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Kids on Bikes – Anteprima, un’avventura in cui tornerete bambini

Avete presente i romanzi di Stephen King dove un gruppo di ragazzini vive un’avventura che cambierà completamente le loro vite? Avete presente Stranger Things? I Goonies? Ecco, prendiamo questo immaginario e inseriamolo all’interno di un gioco di ruolo. Abbiamo ottenuto Kids on Bikes. Jonathan Gilmour e Doug Levandowski hanno confezionato un GDR che merita davvero tantissime attenzioni. Un sistema di gioco semplice e che si impara velocemente, un mondo da costruire insieme a tantissima personalizzazione per i personaggi e avventure con infinite sfumature differenti. Se pensiamo che a questo si aggiungono anche Kids on Brooms e Teens in Space – di cui parleremo di seguito – si capisce quanti generi si possano incontrare. Edito in Italia da Need Games! – la casa editrice di Nicola DeGobbis che vanta la pubblicazione di Old School Essentials e Il Re in Giallo: Il Gioco di Ruolo tra i tanti – andiamo a capire cosa nasconde Kids on Bikes in questa nostra anteprima.

Kids on Bikes

La provincia nasconde misteri

Kids on Bikes porta i giocatori in un paese di provincia che creeranno insieme al Game Master. In quel posto sperduto e tranquillo le cose non vanno però bene come sembra. C’è un pericolo che si aggira per le strade, di notte, nelle fogne o addirittura nei sogni dei suoi abitanti. È qualcosa di oscuro e spesso qualcuno dei compaesani è pronto a coprire i misteri della cittadina. Create il vostro personaggio – in modo immediato e intuitivo, rispondendo a una serie di domande che gli daranno spessore – e iniziate a indagare su ciò in cui vi siete imbattuti insieme alla vostra giovane banda. A differenza di altri GDR, qui non potrete contare su poteri magici (almeno non tutti hanno questo dono) o sull’esperienza forgiata grazie alle battaglie. Imparerete grazie alla biblioteca, ai consigli degli adulti e all’aiuto del giovane poliziotto di cui più vi fidate.

Insomma, saprete benissimo chi evitare e chi vi darà una mano per sopravvivere. Tutti si conoscono nei paesini e le voci girano più velocemente di quanto si possa immaginare. I generi che si possono incontrare giocando a Kids on Bikes sono davvero tantissimi. Dall’horror alla fantascienza distopica, passando per il fantasy in tutte le sue sfumature. Alla fine del manuale si trovano tantissimi scenari per ambientare la propria avventura con indicazioni su: ambientazione, ovvero il luogo in cui vivono i personaggi; riferimenti di opere cinematografiche, romanzi, fumetti per delineare meglio il mood; domande alternative per la creazione della città e possibili punti di interesse; PNG (amichevoli e ostili) e dove trovarli; minacce, personaggi con potere e altre creature che si possono incontrare.

Giocare a Kids on Bikes

Il sistema di gioco è davvero semplice. Si fa riferimento alla scheda del personaggio che è costituita di sei caratteristiche: lotta, mente, simpatia, fuga, corpo, grinta. A ognuna di queste è associato un unico dado (d4, d6, d8, d10, d12 e d20 in base al grado di “competenza” in quel campo) che verrà lanciato nel caso in cui il master dichiari una prova da superare. In base al risultato, a cui si aggiungono eventuali modificatori, si consulterà una tabella in cui viene descritto l’esito della prova, sia esso positivo o negativo. Il fallimento farà accumulare al giocatore dei Segnalini Avversità, da poter spendere per avere successo in una prova futura o per attivare i Pregi del personaggio.

Un’altra meccanica – fantastica – è quella del “giocatore con poteri“. Si tratta di un pg introdotto dal GM i cui aspetti (i tratti che descrivono il personaggio in questione) vengono indicati su diverse carte e distribuite poi ai giocatori. Questo fa in modo che ognuno possa controllare una caratteristica di colui che detiene i poteri, portando la narrazione a un ulteriore livello di collaborazione. Questo personaggio inoltre può evolvere nella storia, sviluppando paure e desideri che non dovranno comunque andare in contrasto con gli aspetti già definiti.

Kids on Bikes

Il personaggio con poteri è un elemento fondamentale di Kids on Bikes che dimostra ancora una volta quanto questo gioco cerchi di lasciare la narrazione nelle mani dei giocatori. L’aspetto più difficile – forse – all’inizio è entrare nei panni di ragazzini e delle loro vite. La scuola, il coprifuoco imposto dai genitori, i limiti sociali che l’età impone – dimenticate le sbronze epiche nelle taverne, probabilmente la birra è da sostituire a un sano succo di frutta – sono tutti elementi da non sottovalutare, anzi. Saranno proprio questi, se gestiti in maniera interessante, a dare maggiore volume alle sessioni di gioco. Anche per i “nemici” vale lo stesso discorso. Dimenticate alabarde o asce bipenni. Spesso dovrete far affidamento alle vostre abilità di fuga – fisiche o orali – piuttosto che dare prova della vostra forza puerile in una rissa.

Kids on Brooms: benvenuti nella scuola di magia

Kids on Brooms è un’espansione del gioco Kids on Bikes che vi porterà all’interno di una scuola di magia, anche in questo caso, ideata dal party. Come si chiama la scuola? Chi la dirige? Cosa insegna? Queste e altre domande aiuteranno i giocatori a delineare meglio l’ambientazione e renderla più dettagliata per un’esperienza di gioco più immersiva. Il riferimento è lampante: la saga di Harry Potter. E non è affatto qualcosa di negativo, anzi. Come tutti sanno, la magia non è sempre un elemento facile da controllare o che non prevede dei rischi. Anche in Kids on Brooms la magia ha delle regole precise che gli studenti non possono in alcun modo ignorare: essa riflette la personalità e le intenzioni di un personaggio; inoltre, se lanciata con malizia o senza coscienza, possono esserci dei risvolti pericolosi. Dopo aver imparato la prima regola sulla magia e aver creato il proprio PG ci sono altri elementi da scegliere: la bacchetta, la scopa, il famiglio e l’orario delle lezioni. Arrivare in ritardo è controproducente. Dopo aver stabilito tutto queste siete pronti per risolvere i misteri che si celano nella vostra scuola. Studiare potrebbe essere un buon suggerimento per essere pronti a qualunque prova.

Kids on Bikes

Teens in Space: l’equipaggio è la tua nuova famiglia

Già è difficile essere adolescenti sul pianeta Terra, figurarsi come deve esserlo tra le stelle. Ed è proprio qui che ci porta Teens in Space. Immaginate di essere degli adolescenti che, nonostante gli avvertimenti dei genitori, hanno lasciato il proprio pianeta per partire all’esplorazione dell’universo. Vi muoverete tra stelle e galassie lontane, esplorerete stazioni di servizio orbitanti e farete la conoscenza di specie millenarie. Il tutto grazie alla nave spaziale che il party ha modo di creare. Ora fate parte di un equipaggio, avete una missione precisa. Questa serie di giochi di ruolo ha del potenziale enorme. Il sistema di gioco mette subito a proprio agio il giocatore, così come l’aspetto cooperativo su cui si basa. Dalle one shot ad avventure più lunghe, Kids on Bike e compagnia offrono tutto ciò che serve per immergersi in un mondo sconfinato e in costante evoluzione. Il prezzo e la qualità del prodotto (copertina flessibile, illustrazioni bellissime e impaginazione chiara e pulita) rendono questa serie un gioco di ruolo da provare assolutamente e con il quale sperimentare nuove avventure.

Yuri Rossi
Leggo e scrivo tantissimo, vivo in un GDR. Non sono molto fortunato con il D20. Da grande voglio essere Batman.

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