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Japan Studio: Masami Yamamoto lascia lo studio di Sony Interactive

Attraverso il suo profilo Twitter ufficiale, Masami Yamamoto ha annunciato di aver lasciato Japan Studio di Sony Interactive Entertainment, dallo scorso 28 gennaio. Yamamoto è stato external production director ed executive producer per titoli del calibro di No Heroes Allowed, Tokyo Jungle, Rain, Bloodborne, Souls Sacrifice e molti altri. Sony Interactive Entertainment (SIE) ha confermato nel mese di febbraio che Japan Studio sarebbe stata riorganizzata a partire dal mese di aprile, fondendo gli sviluppatori attuali con quelli del Team ASOBI (lo studio responsabile di Astro’s Playroom, il videogame realizzato per mostrare le potenzialità del nuovo DualSense di PlayStation 5, per il quale ad oggi non è previsto un seguito.

In calce alla notizia trovate il tweet ufficiale. Di seguito, invece, il messaggio dello stesso Yamamoto, tradotto in italiano per vostra comodità:

Questa comunicazione giunge un po’ in ritardo: mi sono ritirato da SIE Japan Studio lo scorso 28 febbraio. Facevo parte di Sony da ben 25 anni, includendo gli ultimi anni svolti nel mio ultimo incarico. In qualità di creatore di giochi, il mio lavoro è stato pieno di felicità, e questo grazie al supporto di voi tutti. Ah, in futuro potrà creare giochi per qualsiasi piattaforma… che sensazione strana!

Circa due settimane fa vi avevamo riportato la notizia di come Sony stesse lentamente procedendo alla chiusura di Japan Studio. I motivi che hanno portato SIE alla triste decisione sembrano piuttosto semplici da intuire: a causa degli scarsi ricavi registrati negli ultimi anni, complice anche le difficoltà legate alla pandemia da COVID-19. Japan Studio intendeva focalizzarsi su prodotti quasi esclusivamente improntati al mercato giapponese; cosa che, a quanto pare, non è stata mai ben digerita dai piani alti di Sony. Yamamoto è solo l’ultimo di una lunga lista di sviluppatori che hanno deciso di abbandonare Japan Studio. Una lista tra le cui righe compare anche il nome di Allan Becker.

Fonte immagine: varietyinfo.com

Fonte:
Giuseppe Fragola
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!

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