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I 7 giochi che vorremmo vedere come serie TV dopo The Last of Us e The Witcher

Come ormai sapranno quasi tutti, HBO ha annunciato una serie tv dedicata a The Last of Us, capolavoro indiscusso dei Naughty Dog, che si appresta a rilasciare il suo sequel il prossimo 29 maggio. Di recente come è noto però, anche Netflix ha rilasciato la sua serie originale The Witcher, che si è dimostrata essere molto valida anche per i fan più esigenti. Dunque la nuova strada sembra ormai tracciata, anche i videogame saranno con tutta probabilità risucchiati nel vortice delle serie TV. Siamo ovviamente contenti se questo effettivamente dovesse succedere, visto che sarebbe un’ottima occasione per espandere ulteriormente universi narrativi già ricchi e complessi. Proprio per questo motivo abbiamo iniziato a viaggiare con la fantasia e ci siamo lasciati prendere la mano, immaginando quali opere videoludiche vedremmo bene sul piccolo schermo.

Bioshock

L’universo di Bioshock è sicuramente ricco di mistero e crudeltà. Rapture è una città inquietante che dimostra quanto l’uomo possa cadere in basso ogni volta che cerca di avvicinarsi a Dio, o se vogliamo possiamo anche paragonarla alla storia di Icaro, che vede le sua li squagliarsi non appena si avvicinò troppo al sole. Il lasso di tempo compreso tra la sua costruzione e il suo decadimento potrebbe essere perfetto. Un’altra opzione, anche se molto più rischiosa, potrebbe essere narrare le vicende del primo capitolo da un punto di vista più generale, magari ampliando la conoscenza di alcuni personaggi. Ricreare lo stesso clima di tensione sarebbe una missione davvero difficile ma non certamente impossibile.

Fallout

Gli amanti del post apocalittico qui troveranno pane per i loro denti: la storia su come il mondo di Fallout è caduto in rovina la conosciamo un po’ tutti, anche se non è mai stata approfondita a dovere: riproporla in chiave serie tv darebbe quasi nuova linfa al brand e sarebbe per certi versi chiarificatrice. Le basi potrebbero essere le più classiche, ovvero il protagonista che si sveglia nel Vault di turno e si fa strada man mano in un mondo ridotto a macerie radioattive, affrontando ovviamente storie inedite. Pian piano si potrebbero scoprire nuove informazioni che, tramite ritrovamenti di filmati o altro, andrebbero a comporre un mosaico più grande e complesso su come la l’umanità è stata effettivamente (o per meglio dire, lo ha fatto da sola) messa in ginocchio.

God of War

L’epopea di Kratos per molti fan sarebbe oro colato, visto che ci sarebbe davvero tanto da affrontare e scoprire. Tralasciando la spettacolarità che potrebbe essere data dalle scene di combattimento, gli argomenti da affrontare sarebbero molti. Io personalmente vorrei veder narrato il viaggio di Kratos che lo ha portato dalla Grecia fino al grande nord, scoprire le cose che ha visto e il primo incontro con la donna che diventerà la madre di Atreus. Sarebbe bello scoprire quel lato del Dio della guerra visto nel nuovo God of War, quasi più umano e per certi versi comprensibile. Il suo cambiamento e la sua maturazione sarebbero l’asse trainante di una storia – e se vogliamo, destino – molto più grande di quanto ancora crediamo.

The Elder Scrolls

Nel mondo di The Elder Scrolls le storie sono praticamente infinite, riuscire ad individuare l’incipit della trama è una cosa praticamente impossibile. Tuttavia siamo a conoscenza di quanto le regioni di questo universo possano essere spietate e brutali, una qualcosa nello stile de “Il Trono di Spade” sarebbe perfetta. Povertà, malattie, guerre, maghi e predoni, sono solo alcune delle caratteristiche che potrebbe avere una serie di The Elder Scrolls in tutta la sua crudezza, senza calcolare le mostruose creature che pullulano le terre. Il numero indecifrato di razze che vivono tra loro potrebbe plasmare scenari e combinazioni davvero differenti le une dalle altre, cosa che potrebbe anche rispecchiarsi nei comprimari che darebbero vita alla serie TV. Il forte elemento magico darebbe ottimi spunti, bisognerebbe però prestare molto bene attenzione per bilanciare questo aspetto della produzione per non sfociare sul ridicolo.

The Legend of Zelda

The Legend of Zelda Breath of the Wild: nuove immagini per il confronto tra Switch e Wii U_15

La storia della principessa Zelda e dell’impavido eroe Link è ormai conosciuta in tutto il mondo. Dozzine di videogiochi, sempre diversi e adattati con stili differenti gli uni dagli altri, trovano vita su svariate console Nintendo, mettendo sul fuoco idee su idee. Visto che già abbiamo vissuto il periodo di un “cartone animato” di The Legend of Zelda, e visto che esistono decine di fumetti dedicati al progetto, sarebbe ora di vedere una serie live-action dedicata a Hyrule, magari che possa raccontare un altro mondo alternativo, dove Link dovrà affrontare sfide su sfide per salvare la sua terra e la sua principessa dal malvagio Ganon.

Metroid

Il personaggio di Samus Aran, comparso per la prima volta nel 1986, è stato sotto tutti i punti di vista un emblema del coraggio. Eroina ante litteram (parliamo di una delle prime protagoniste femminili), le sue avventure spaziali ricalcano tematiche che negli ultimi 10 anni sono molto trattate nelle serie TV, e sarebbe fantastico poter osservare una rivisitazione del genere sci-fi dove, al posto del focus sulla squadra o sul team, l’attenzione si sposta invece sulle avventure di questa cacciatrice di taglie e la sua collaborazione con la Federazione Galattica. Se poi ci mettiamo che in combattimento utilizza una fantastica armatura piena di abilità, il piatto è servito.

Crash Bandicoot

Crash Bandicoot N. Sane Trilogy

L’icona Sony ha già avuto una sua produzione televisiva: parliamo di una serie sviluppata in collaborazione tra francesi e americani, che vede il nostro Crash Bandicoot alle prese con il Dottor Neo Cortex in quella che sembra un’avventura ispirata al remake uscito qualche anno fa. Vedere però nuove avventure, magari sviluppate con un budget maggiore e con uno stile ben preciso potrebbe essere una scelta vincente. D’altronde, parliamo di un personaggio divenuto icona per la PlayStation 1 e che, dopo decenni, è tornato più fresco di prima. Certe cose non invecchiano mai.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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