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King’s Bounty 2: il GDR torna a mostrarsi, l’uscita è vicina

King’s Bounty 2 è l’erede del famoso primo capitolo, sviluppato dall’azienda russa 1C Entertainment: il primo glorioso capitolo fu di fatto una pietra miliare del mondo RPG a turni, andando a ridefinire gli standard del genere, e oggi il nuovo capitolo è stato presentato durante l’E3 2021.

Il regno imperversano cospirazioni, sabotaggi ed intrighi di corte come non mai, la società è allo sbando e come se tutto questo non bastasse, la necromanzia getta ombre oscure su quello che è il futuro del mondo. Il genere umano invoca un eroe, qualcuno in grado di risollevare le sorti dell’umanità e portarla verso la luce: Aivar è il guerriero giusto, giunto al momento giusto.

Rampollo di una nobile casata, caduta in disgrazia, il prode guerriero in passato rifiutò di unirsi alla congiura che portò ad un colpo di stato, mettendo sul trono di Nostria il nuovo Re Claudius. Aivar fuggì dalla sua terra e si stabilì ad Artisania, dove forte della sua capacità combattiva e carismatica, fondò un gruppo di mercenari davvero agguerriti: i Mastini della guerra.

Gli anni passarono e sebbene il regno avesse dimenticato Aivar, il principe Adrian mandò a chiamare il prode cavaliere, offrendogli un perdono reale per la sua mancanza nei confronti del padre e chiedendogli di tornare a guidare la Guardia Reale, in modo da riportare pace e giustizia nel regno. Con riluttanza il guerriero acconsentì ed eccolo pronto a muoversi in questa nuova avventura che è proprio il gioco visto all’E3 2021: King’s Bounty 2.

King's Bounty 2

Nel gioco saremo chiamati a formare una squadra e risolvere non poche situazioni intricate che vedono come antagonisti uomini, maghi, veggenti, belve di ogni sorta, non morti e perfino degli oscuri figuri, accompagnati da cani demoniaci che saranno il nostro obbiettivo principale.

Basato su un sistema a turni, forte dell’esperienza del primo capitolo ci aspettiamo moltissimo da questa IP, l’appuntamento è il prossimo 24 agosto 2021.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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