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Just Beyond – Recensione della nuova serie di R.L. Stine

Cosa unisce otto cortometraggi da circa 30 minuti l’uno, otto storie diverse tra loro con protagonisti i giovanissimi? L’avventura. Il cuore pulsante di queste puntate sono le avventure che questi ragazzi affrontano, dandoci l’opportunità di entrare nel loro mondo ed osservarlo con i loro occhi. Come leggerete nella nostra recensione, Just Beyond vuole essere proprio questo, un modo per vivere le avventure – e disavventure – di alcuni ragazzi che ancora faticano a confrontarsi con i pericoli che il mondo nasconde a ogni angolo. Disney+ ha scelto un cast super giovane come protagonista degli otto cortometraggi in Just Beyond, tratti dai fumetti di Robert Lawrence Stine, meglio conosciuto come R.L. Stine e famoso soprattutto per aver portato nella nostra generazione il genere di romanzi per ragazzi in stile horror-adventure.

Marc Webb

Se questo nome vi è minimamente familiare non vi sbagliate affatto, perché R.L. Stine lo conosciamo in particolar modo per aver scritto i famosissimi romanzi della serie Piccoli Brividi, ma lo scrittore e produttore esecutivo, vincitore nel 2016 del premio Audie Award for Young Listeners, porta con sé un miriade di romanzi, fumetti e serie tv con la sua firma, tra cui le saghe: Fear Street, Space Cadets, Give Yourself Goosebumps, The Nightmare Room, Eye Candy. Insomma, una lista infinita di racconti in grado di tenerci con il fiato sospeso! Il debutto della serie sulla piattaforma streaming Disney è previsto per il 13 ottobre 2021, come regista dei primi episodi troviamo Marc Webb, conosciuto per aver diretto The Amazing Spider-man, e a seguire, Anna Mastro e David Katzenberg, quest’ultimo produttore del reboot La Bambola Assassina del 2019

 

Cast teen e trame fantastiche

Il primo episodio si apre subito mostrandoci la dolce Mckenna Grace nei panni della ribelle Veronica, giovane e con grande carisma. Il suo carattere forte la porta però ad avere dei piccoli problemi a scuola, al punto che la preside decide di sospenderla definitivamente, così i genitori di Veronica le propongono di trasferirsi in un costoso collegio per ragazze particolarmente difficili; alla fine la giovane decide alla fine di accontentare i genitori, pur non essendo particolarmente convinta dell’idea. Una volta arrivata, però, Veronica si renderà subito conto che qualcosa in questo collegio non va, soprattutto le sue compagne, le quali hanno degli “strani comportamenti”, decidendo così d’indagare sulla struttura per svelarne il mistero.

I protagonisti della seconda puntata sono Gabriel Bateman e Arjun Athalye, rispettivamente nel ruolo di Jack e Ronald, due migliori amici fin dall’infanzia, ma che si ritroveranno più uniti che mai quando troveranno i loro genitori intenti a compiere un qualche strano rito. Cercheranno così di svelare la natura dei proprio genitori,  scoprendo ciò che non si sarebbero mai aspettati.

La terza puntata ha come protagonista la streghetta Fiona (Rachel Marsh), in un mondo in cui la magia è conosciuta a tutti ma praticata da pochi. Ecco perché Fiona nasconde i suoi poteri, per paura di non essere accettata, specialmente dai suoi compagni di scuola. La sua vita cambia quando l’amica Luna (Jy Prishkulnik ), anche lei giovane strega alle prime armi, si trasferisce nel suo stesso istituto. Fiona spiega all’amica streghetta che è meglio nascondere la loro vera natura così da non aver problemi per integrarsi, ma Luna ignorerà i suoi consigli, mostrandole l’importanza di essere se stessi.

Just Beyond ep 3

Megan Stott veste i panni della giovane, responsabile e temeraria Olivia, personaggio principale del quarto cortometraggio. Cosa succede quando ti ritrovi da solo in casa di notte e senti scricchiolare il pavimento? E’ quello che Olivia si chiede tutte le sere, sotto le calde coperte del suo letto. Temeraria, seguirà il suono di quei passi fino a scoprire che dietro a quello scricchiolare del pavimento non c’è altro che un nuovo e stravagante amico.

Il quinto episodio vede come protagonista Lily (Izabela Vidovic), brillante studentessa del club di decathlon accademico. Pensando di non essere abbastanza bella, Lily decide di seguire il consiglio della sua insegnante Ms. Fausse (Christine Ko), ovvero scaricare un’applicazione che permette di modificare il proprio aspetto estetico. Ma Ms. Fausse non rivela a Lily che quest’app non cambia soltanto l’esteriorità, bensì anche la personalità. Così la ragazza, comprendendo di essere sul punto di perdere la propria identità, sceglie di ribellarsi a quest’applicazione e riprendersi la sua vita.

Protagonista della sesta puntata è la giovanissima Lexi Underwood nel ruolo di Ella. Durante una gita scolastica in un museo pieno di antichità, Ella si separa dalla propria classe addormentandosi su di un divano della struttura. Quando la ragazza, svegliandosi, si accorgerà di essere stata dimenticata lì dalla sua insegnante, comincerà a cercare il modo per tornare a casa, ma tutte le uscite sono state chiuse a chiave. Scoprirà così che quando le porte del museo si chiudono, i fantasmi riprendono vita al suo interno. Insieme a questi spettri di tempi passati, Ella dovrà trovare il modo per placare uno spirito malvagio.

Nel settimo cortometraggio troviamo Cyrus Arnold nel ruolo di Trevor, gigantesco ragazzone figlio di un pezzo grosso della città in cui vive. Da bravo bullo, Trevor tormenta e soggioga non solo tutta la sua scuola, insegnanti e preside compresi, ma l’intera cittadina. L’arrivo di un nuovo studente nell’istituto cambierà però di molto le carte in tavola, il nuovo ragazzo è “carne fresca” agli occhi di Trevor. Come da abituè, Trevor bullizza il ragazzo, ma le cose prenderanno una strana piega quando la nonna del nuovo arrivato gli infliggerà una terribile maledizione.

A chiudere questa serie di episodi sarà Sam (Cedric Joe) con il suo viaggio nei mondi paralleli, in particolare nel mondo in cui suo padre è ancora vivo. In un giorno di pioggia il giovane Sam si rintana nella sua amata casa sull’albero costruita insieme al padre morto molti anni prima; il suo desiderio di rivederlo combinato con una forte scarica di fulmini gli permettono di viaggiare nello spazio, arrivando inconsciamente in un mondo parallelo. Riesce a incontrare il suo migliore amico, sua madre e persino il padre che in questa realtà vive ancora, l’unica pecca è che nessuno lo conosce, o meglio, i rapporti che ha con loro nel suo mondo sono diversi da quello in cui si trova ora. Lo scopo di Sam sarà riuscire a convincere i suoi cari ad aiutarlo per tornare indietro nella sua realtà.

Tanti generi e tante curiosità

Come ben ci aspettavamo, R.L. Stine basa i suoi racconti su una moltitudine di generi e sfumature che hanno saputo presentarsi in maniera convincente, con storie intriganti e una regia attenta a ogni dettaglio, seppur qualche puntata tenda a perdere un po’ di ritmo. Nel primo e nel secondo episodio troviamo un forte richiamo allo sci-fi e alla fantascienza, dove incontriamo strani macchinare futuristici e alieni provenienti da altri pianeti. Nella terza puntata, invece, abbiamo una forte contaminazione fantasy; nella quarta l’horror regna sovrano e Izabela Vidovic nel quinto cortometraggio ci trasporta ancora nello sci-fi con un leggero spunto al thriller, così come gli ultimi tre episodi brillano di puro genere fantastico; il tutto poi ovviamente mescolato nel grande calderone in stile teen. Come ogni favola, anche in Just Beyond troviamo una forte morale, o meglio, tante forti morali, visto che ogni puntata ha la propria.

Interessanti le tematiche sociali di cui hanno usufruito per la costruzione delle storie, tanti personaggi con le problematiche dei giovani d’oggi: bullismo, crisi d’identità, cattivo rapporto con i genitori e molte altre. In particolar modo, il quinto episodio parla di una grande denuncia sociale che non avvolge soltanto i giovanissimi ma anche gli adulti, le realtà “fake” dei social network e tutto ciò che ne comporta la distorsione della realtà. Anche nella puntata in cui troviamo Megan Stott come protagonista, si parla di una grande paura che affligge la maggior parte della popolazione mondiale: la paura del diverso. Ecco perché ci viene mostrato un poltergeist che emana angoscia, paura e bruttezza. Ma come ci mostra la nostra Olivia, anche dietro a ciò che a noi “sembra” brutto, troviamo qualcuno in cerca di compagnia.

Just Beyond

7

Just Beyond è una serie destinata a tutti i tipi di spettatori, dai grandi ai più piccoli, affiancata da un'interessante visione dei registi nel voler narrare il loro punto di vista attraverso gli occhi dei più giovani. Anche se ogni episodio è diverso per trama e tipologia di genere, le molteplici puntate ambientate nelle scuole danno un senso di ripetizione rendendo il tutto più lento. La visione è comunque leggera e senza troppe pretese. Molto bella la fotografia e meno interessanti gli effetti speciali che sembrano non accompagnare adeguatamente la scelta del genere.

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