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Iron Danger – Anteprima dell’RPG tattico di Action Squad Studios

Nella vita capita sempre di fare degli errori, fare qualche scelta sbagliata o di non sfruttare appieno determinati momenti. Nonostante tutto ciò che accade contribuisce alla propria formazione, in certe occasioni non sarebbe affatto male poter spostare le lancette dell’orologio indietro per comportarsi poi diversamente ed evitare di incappare in situazioni infelici. Questo concetto si sposa bene anche con i videogiochi di ogni genere. Diciamocelo, tutti almeno una volta abbiamo caricato un salvataggio precedente, che sia per scongiurare la perdita di un personaggio in un titolo dotato di morte permanente, per riacciuffare un risultato ormai perduto e altro ancora. Ebbene, Iron Danger è un titolo che non solo rende tutto ciò perfettamente in regola, ma che costruisce le sue meccaniche di gioco proprio intorno al riavvolgimento delle nostre azioni. Andiamo quindi ad analizzarlo più approfonditamente.Iron Danger

Il tempo ai nostri ordini

Realizzato da Action Squad Studios e pubblicato da Daedalic Entertainment, Iron Danger può essere descritto come un RPG fortemente incentrato sulla strategia, che combina esplorazione, azione e combattimenti che, grazie alla sua dinamica di gioco peculiare, assumono quasi i connotati di battaglie a turni. Tuttavia qui il giocatore, così come la protagonista Kipuna, rappresenta una sorta di “mente superiore” in grado di riavvolgere il tempo e prevedere così ogni mossa del nemico.

Ogni personaggio del party possiede infatti una propria linea temporale di attività divisa in “battiti”. Essi hanno la possibilità di utilizzare svariate tecniche, sia offensive che difensive, e ognuna di esse richiede un certo numero di battiti. Ovviamente quando decidiamo di fare una mossa dobbiamo tenere conto dei movimenti dei nemici, i quali potrebbero servirsi di attacchi rapidi per infliggerci danno e a volte anche impedirci di mettere a segno il nostro colpo. È qui che entra in gioco la particolare meccanica del titolo: sapendo che la strategia utilizzata è a noi sfavorevole, basterà tornare indietro di qualche battito e modificare la propria tattica.

Nonostante tutto ciò sembri semplificare esageratamente l’esperienza, provando il gioco abbiamo piacevolmente scoperto che non è affatto così. Possono verificarsi situazioni in cui si è letteralmente circondati da avversari e, anche comandando a nostro piacimento la linea temporale, può risultare difficile uscirne completamente illesi. Il gioco infatti richiede una certa bravura nel coordinare le azioni e i movimenti dei propri personaggi, in modo da farli aiutare a vicenda. Caratteristica migliore dell’opera è proprio la profonda gestione strategica che offre al giocatore, il quale può sbizzarrirsi nel creare una sorta di danza tattica in cui abilità difensive e offensive dei protagonisti cooperano per cercare di giungere al risultato migliore possibile.

In questo senso è fondamentale comprendere le possibilità che le varie tecniche presentano, tra attacchi a distanza, alcuni con effetto stordente, altri che sono in grado di coprire un’area più ampia, parate e così via. Non manca l’interazione ambientale, con il fuoco che ad esempio è in grado di bruciare campi di grano e danneggiare maggiormente gli avversari. Si tratta di una caratteristica sicuramente intrigante che aggiunge ancora più pepe ad un sistema già di suo abbastanza complesso.

Non solo combattimenti

Quella del riavvolgimento temporale è una meccanica che funziona bene anche al di fuori dei classici scontri. Per quanto al momento abbiamo solo potuto assaporarne le potenzialità, è presente qualche enigma ambientale interessante che sfrutta appieno la dinamica principale. In questi sarà richiesto, ad esempio, di muovere i personaggi in modo che siano sincronizzati con ciò che accadrà intorno a loro, in modo che possano attivare quasi contemporaneamente dei congegni per aprirsi un passaggio. Nel corso delle perlustrazioni dell’ambiente di gioco possono anche accadere “divertenti” imprevisti che mettono a rischio la vita dei protagonisti, che potremmo vedere morire improvvisamente; grazie al potere di Kipuna tuttavia è possibile tornare indietro e prevenire il danno.

Iron Danger

Anche l’esplorazione in sé è importante, in quanto è utile per scovare risorse dagli effetti curativi o altri oggetti. Tra questi troviamo i barili, che si possono lanciare in prossimità dei nemici e farli esplodere con una sfera di fuoco. Approfittare di ciò che abbiamo intorno a noi è quindi fondamentale per ottimizzare il nostro rendimento.

Iron Danger sembra insomma un titolo molto interessante, capace di utilizzare molto bene la meccanica del controllo del tempo sia in combattimento sia nell’esplorazione. La profondità tattica per ora ci è parsa ottima e la creazione della propria strategia può portare spesso a grandi soddisfazioni. Anche per quanto riguarda la parte stilistica e sonora l’opera si difende abbastanza bene, con ambienti ed elementi di scena efficacemente realizzati e musiche varie e accattivanti. Non resta ora che attendere la sua uscita, che dovrebbe avvenire quest’anno su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Francesco Lancia
Dopo aver passato la sua infanzia tra titoli PC tie-in basati su film d'animazione e Game Boy Color, i videogiochi sono diventati la sua principale fonte di divertimento. Ritiene la musica una delle componenti più rilevanti e non può fare a meno di ascoltare le OST dei suoi giochi preferiti a oltranza. Nonostante attenda sempre le uscite più importanti, negli ultimi anni ha sviluppato un desiderio incontrollabile per gli indie, tra cui ha trovato alcune tra le produzioni più coraggiose e interessanti.

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