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Hyrule Warriors: Definitive Edition – Recensione

Il 18 Maggio appena passato è finalmente giunto nei negozi Hyrule Warriors Definitive Edition. Come forse già saprete, questo gioco è un adattamento per Nintendo Switch dei due capitoli precedenti, che raccoglie in sé tutti i dlc, e ne aggiunge anche uno nuovo che arriva dritto dritto da The Legend of Zelda: Breath of the Wild. La versione definitiva del gioco, inoltre, è stata migliorata a livello tecnico e riunisce nel suo meraviglioso roster tutti i personaggi precedentemente introdotti, provenienti dai vari capitoli della saga. Prima di proseguire con la nostra recensione facciamo un piccolo ripasso: Hyrule Warriors è un musou nato dalla collaborazione tra Nintendo e Koei Tecmo Games nel 2014 ed era un’esclusiva WiiU. Successivamente, nel 2016, è stato convertito per 3DS, assumendo il nome Hyrule Warriors: Legends e portando con sé le prime migliorie e i dlc.

Questo genere ha una lunga storia di controversie da raccontare: mentre in oriente i suoi titoli sono molto apprezzati e riscuotono grande successo commerciale, dalle nostre parti vengono solitamente considerati mediocri, caotici, ripetitivi. Bisogna però ammettere che, soprattutto negli ultimi anni, i musou hanno fatto passi da gigante, diventando sotto vari aspetti molto più ricchi e complessi. Proprio per questo infatti, Nintendo ha messo nelle mani di Omega Force (sezione interna di Koei Tecmo esperta nella realizzazione di musou) il suo prezioso The Legend Of Zelda, e data la buona dose di successo che ha riscosso in patria, possiamo dire che è stata una mossa astuta da parte della grande N.

Hyrule Warriors 2

L’incontro dei mondi paralleli di Zelda

Anche se non appartiene all’universo canonico di The Legend of Zelda, Hyrule Warriors ha una sua trama originale. La storia, giocabile nella Modalità Leggenda, è raccontata sia tramite le battaglie che affronterete, che tramite vari disegni simili a vetrate (seguendo lo stile tipico della saga). La minaccia stavolta è rappresentata da una strega di nome Cia: il suo compito era vegliare sulla Triforza, utilizzando la sua magia per vedere attraverso le epoche senza però interferire. Questo durò fin quando non s’innamorò di Link. Proprio questo suo interesse permise allo spirito del male di insinuarsi in lei, separandola dalla sua parte di luce. Così, controllata dalla volontà di Ganondorf, Cia aprì dei portali che avrebbero permesso al re del male di riacquistare la sua forma fisica, impossessarsi della Triforza e marciare su Hyrule ancora una volta. Proprio grazie a questi portali dimensionali, in questo gioco s’incontrano e si scontrano, a capo di vastissimi eserciti, personaggi provenienti dai vari capitoli di The Legend Of Zelda.

Solitamente, in battaglia potrete controllare uno o più eroi che guideranno l’armata del regno contro i vasti eserciti di mostri, composti per la maggior parte da avversari inoffensivi, qualche nemico più impegnativo e pochi ma potenti boss. Sebbene il sistema di gameplay sia molto intuitivo, rendendo facile imparare ad utilizzare strumenti, combo e attacchi speciali, Hyrule Warriors richiede anche una buona dose di strategia: in questa modalità ogni missione dura circa mezz’ora e a causa di obiettivi che spesso cambiano possono risultare abbastanza articolate. Proprio per questi due motivi, se siete interessati ai collezionabili, vi consiglio di cercare di ottenerli direttamente la prima volta che giocate un livello, in modo da non perdere prezioso tempo di gioco.

Hyrule Warriors 1

Le meccaniche delle missioni sono molto semplici da comprendere: nella mappa in cui giocherete, avrete vari task da portare a termine per poter completare il livello. Vi verrà chiesto di proteggere o conquistare presidi, fermare l’avanzata nemica oppure difendere i vostri compagni di squadra. Tenere d’occhio la mini-mappa e correre in giro per portare a termine questi obiettivi a volte può rivelarsi arduo, tuttavia, se controllerete più di un personaggio, potrete ovviare al problema distribuendo gli eroi giocabili in vari punti della mappa, intercambiandoli quando vi serve. In alternativa, alcuni scenari utilizzano un sistema di teletrasporto che funziona con la nostra cara ocarina e delle statue di gufi: ricordate però che questi totem andranno sbloccati prima di poter essere utilizzati. Sconfiggendo nemici abbastanza forti inoltre, riceverete materiali e rupie: il tutto vi servirà per creare pozioni e stemmi che forniranno bonus passivi e nuove combo a ciascun personaggio. In particolare, rispetto ai vecchi Hyrule Warriors, in questa Definitive Edition il sistema di grinding è stato migliorato, cosa che vi permette di risparmiare molto tempo: già senza dover ripetere i livelli, avrete moltissime ore di gioco davanti a voi. La storia di Hyrule Warriors è giocabile solo nella Modalità Leggenda, tuttavia questa è solo una piccola parte del pacchetto che ci offre la Definitive Edition. Il vero cuore del gioco risiede nella Modalità Avventura: è qui infatti che potrete sbloccare ogni personaggio, fatina e collezionabile, sempre che abbiate voglia di spendere moltissime ore nella loro ricerca. All’interno di questa modalità disporrete di tutte le mappe e di tutte le missioni mai pubblicate: in un crescendo di difficoltà, sarete obbligati ad allenare nuovi personaggi, cambiare stile di gioco e agire in modo meno avventato per poter vincere le battaglie più dure. Inoltre, ogni fan della serie potrà assaporare il fascino del retro-gaming, poiché per selezionare un certo livello il personaggio dovrà spostarsi su una mappa 8-bit ispirata al primo The Legend Of Zelda. Tra l’altro, questi scenari sono anche interattivi: una volta ottenute alcune carte oggetto, potrete utilizzarle per sbloccare delle ricompense nascoste su alcune caselle.

Hyrule Warriors 3

Ma le opzioni proposte da questo musou a tema Zelda non finiscono qui: nel gioco infatti è presente qualche altra modalità minore in cui potrete mettervi alla prova. Nella Modalità Sfida gli obiettivi sono vari: dovrete finire i livelli nel tempo richiesto oppure sconfiggere un determinato numero di nemici; inoltre vincendo le battaglie potrete sbloccarne di nuove. Nella Modalità Libera, invece, potrete affrontare gli scenari che avete già completato nella Modalità Leggenda con qualsiasi personaggio sbloccato. Dulcis in fundo, la modalità Fatine serve a prendersi cura delle fate che sbloccherete nel gioco. Ogni fatina, come anche ogni arma del gioco, ha un suo elemento: scoprite voi stessi come potranno esservi utili sul campo di battaglia! Andando invece ad analizzare il lato tecnico, purtroppo Hyrule Warriors risulta un titolo un po’ passato, poiché essenzialmente resta una versione rimasterizzata dell’originale per WiiU: a tradirlo ci sono texture povere e modelli non troppo dettagliati per un titolo dell’ammiraglia Nintendo. Senza dubbio però, questa Definitive Edition è stata modernizzata revisionando e correggendo il sistema d’illuminazione e aggiungendo qualche filtro. Inoltre, nella modalità TV a 1080p, il frame rate si mantiene stabile sui 60 fps, sebbene già giocando in multiplayer si riscontrano un po’ più di cali. Sulla console in modalità portatile, invece, il gioco viaggia intorno ai 30 fps, rimanendo comunque pulito e piacevole a livello grafico. L’unica pecca è la mini-mappa che purtroppo diventa molto faticosa da leggere, soprattutto se si gioca in due.

Hyrule Warriors: Definitive Edition

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Anche se Hyrule Warriors può apparire datato, nella sua versione definitiva riesce a restituire molte piacevoli ore di gioco a coloro che vorranno imbarcarsi in quest’avventura. La sua trama è semplice e capace di regalare ai fan una meravigliosa reunion di ben ventinove caratteristici personaggi appartenenti alla saga, tutti dotati di combo e abilità uniche. Poter sbloccare gradualmente livelli, eroi e collezionabili nella Modalità Avventura garantisce un’esperienza di gioco varia e soddisfacente e soprattutto longeva. Se siete dunque alla ricerca di un titolo piacevole e accurato da poter giocare per un lungo arco di tempo, quest’edizione perfezionata potrebbe essere ciò che fa per voi.

Aivil Wolf
Aivil Wolf è cresciuta con un Game Boy sempre in mano, giocando dal primo Super Mario Land a tutti i titoli dei Pokémon. Solo dopo ha finito per diventare la peggior ossessionata di Zelda che si possa incontrare. Mai chiamare Link "Zelda" in sua presenza. La Nintendo è sempre stato un punto fisso, ma col tempo si è avvicinata a un mondo di videogiochi più vasto, tanto da farle girare la testa per quanto poco si è accorta di saperne. La passione per i videogiochi l'ha infine portata a scrivere per Game Legends. Sarà, la nostra eroina, all'altezza di questo arduo compito? Speriamo che la Triforza possa guidarla in questo cammino!

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