estetica saranno inoltre molto appagati quando sceglieranno il colore della loro auto: potrete personalizzarlo a vostro piacimento, partendo dal colore fino alla saturazione, agli effetti metallici e così via… A questo punto però i brevissimi minuti di tempo sono scaduti, e non ho potuto creare la mia perfect car in tutto, ma mi sono accontentato.

Tirando le somme la customizzazione si presenta buona, non la migliore che abbia mai visto ma comunque ben fatta. Piccola pecca l’ho trovata nel menù per comprare i pezzi una volta scelta la categoria: non è molto intuitivo, ma probabilmente ci si farà presto l’abitudine

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La corsa di prova: Sprint

Nemmeno il tempo di dire Speed, che ci troviamo catapultati in pista e comincia una gara sprint contro altri 7 avversari. La gara era strutturata in modo classico a ceckpoint, ma attenzione: riuscire ad orientarsi può risultare veramente scomodo e complicato rispetto ai vecchi titoli. Perché questo? perché non ci sono segnalatori, frecce o altro che ti indichino la strada da fare, e dovremo perennemente tenere d’occhio il radar in basso a destra! Non è l’unico cambiamento che abbiamo notato in gara: infatti ho appurato che basta una collisione fatta bene per “essere distrutti”, e dovremo aspettare il respawn in pista. In gara ho incontrato molti utenti che hanno scambiato il gioco per un Destruction Derby, dunque non ho potuto concludere la corsa in una posizione migliore della terza, ed al di là di tutto mi è stato utile per notare quanto sia buona l’entità delle collisioni (e maledettamente fastidiosa la facilità con cui veniamo distrutti). Appena tagliato il traguardo, è iniziata direttamente in quelle zone di pista la fase free riding.

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Guida Libera

Il tempo rimasto per questa fase di guida libera era di circa 6 minuti. Certo l’approccio pensato da EA per questa fase doveva essere “cerca di aumentare il più possibile i tuoi punti reputazione”, ma a quanto pare è stato sfruttato in ben altro modo da tutti coloro che giocavano. In questa fase ho prediletto testare la risposta dei comandi, e le qualità di guida.

Di primo impatto sono rimasto molto sorpreso di quanto effettivamente la guida sia rimasta più o meno invariata rispetto ai vecchi Need For Speed, ma ho dovuto ricredermi poco a poco quando ho notato un paio di fattori, in primis l’innesco della derapata in curva: non è proprio bere un bicchier d’acqua (e ok, può dipendere anche dall’auto scelta), e soprattutto è diverso l’approccio da adottare durante l’inizio della curva stessa (angolazione, punto di entrata e di uscita…). Non ho avuto modo di analizzare tutte le cose che è possibile fare in pista per ottenere reputazione e per aumentare il moltiplicatore, ma in generale ho notato che sia con le derapate, sia con le alte velocità, sia con le collisioni sfiorate, la reputazione sale di buona lena.

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Facendo un sommario riguardo Need For Speed, la demo mi ha lasciato piacevolmente contento ma non proprio appagato: si è presentato con la carta d’identità di uno di quei titoli automobilistici che o va amato, o va odiato. Dunque è consigliato a coloro che prediligono lo stile arcade piuttosto che il simulativo. In ogni caso l’uscita è prossima, ed avremo modo di approfondire tutti i nostri punti di vista. In generale, di certo un titolo che saprà far sorridere in molti

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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