Impressioni

Kena: Bridge of Spirts – Anteprima di una magica avventura

La PS5 The Future of Gaming, che si è tenuta ormai diversi oggi fa, è stata una conferenza che è riuscita a colpire assai positivamente gli spettatori. Questo è dovuto non per il chiacchierato design futuristico della console, tanto più alla scelta dei prodotti che Sony Interactive Entertainment ha pensato di presentare per l’occasione. Oltre alle produzioni first party come Ratchet & Clank Rift Apart o Horizon Forbidden West, la compagnia nipponica ha infatti pensato di mostrare titoli terze parti ben diversi dai classici tripla A come un Assassin’s Creed o un Call of Duty qualunque a cui siamo oramai abituati. Un esempio che abbiamo intenzione di analizzare, tra i prodotti della seconda categoria precedentemente citata, è Kena: Bridge of Spirits.

La creatività di Ember Lab

Sviluppato dai ragazzi di Ember Lab (conosciuti per essere le menti dietro i cortometraggi Majora’s Mask – Terrible Fate e Dust), questo titolo sembra portare alla luce un action adventure story-driven dinamico ed esplorativo allo stesso tempo. Come il trailer di annuncio di questa opera mostra ai nostri occhi, mentre esploriamo un mondo di gioco vasto e colorato possiamo interagire con degli strani esseri neri chiamati Rot. Queste piccole creature timide ed elusive potrebbero essere non solo il cuore pulsante della narrativa ma perfino del gameplay, visto che trovandole nel mondo di gioco la nostra protagonista potrà potenziare le sue abilità e modificare l’ambiente circostante a suo vantaggio.

Kena Bridge of Spirits

Alcuni di questi spiriti sono però stati corrotti da una oscura maledizione, ed è qui che entra in gioco il dinamico combat system di Kana: Bridge of Spirts. Precisiamo che il team di sviluppo ha mostrato realmente poco di questa meccanica del gameplay, ma possiamo già notare come Kena riesce a utilizzare una particolare stecca che è in grado non solo di attaccare direttamente i nemici, ma può addirittura trasformarsi in un arco, respingere gli avversari e perfino rilasciare un attacco speciale attivabile con un urlo.

Parlando del comparto narrativo dell’esperienza, l’ambientazione e i toni sembrano piuttosto colorati con un’atmosfera che fa molto da produzione animata per ragazzi. Stando però alla intervista effettuata durante il Future Game Show, gli sviluppatori Micheal Grier (Chief Creative Officer) e Josh Grier (Chief Operating Officer) hanno menzionato come il “mood” dell’avventura sia in realtà decisamente più oscura di quanto ci si potrebbe aspettare in un primo momento. La trama racconta di Kena, una guida spiritica che, poco dopo essere arrivata in uno strano e dimenticato villaggio, deve salvare gli spiriti che sono stati catturati o corrotti da un’antica maledizione. La premessa sembra quindi molto banale, quasi un pretesto per portarci a scoprire questo universo narrativo affrontando puzzle ambientali, combattimenti e una pura ma semplice esplorazione. In realtà, Kena: Bridge of Spirits potrebbe nascondere una storia ben più complessa di quanto potremmo aspettarci, e questo possiamo notarlo non solo con la dichiarazione dei fratelli Grier ma anche in alcuni attimi delle cinematiche che sono state mostrate.

Kena Bridge of SpiritsUn viaggio che percorre due generazioni

In pochi hanno notato che il gioco non è una esclusiva PlayStation 5, bensì arriverà anche su PC – attraverso il chiacchierato Epic Game Store – e perfino su PlayStation 4. Questo ci fa capire che non siamo davanti a un’esperienza pensata per sfruttare in toto la quinta console casalinga di Sony, ma gli sviluppatori hanno comunque rassicurato che il titolo beneficia delle caratteristiche di PlayStation 5 come, per esempio, quelle del controller chiamato DualSense. Purtroppo attualmente non possiamo discutere ulteriormente di questa prima opera videoludica di Emeber Lab, ma siamo curiosi di scoprire ulteriori informazioni sull’avventura di Kana, come la sua data di uscita o un ipotetico arrivo su Xbox Series X e Xbox One.

Giona Corucci
Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.

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