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La via dei Panda – Anteprima del nuovo gioco Pendragon

Non avrei mai pensato di trovarmi alla guida di un clan di panda incaricato di riportare agli antichi fasti un regno lontano, ma eccomi qui. Di cosa sto parlando? Naturalmente de “La via dei Panda”, gioco per 2 – 4 giocatori, edito da Pendragon e ideato dagli autori italiani Walter Obert, Andrea Mainini e Alberto Vendramini, in uscita il 31 maggio.

Ho avuto modo di provarlo in occasione della presentazione con gli autori del 25 maggio al Pendragon Store. Se siete curiosi di sapere di cosa si tratta, ecco qualche dettaglio in anteprima.

Il gioco in sintesi

Ne “La via dei Panda” ogni giocatore dovrà gestire tre personaggi (panda, ovviamente), Monaco, Governatore e Guerriero su una mappa, composta da strade e villaggi. Lo scopo è fare più punti degli avversari, edificando, potenziandosi e neutralizzando i pericolosi ninja che imperversano sulle strade. Tutto ciò è possibile tramite i nostri panda – lavoratori, da piazzare su una plancia azioni comune per scegliere cosa fare durante il turno. La via dei panda sfrutta la classica meccanica di piazzamento lavoratori, ma ci sono alcuni aspetti particolari che mi hanno colpita. Vediamoli.

Doppia funzione dei lavoratori

Innanzitutto i panda – lavoratori che abbiamo a disposizione possono essere utilizzati in due modi: per presidiare le strade sulla mappa o per effettuare le azioni. Nel primo caso potremo scegliere di lasciare i lavoratori sulle strade, condizione necessaria per la costruzione degli edifici. Nel secondo caso, invece, piazzeremo sull’azione desiderata dei lavoratori per effettuarla, spendendo inoltre un numero variabile di punti azione; a fine turno recupereremo i panda utilizzati guadagnando per ognuno un punto azione da utilizzare nel turno successivo. Le azioni principali, combinate in vari modi sulla plancia, sono: movimento di un personaggio sulla mappa; costruzione di un edificio; raccolta di oggetti utili a potenziare i personaggi sulla plancia personale. Dovremo bilanciare attentamente l’utilizzo dei lavoratori a nostra disposizione, fra mappa e griglia azioni.

la via dei panda

L’ordine delle azioni

Non potremo svolgere le azioni nell’ordine che vogliamo. Bisogna infatti tener conto della loro posizione sulla tabella relativa: le azioni sono disposte in un preciso ordine, dalle meno potenti alle più forti; una volta piazzato il primo lavoratore su una casella non sarà più possibile svolgere le azioni precedenti per l’intero turno, ma solo la stessa o quelle successive. Insomma, bisogna pianificare con attenzione cosa fare in modo da non auto-precludersi alcune strade.

Il costo delle azioni

Le azioni hanno anche un diverso costo, sia in termini di punti azione che di lavoratori richiesti. Il costo in punti dipende dalla riga in cui è posizionata l’azione prescelta e vi sono anche azioni gratuite. Il costo in lavoratori, che di base è 1, dipende da quanti giocatori scelgono la stessa azione: occupare una casella, infatti, non impedisce agli altri (o anche sé stessi) di sceglierla, ma ne aumenta il costo di uno. Pertanto le azioni più gettonate richiederanno sempre più panda/lavoratori per poter essere effettuate.

La funzione dei personaggi

Come ho detto all’inizio, disporremo di tre personaggi che agiscono sulla mappa. Le azioni scelte tramite il piazzamento dei lavoratori vengono quindi effettuate poi dallo specifico personaggio indicato nella stessa azione. Di base, il monaco, il governatore e il guerriero costruiscono ognuno un edificio peculiare e tutto ciò che si edifica resta sulla mappa a disposizione anche degli altri giocatori; si possono quindi sfruttare a proprio vantaggio le azioni degli avversari. Elemento non trascurabile è il potenziamento dei personaggi sulla plancia personale. Si può aumentare la loro capacità di affrontare i ninja e raccogliere degli oggetti bonus, le imprese: a fine partita ciò conferirà parecchi punti.la via dei panda

In conclusione

Da un punto di vista grafico mi ha colpito parecchio. I materiali sono lussureggianti, ogni personaggio ha una propria miniatura, così come i piccoli panda/lavoratori e gli edifici, fattore che inevitabilmente si riflette sul costo, ma rende il gioco davvero bellissimo da vedere intavolato. Per quanto riguarda le meccaniche, forse può spiazzare inizialmente per la varietà delle azioni possibili, tuttavia mi è parso semplice da capire, profondo e richiede un’attenta pianificazione che consideri anche le mosse degli avversari sulla mappa. Nonostante questo non risulta pesante, la prova è stata piacevole e anche inaspettatamente breve. Purtroppo ho giocato una partita semplificata e non erano presenti alcuni elementi opzionali che danno più peso a certi aspetti strategici, per cui non posso esprimere ancora un’opinione che tenga conto del gioco nella sua interezza, ma auspico una seconda prova.

Claudia Pintore
Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo

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