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Hoa – Recensione, quando Miyazaki incontra il videogioco

C’è sempre una certa magia quando si preme per la prima volta il tasto start per iniziare una nuova avventura. Il fascino della scoperta, il brivido di nuove emozioni. Poi si apre la prima schermata e, se si è fortunati, si rimane a bocca aperta. Ed è proprio ciò che ci è accaduto avviando Hoa, titolo indie dei ragazzi vietnamiti di Skrollcat Studio e pubblicato da PM Studios che, fin dal primo frame, è riuscito a sprigionare tutto l’incanto che solo i film d’animazione della scuola di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli, negli anni, ci hanno saputo regalare. Piccolo Platform, ma un grande gioco, Hoa ha tutte le potenzialità per immergervi in un’esperienza da sogno e di rendersi pane per il vostro animo, come speriamo di farvi scoprire in questa nostra recensione.

Hoa Recensione

Si alza il vento

Rotto l’incanto e preso dimestichezza con i pochissimi comandi del gioco, ci ritroveremo a controllare la fatina Hoa, che dovrà affrontare un viaggio a ritroso nel suo passaggio alla scoperta delle proprie origini, tra ambientazioni da fiaba fatte di magiche foreste, pullulanti di scarabei, api, fiori parlanti, ma anche di misteriose creature meccaniche che tenteranno di metterci i bastoni tra le ruote. Pochi dialoghi, poche indicazioni a schermo, e richiede di sfruttare le meccaniche più basilari dei puzzle-platform: doppio salto, spinta, un po’ di backtracking.

Sullo sfondo, uno stile artistico che si richiama intimamente a quello dello Studio Ghibli, non solo per l’impatto scenografico, ma anche e soprattutto per le tematiche che vi sono connesse: natura, amicizia, passato, amore, ambiente, famiglia. Lo stesso studio vietnamita ha sapientemente connesso i propri retaggi culturali animisti con quelli tipici dello studio d’animazione giapponese, sapendo condensare riferimenti e suggestioni che invitano il giocatore a salvaguardare il proprio pianeta. Il tutto accompagnato da una splendida e immersiva colonna sonora, che ci porterà quasi su una nuvola, senza alcun tipo di angoscia temporale o di gameplay, visto che la nostra piccola Hoa non potrà mai incorrere nel game over.

I sospiri del mio cuore

Il mondo di Hoa invita a vivere l’intera esperienza come un viaggio dai toni magici e rilassanti, aiutati anche da un livello di difficoltà praticamente inesistente. Giunti in una nuova area sbloccheremo una mini mappa che ci indicherà i luoghi di interesse, dove raccogliere il necessario per sbloccare la prossima area. Una semplicità in linea con il leit motiv dell’intera avventura. Non bisogna scoraggiarsi di fronte all’ignoto, e non si deve temere di chiedere aiuto al prossimo. Insetti, fiori e ogni creatura che incontreremo ci aiuterà in maniera più o meno inconsapevole.

Hoa

Mancano upgrade, dei veri e propri avversari, boss e power up. Ma come vogliamo farvi capire in questa recensione, ciò non significa che Hoa sia un gioco noioso o brutto. Al contrario, ci offre invece una narrazione da vivere tutta d’un fiato (l’intera avventura si attesta sulle 5 ore, in base a quanto rimarremmo incantati ad ammirare gli splendidi scenari), semplice proprio perché vuole accompagnare il giocatore in questo suo percorso introspettivo. Non troverete la frenesia di Hollow Knight qui, tutt’altro. Un gioco alla portata di tutti, ma che solo i videogiocatori più attenti e sensibili sapranno capire fino in fondo.

Il livello di sfida si presenta, tuttavia, grazie ad un level design ispirato. Non soltanto da un punto di vista artistico, ma anche di costruzione degli scenari. Capiterà spesso di accorgersi di aver intrapreso la strada sbagliata e di dover tornare sui propri passi, o di non capire come sfruttare gli elementi a schermo per raggiungere un determinato collezionabile della mappa. Nulla di impossibile, ma dovremo far ricorso ad ogni nostra abilità e amicizia stretta lungo la strada per proseguire. La versione di Hoa che abbiamo testato per questa recensione è stata quella per Nintendo Switch, e vale la pena sottolineare come non riesca a distinguersi dalle altre, non sfruttando in alcun modo, purtroppo, Joy-Con o sensori di movimento.

Hoa Recensione

Il mondo segreto sotto al pavimento

Non per tutti. Moltissime volte abbiamo sentito e letto commenti simili, per titoli decisamente più blasonati. Tuttavia, in chiusura di recensione, ci sentiamo di definire Hoa esattamente così. Per gli amanti dell’animazione, delle avventura grafiche, e per coloro che sono alla ricerca di un viaggio introspettivo e artisticamente pregevole, Hoa sarà la perfetta summa delle loro esigenze. Per tutti gli altri giocatori, l’assenza di difficoltà ed il pochissimo mordente nel gameplay potrebbero renderlo un titolo decisamente da evitare. Un titolo spartiacque, dunque.

Il nostro consiglio, tuttavia, è di approcciarsi al gioco con il giusto quadro d’insieme. Mettere da parte per un secondo tutto ciò che si sa del videogioco, per lasciarsi trasportare dalla magia. Un’esperienza breve (non per forza un male), con una narrazione solo accennata ma che nasconde un messaggio profondo, e che ci insegna molto più di quanto riescano a fare tanti Tripla A.

Hoa

7.2

Hoa è un racconto da vivere tutto d'un fiato, lasciandosi trasportare in un mondo fatto di fiaba e magia. Un titolo artisticamente fantastico, che si richiama all'animazione giapponese dello Studio Ghibli, accompagnandosi con una colonna sonora intima e d'atmosfera. L'altro lato della medaglia è un'opera decisamente breve, con un tasso di sfida tarato verso il basso e con meccaniche di gameplay ridotte all'osso. Un'esperienza spartiacque, che verrà amata o odiata in base alla tipologia del giocatore che vorrà affrontarla.

Cristian Piantanida
Nato con il Gameboy in mano, spendo tutto quel che ho in roba Nerd: videogames, anime, manga, figure, mi intriga tutto ciò che proviene dal misterioso mondo del Sol Levante. Storico per passione, Nerd di professione, non vedo l'ora di raccontarvi ciò che mi appassiona!

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