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Internet Explorer: il browser di casa Microsoft va in pensione

Internet Explorer, il celebre browser di casa Microsoft, da oggi non sarà più supportato. Chiunque proverà, a partire da domani, a utilizzarlo, verrà automaticamente indirizzato a Microsoft Edge, il nuovo browser sviluppato dalla compagnia posseduta da Bill Gates.

Era il lontano 1995 quando il browser entrò nei computer di tutto il mondo. Del resto, lo stesso Gates non credeva alle potenzialità di internet (anche i migliori, a volte, sbagliano), che considerava alla stregua di semplice curiosità. I fatti lo smentirono e fu costretto a correre ai ripari.

In quegli anni, infatti, regnava incontrastato Netscape Navigator, il primo browser web mai realizzato. L’arrivo di Internet Explorer, complice l’abbinamento con il sistema operativo Windows, fece crollare rapidamente gli utilizzatori di Navigator e ne causò, nel 2008, la chiusura.

Poi arrivarono Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari e tanti altri browser che, lentamente, sancirono la morte del mai troppo prestazionale programma di casa Microsoft. La cattiva nomea di Internet Explorer, tra le altre cose, sta condizionando anche il nuovo Edge: è, infatti, solamente al quarto posto dei browser più utilizzati al mondo.

Internet Explorer pensioneIn ogni caso, negli ultimi anni, Internet Explorer che, lo ricordiamo, oggi va in pensione dopo una carriera durata per poco meno di 27 anni, era diventato un vero e proprio meme. Se qualcosa impiegava una vita a caricare qualcosa o a capirla, l’associazione diventava praticamente immediata.

Questo, però, non ha impedito al browser di casa Microsoft di entrare nella storia dell’informatica, anche grazie a una condotta commerciale non proprio cristallina. Condotta sanzionata dall’antitrust che, però, non consentì al rivale dell’epoca, Netscape Navigator, di salvarsi.

Finisce oggi, dunque, con la chiusura di Internet Explorer, la prima epoca, se vogliamo, internettiana. Un’epoca che, in quelli un po’ più in là con gli anni, ha lasciato molti ricordi e, siamo sicuri, moltissima nostalgia, poiché sono momenti che, probabilmente per fortuna, non torneranno più.

Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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