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Kingdom Come: Deliverance – Recensione

Molte volte nel mondo dei videogiochi siamo abituati a vivere avventure ambientate in un determinato periodo storico, solo che, per necessitร , il tema affrontato spesso costringe a modificare il contesto di riferimento. Questo non รจ il caso di Kingdom Come: Deliverance perรฒ; poche volte abbiamo potuto vedere un titolo che riproduce fedelmente lโ€™ambientazione medievale, piรน precisamente la Boemia del XV secolo. Il videogame รจ stato mostrato per la prima volta nel lontano gennaio del 2014 attirando fin da subito lโ€™attenzione degli utenti, grazie a delle meccaniche GDR che strizzano lโ€™occhio a titoli comeย Skyrim, unite a un contesto totalmente slegato dal comune scenario fantasy. Nel 2015 perรฒ qualcosa non stava funzionando, tanto che la casa di sviluppo rinviรฒ il gioco a data da destinarsi: queste cose di solito preannunciano dei guai grossi, spesso anche la cancellazione di un prodotto. Fortunatamente non รจ stato il caso di Kingdom Come: Deliverance che, per la gioia di molti appassionati, ha visto finalmente la luce nel febbraio di questโ€™anno.

Kingdom Come: Deliverance

Dalle stalle alle stelle

Kingdom Come: Deliverance cerca subito di immedesimare lโ€™utente, introducendolo in un mondo antico dove i sogni si fanno da parte a favore dei ceti sociali e delle linee di successione nobiliari. Vestirete i panni di Hanry, figlio del fabbro del villaggio di Skalica, e in una torrida giornata di primavera la vostra vita cambierร  drasticamente. Lโ€™immersione in questo vasto e colorato mondo inizia gradualmente, a pari passo con la conoscenza dei comandi e delle varie meccaniche che costituiscono il gameplay dellโ€™opera multimediale. Inizierete con lo svolgere dei semplici compiti di bottega dati dal padre di Hanry: andare a riscuotere i soldi, comprare del carbone per la fornace e altre semplici commissioni. Muoverete i primi passi, scoprirete il non brillante combat system e farete i conti con tanti altri piccoli dettagli che fanno di Kingdom Come: Deliverance uno dei giochi piรน realistici in circolazione. Nonostante Hanry sia un ragazzo molto composto nello svolgere i suoi doveri, รจ anche un giovane ragazzo scalmanato che, come sogno nel cassetto, ha quello di vivere una vita ricca di emozioni, diventare un soldato e partire per ogni sorta di avventura.

Il destino a volte perรฒ รจ beffardo, lโ€™avventura tanto agognata da Hanry รจ alle porte, anche se non proprio come il ragazzo immagina. Proprio durante la sua normale routine quotidiana ilย ragazzo sta finalmente per diventare uomo. Come la storia narra Re Venceslao IV, figlio del piรน noto Carlo IV, siede come capo del Sacro Romano Impero. Purtroppo la sua condotta non รจ delle migliori: il popolo si schiera infatti dalla parte di suo fratello Sigismondo che, una volta spodestato il legittimo erede, decide di concentrare tutto il suo gigantesco esercito per sconfiggere anche gli ultimi vassalli fedeli a Venceslao IV. Il risultato รจ una guerra senza confine, che getta il paese nel caos e che mostra il lato piรน crudele della guerra. La violenza e la crudezza con cui sono narrati i fatti vi farร  capire le condizioni di vita in unโ€™epoca dove lโ€™importante era sopravvivere. Le milizie di Sigismondo invadono il villaggio di Hanry, uccidendone di conseguenza i genitori. Il giovane riesce a mettersi in salvo, ma non dimenticherร  mai il sangue, le fiamme e la vista della morte del padre e della madre. Kingdom Come: Deliverance narra una storia di vendetta, voglia di rivalsa e dellโ€™ambizione nel cambiare le stelle di un destino giร  scritto.

Kingdom Come: Deliverance

Il destino di un cavaliere

Grazie a un sistema di progressione totalmente libero dalle classi tipiche dei GDR, riuscirete a immedesimarvi ancor di piรน nell’esperienza di gioco. Le vostre abilitร  si plasmeranno pian piano poichรฉ ogni azione, sottotitoliamo OGNI azione, vi porterร  a progredire in una determinata skill. Potrete dunque aumentare la parlantina come se foste un bardo, intimidire come un razziatore e cosรฌ via. Insomma, la modalitร  con cui vivrete la vostra esperienza sarร  plasmata dalle vostre stesse mani. Kingdom Come: Deliverance dunque รจ un gioco che dona un numero infinito di approcci e che si adatta alla perfezione a ogni tipo di utente. Le missioni principali e secondarie sono state sviluppate in modo tale che per raggiungere un determinato scopo, il giocatore abbia la possibilitร  di seguire diverse strade, cosรฌ da poter dare varianti davvero impensabili e sorprendenti.

Una delle piรน grandi pecche del gioco รจ il sistema di combattimento: nonostante sia praticamente impossibile combattere nelle prime fasi di gioco, causa la scarsa attitudine alla guerra del protagonista, dopo che avrete migliorato le sue skill sarete sicuramente piรน agevolati, anche se i movimenti e le mosse saranno comunque legnose e poco pratiche. Tutte le statistiche di Hanry vengono date da un gruppo di fattori che non potete sottovalutare:ย il piรน importante รจ sicuramente lโ€™equipaggiamento. Ogni volta che equipaggerete un oggetto al ragazzo, fino ad un massimo di 14 per quel che concerne solo il vestiario, andranno ad aumentare anche caratteristiche come la difesa o lโ€™adattamento a un determinato tipo di attacco. Le battaglie, nonostante la pratica, saranno sempre molto ardue: combattere contro due o piรน nemici contemporaneamente potrร  infatti rivelarsi un vero e proprio suicidio. Come per ogni cavaliere che si rispetti, la reputazione รจ tutto: nel videogame sarร  presente un classico sistema di reputazione che si adatterร  alla perfezione alle vostre relazioni sociali e, anche in questo caso, il vostro comportamento plasmerร  gli avvenimenti futuri nel gioco.

Kingdom Come: Deliverance

Lo stile medievale che ci piace

Come la vita nel medioevo, anche le prime ore di Kingdom Come: Deliverance vi faranno sentire disorientati, a metร  tra lo stupore e lโ€™amarezza su certe scelte di design come, ad esempio, il borseggio o lo scassinamento. Purtroppo i difetti non si limitano a questi due aspetti appena citati: movimenti troppo lenti del personaggio, NPC legnosi, camminate poco eleganti, unโ€™interfaccia davvero poco intuitiva e tanto altro, danno vita a problemi tecnici che, almeno allโ€™inizio, possono indurvi ad abbandonare questo titolo. Il realismo tanto decantato perde completamente di efficacia se applicato alla fasi stealth, causa soprattutto unโ€™intelligenza artificiale che si alterna tra il genio e il no sense, intervallando nemici con comportamenti bizzarri a killer spietati che non vi daranno respiro. Quanto detto incide anche sulla fauna che, spesso e poco volentieri, mostrerร  i suoi limiti.

Questo ha perรฒ dei riscontri positivi, soprattutto se siete amanti del borseggio: potrete letteralmente rubare di tutto, garantendovi cosรฌ un equipaggiamento di base ottimale fin dai primi momenti di gioco, almeno se saprete dove cercare. Le fasi iniziali saranno dunque costellate da tanti piccoli problemi, ostacolati da una narrazione continua che bloccherร  il flusso del titolo. In tutto questo la storia fatica a ingranare, colpa anche dei continui glitch e della poca dinamicitร  del gameplay. Una volta perรฒ completata la fase di tutorial, si aprirร  davanti ai vostri occhi un nuovo mondo ancora tutto da scoprire, che vi farร  appassionare alla serie di sfortunati eventi che hanno colpitoย Hanry. Pian piano comincerete a esplorare la silenziosa campagna, a parlare con i contadini e a svolgere vari compiti in perfetto stile GDR. Le magagne tecniche passano improvvisamente in secondo piano e ogni azione che farete non sarร  mai mossa dal caso, ma solo dalla vostra voglia di scoprire cose nuove.

Questione di tecnica

Kingdom Come: Deliverance, nonostante paesaggi e viste magnifiche, arranca parecchio dal punto di vista tecnico. Il motore grafico sfruttato da Warhorse Studios riesce a creare panorami stupendi, ma analizzandolo attentamente si possono notare un buon numero di cali di frame rate, texture non propriamente definite, bug e espressioni facciali di alcuni NPC completamente vuote. Tutto il contrario invece per quel che concerne i filmati, ben realizzati e, in generale, anni luce piรน avanti rispetto al gioco. Purtroppo questi continui problemi tecnici non rendono giustizia al titolo e allโ€™intento degli sviluppatori di creare un mondo in cui lโ€™utente possa sentire libero di plasmare la sua storia.

In conclusione possiamo dire che Kingdom Come: Deliverance รจ unโ€™idea fantastica, sviluppata in maniera egregia ma che, arrivati al dunque, non riesce a brillare. La libertร  lasciata al giocatore รจ unica e raramente si รจ visto un sistema di progressione che analizza ogni singola mossa del giocatore, purtroppo perรฒ questo non va di pari passo con la componente tecnica e con il sistema di combattimento. A tutto questo aggiungiamo alcune scelte di design che personalmente trovo alquanto discutibili come lโ€™eccessiva lentezza con cui si rubano gli oggetti o un controllo davvero pessimo del cavallo. Forse rinunciare a un minimo di realismo a favore di una giocabilitร  piรน pratica sarebbe stata la soluzione migliore. Kingdom Come: Deliverance resta un titolo con una grande longevitร , capace di donarvi ore e ore di divertimento, almeno se compreso a dovere. I giocatori di GDR piรน assidui hanno trovato pane per i loro denti, ma per quanto concerne lโ€™utenza meno pratica del genere, lโ€™approccio a questo titolo potrebbe risultare assai complesso.

Kingdom Come: Deliverance

8

Kingdom Come: Deliverance รจ un gioco che, una volta superati gli scogli iniziali, riesce ad appassionare l'utente, inserendolo in un contesto realistico con pochi eguali. Peccato per i difetti che rendono l'opera poco fruibile per i giocatori che masticano pochi GDR.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivรฒ anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollรฒ piรน la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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