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Indie-pendence Day #9: Amnesia The Dark Descent

Indie-pendence Day Amnesia the dark descend

Questa settimana su Indie-pendence Day passiamo a un genere che è stato a lungo trascurato in questa rubrica, il survival horror. Beh quale titolo è stato più iconico del genere per i giochi indie ? Probabilmente Amnesia The Dark Descent è fra i primi nomi che vi verranno in mente e se non accade, questo è l’articolo che fa per voi.

Amnesia The Dark Descent

Iniziamo dai soliti preambili Amnesia The Dark Descent è un titolo indie uscito nel lontano 2010, come vi abbiamo introdotto nell’apertura di questa rubrica si tratta di un survival horror, analizziamo queste parole perché negli ultimi anni il termine survival horror ha preso connotati ben diversi da quelli che aveva un tempo. La parte survival è andata sempre più sciamando divenendo spesso un action dalle ambientazioni tetre. Beh non è questo il caso di Amnesia che si può vantare decisamente di rispettare in pieno il termine di survival horror.

 

Trama

Amnesia si può riassumere come l’esplorazione di un maniero abbandonato da parte del nostro protagonista, privo completamente di memoria e quindi che inizialmente non comprende perché si trova in quel luogo. Durante la sua esplorazione troveremo delle note lasciate da noi stesso che si spingeranno a cercare una persona nel castello per diventarne l’assassino. Nel viaggio il nostro protagonista avrà l’occasione di rivivere parti dei suoi ricordi e delle vicende che hanno portato alla situazione attuale, ma non sarà una tranquilla passeggiata in un castello tetro perché strane creature attendono nell’ombra e il nostro Daniel è completamente inerme davanti a loro.

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Gameplay

Nelle sue esplorazioni del castello Daniel non potrà fare affidamento su un grande arsenale, infatti sarà equipaggiato semplicemente con una lampada ad olio e alcuni fiammiferi per poter accendere delle fonti di luce. Il castello è un posto pericoloso e Daniel non è la persona più stabile di questo mondo, oltre a preoccuparsi della propria salute infatti dovrà fare i conti con la sua sanità mentale a rischio. Restare al buio o imbattersi in fenomeni incomprensibili lederà inesorabilmente l’equilibrio psicologico del nostro protagonista rendendo di fatto la mente una priorità sul corpo, unico metodo per recuperare il senno sarà di tenere la mente focalizzata su uno scopo come ad esempio la risoluzione di un enigma.

Amnesia The Dark Descent è il classico esempio di titolo che rispecchia in pieno le aspettative che un giocatore si fa quando pensa a “horror” è in grado di scuotervi profondamente mentre ci giocate (ahime ve lo dico per esperienza) e farvi calare nella sensazione di oppressione e paranoia di Daniel, questi meriti e la fama raggiunta hanno concesso agli sviluppatori del gioco la possibilità di dare vita a un sequel spirituale del gioco di cui potremo parlarvi in un futuro non troppo remoto.

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