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Indie-pendence Day #8: The Stanley Parable

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Eccoci in un nuovo inizio di settimana con il solito appuntamento con Indie-Pendence Day, quest’oggi nella nostra rubrica che spulcia il mondo indie parleremo di un titolo che può essere solamente definito “inusuale”. Oggi parleremo di The Stanley Parable.

The Stanley Parable logo

Allora come al solito iniziamo con il definire The Stanley Parable, beh questa volta dare una definizione del gioco non è proprio facile, a una prima occhiata potrebbe sembrare un videogame che narra la storia di un impiegato di nome Stanley ma pressocché dopo 2 minuti dall’inizio ci accorgiamo di aver completamente sbagliato nella nostra definizione.

The Stanley Parable è un meta gioco che rompe pesantemente la quarta parete (ovvero il confine tra universo di gioco e il mondo del giocatore), noi nei panni di Stanley saremo guidati dalla classica voce del narratore che racconterà passo passo la nostre vicende guidandoci per il mondo di gioco. Beh questa sarebbe la sua intenzione, ma noi in quanto esseri senzienti e presumibilmente con un pizzico di ribellione avremo la possibilità (e state pur certi che la sfrutterete la maggior parte delle volte) di seguire un percorso o corso di azioni diverse da quelle che il narratore racconta, generando imprevisti nella storia “amorevolmente preparata” da quest’ultimo.

Bisogna dire che il gioco in se è equiparabile (per la maggior parte delle partite) a un braccio di ferro tra le scelte del nostro Stanley( quindi le nostre) e i tentativi del narratore di far tornare la storia sui binari da lui preparati, lentamente avvicinandoci a uno dei possibili epiloghi della storia. Ho detto epiloghi perché The Stanley Parable contiene una quantità mostruosa di finali possibili ovviamente generati dalle nostre scelte.

Purtroppo non è tutto oro quello che luccica, un grave (potenziale) neo di questo gioco è la longevità. Il titolo può essere finito tranquillamente in meno di trenta minuti rendendolo di fatto tra i titoli con la storia più corta della corrente generazione (prova a fare di meglio Kojima) però questo riguarda unicamente UNO degli esiti possibili, presumibilmente giocare a The Stanley Parable una volta soltanto è un modo stupido di giocare questo gioco, dopo aver finito una partita sorge spontanea la domanda di come sarebbe potuta svilupparsi la storia e così la longevità aumenta vertiginosamente nel tentativo di esplorare tutti gli snodi della trama.

Stanley parable rebegin

In conclusione The Stanley Parable è si un titolo inusuale (sennò non ve l avremmo detto in apertura) con un gameplay semplice ma con una potenza narrativa notevole, di certo deve piacere l’idea di base del titolo non è quindi un gioco da comprare a scatola(virtuale) chiusa. Ma per chi è intrigato dalle possibilità può essere decisamente interessante.

Sperando che questa nostra piccola chiacchierata su The Stanley Parable vi abbia stuzzicato un certo interesse vi lasciamo la pagina Steam del titolo da cui potrete scaricare anche una breve demo.

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