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Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe – Recensione, la saga arriva su Switch

La serie dei titoli rompicapo con protagonista l’iconico Professor Layton è sempre stata una delle punte tra le esclusive Nintendo. La software house giapponese Level 5 è sempre riuscita a creare delle opere con storie interessantissime, enigmi all’altezza dei giocatori e personaggi magnifici, uniti a dei doppiaggi e dei testi fuori dal comune. La saga nacque con il suo primo capitolo “Il Paese dei Misteri” per Nintendo DS, nell’ormai remoto 2007, e con i suoi sequel conquistò anche il mercato del Nintendo 3DS (ed ovviamente 2DS).

La serie principale finì però in stallo nel 2013, con l’ultimo capitolo “L’eredità degli Aslant“, fino a che Nintendo non permise a Level 5 di evolvere il suo brand. A portare questo fardello ci fu Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari, che uscì nel 2017 su IOS e Android, con lo scopo di mantenere viva l’anima del Prof. Layton. Questo capitolo venne piuttosto apprezzato dalla community, ma portava con sé i difetti di un qualunque gioco mobile, che mantenne anche quando venne creata una nuova edizione per Nintendo 3DS.

Nel 2018 i primi due capitoli della saga vennero anch’essi pubblicati su mobile,  ma la serie è finalmente riuscita ad approdare sulla nuova arrivata nel mercato, Nintendo Switch. Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe uscirà infatti l’8 novembre in una versione riveduta e corretta per la console ibrida. Abbiamo avuto la possibilità di fruire dell’opera in anteprima, e siamo qui per parlarvene.

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe

Katrielle e l’agenzia investigativa Layton

Ad introdurci in questa storia per console di ultima generazione è proprio Katrielle, la figlia dell’amato professor Layton. L’apertura della sua agenzia d’investigazione privata a Londra è finalmente giunta, e scopriremo presto che la nostra protagonista ha dalla sua un talento tramandato ed una serie di casi già risolti. Neanche il tempo di fissare correttamente l’insegna che il primo cliente fa capolino chiedendo dei servizi offerti, in modo a dir poco ambiguo. La ragazza non si sorprende minimamente della situazione, ma a chiamarla mentre è indaffarata è… un cane parlante, che non ricorda nulla di cosa gli sia successo e vuole ricevere aiuto per questo. Prima di tutto però, viene posto al giocatore il primo enigma, perché l’animale desidera mettere alla prova le competenze della detective.

Katrielle non esita minimamente prima di accettare il caso, e visto che il mastino non ricorda il suo nome, lo rinomina in Sherl onorando il famoso detective Sherlock Holmes. C’è anche spazio per presentare Ben Greegy, un assistente con davvero poca dignità, che fa di tutto per essere lo zerbino della protagonista in ogni situazione. Mentre l’investigazione sta per iniziare, ed il cane fornisce i primi dettagli sul caso, l’Ispettore Faslong irrompe irriverentemente nell’ufficio, rompendo istantaneamente la quiete.

Ha bisogno di aiuto per un caso e confida in Katrielle per risolverlo, ma al posto di proferire ulteriori parole decide di scortare la ragazza sul luogo desiderato. Una lancetta del Big Ben è stata rubata durante la notte, nessuno sa da dove iniziare e colei che risolve tutti i casi è apparentemente l’unica che può trovare la strada per la soluzione. L’aggravante risulta essere inoltre un’incombente visita da parte di un importante ambasciatore, che vedrà sicuramente quanto accaduto, poiché è stato deciso di regalargli un modellino del famoso monumento di Londra. La ragazza accetta ben volentieri il caso, facendo presente senza troppi giri di parole che il problema di Sherl verrà messo in attesa.

Quello che vi abbiamo appena descritto è però solo l’incipit di uno dei moltissimi casi presenti all’interno del gioco. Nei capitoli precedenti siamo stati abituati ad un unico grande mistero, ma la formula per gioco mobile ha deciso di adottare questo stratagemma. Non vi diremo il numero degli enigmi e dei casi totali per evitare spoiler, ma possiamo garantirvi che per finire il gioco sono necessarie anche più di 20 ore, sempre in base a come si gioca e alla velocità di risoluzione degli enigmi. Vi elencheremo inoltre i vari contenuti secondari, che rendono l’opera davvero sostanziosa.

Possiamo limitarci a dire che sia questo sia molti altri casi sono piuttosto forzati nelle vicende, e che tutta la trama non è particolarmente legata da un filo conduttore. La misteriosa scomparsa del Prof. Layton è sicuramente un tema ricorrente, ma il comparto narrativo non può purtroppo essere promosso a pieni voti. Per quanto la narrazione si configuri come ottima su un gioco mobile, ci troviamo davanti ad un titolo uscito su Nintendo Switch, che deve confrontarsi con opere maestosissime, oltre che con i suoi predecessori (titoli che purtroppo superano di gran lunga Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe nella narrazione.)

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe

Che Layton sarebbe senza enigmi?

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe è a conti fatti un capitolo principale della saga, che potrebbe presto vedere sul mercato un successore. Non può mancare un’opera che porti il nome di Layton nel titolo e che non presenti moltissimi rompicapo, per fortuna il gioco in questione non è assolutamente da meno. Il gameplay dei casi è ovviamente guidato come in tutti gli altri episodi, ma a mettere alla prova il giocatore ci sono i classici enigmi della saga. Questi risplendono in questo specifico capitolo più che mai, mostrandosi sempre piuttosto variegati e divertenti, oltre che di frequente davvero complessi. Bisognerà spesso avere pazienza e qualche intuizione geniale, ed è necessario ricordare che il tipo di esperienza non è ovviamente adatta a chiunque.

Come premio per ogni soluzione corretta vengono assegnati i picarati, una valuta virtuale che alla fine del gioco permette di sbloccare un file importante. Questo è tanto più sconvolgente quanto è maggiore il numero di picarati conseguiti, e non vogliamo ovviamente dirvi altro in merito se non questo, che viene riportato all’inizio dell’avventura. Le meccaniche di gameplay non finiscono qui però, dato che la saga si è evoluta positivamente sotto questo punto di vista.

Gli scenari sono infatti pieni di oggetti utili, dalle monete aiuto indispensabili per arrivare alla soluzione degli enigmi più complessi, ai gettoni moda. All’interno di Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari è infatti possibile scegliere diversi vestiti per la protagonista e per il segugio Sherl, caratteristica non ingombrante e davvero gradevole. In questa versione Deluxe questa novità è già presente senza ulteriori contenuti a pagamento, visto che tutti i DLC sono già sbloccati e liberi fin dall’inizio dell’avventura. L’interazione con l’ambiente è davvero al massimo storico per la serie, con oggetti approfondibili, lenti d’ingrandimento, risorse e curiosità varie. Anche lo spostamento rapido aggiunto è risultato davvero comodo ed interessante, per eliminare le fastidiose e lunghe camminate che rendevano in alcuni casi il backtracking poco piacevole.

Una Londra piena di contenuti

Aprendo la magica valigia di Katrielle è possibile trovarsi davanti un vero e proprio mondo. Non si tratta solamente di appunti sui casi, taccuini, e materiale per ripetere gli enigmi già svolti. Si può infatti dare un’occhiata anche alle storie secondarie parallele, che per quanto non stupefacenti sono bene o male tutte interessanti. È possibile accedere ai tre minigiochi disponibili, che dal canto loro sembrano creati per essere dei mangiatori di tempo, visto che in un batter d’occhio catturano il giocatore senza lasciare la stretta. Che si tratti di saziare clienti esigenti, portare a spasso Sherl, o di gestire un negozio, l’intrattenimento è assicurato. Il guardaroba già nominato porta anch’esso con sé dei nuovi contenuti, in quanto garantisce un nuovo enigma speciale per ogni singolo abito acquistato.

Sembrerà strano ma la borsa di Katrielle contiene qualcosa di non trascurabile: il comparto online! Ogni giorno Nintendo si impegna ad aggiungere un nuovo enigma scaricabile, che può essere salvato e tenuto in un apposito archivio interno alla console. Si possono conservare fino ad un massimo di 365 rompicapi, aggiuntivi rispetto ai 18 che sono già presenti per tutti i giocatori. Il tempo speso nel comparto online premia con degli speciali punti che potremo spendere nel museo del Prof. Layton, che garantisce degli interessanti cimeli.

Ci sono inoltre diversi altri modi per staccare dalla trama principale, tutti ben realizzati per quanto sicuramente accessori e non indispensabili. Quando lo si desidera, anche grazie all’utilissimo spostamento rapido, è sempre bene tornare nello studio dell’agenzia investigativa per cambiarne il look estetico. Dalla carta da parati ai già citati cimeli che riscoprono la storia del Prof. Layton, tutto è personalizzabile e può essere abbellito. Tra i vari casi che compongono il comparto narrativo c’è quindi sempre qualcosa per staccare la spina, caratteristica del tutto opzionale e gradevole. Insomma, chi vuole può concentrarsi sulla trama e chi preferisce godere di contenuti che variano il solito gameplay è sempre libero di farlo, ma senza impegno!

L’avventura di Katrielle ha le sue radici su mobile

Non è purtroppo facile mentre si gioca dimenticare le origini del titolo, che non appartengono ad un mercato sempre lusinghiero. Queste sono infatti sempre pronte a fare capolino se ci si fa caso, anche se il team si è mostrato particolarmente talentuoso nel nasconderle. Per quanto il gameplay risulti vario e piacevole, anche più di alcuni degli altri capitoli sotto un certo punto di vista, la storia soffre delle gravi mancanze. Sparisce infatti l’alone di mistero che ha sempre caratterizzato la saga del Prof. Layton, che fa spazio ad un’aria quasi sempre spensierata e piacevole. Non si tratta obbligatoriamente di un difetto, ma l’ambientazione che dovrebbe ricordare le avventure già vissute da tempo fallisce nel suo intento, non mostrandosi almeno fastidiosa.

Il comparto narrativo stesso suddiviso in tanti piccoli casi non è all’altezza dei suoi predecessori, che lo schiacciano pesantemente. Per quanto tutte le storie raccontante risultino interessanti, non è facile fare un paragone. Molte trame sono piuttosto forzate, a partire dalla prima, e nessuna è davvero il tocco di classe che spinge il giocatore ad andare avanti nell’avventura per un’estrema curiosità. Se Level 5 desidererà continuare la serie farebbe meglio a rendere il comparto narrativo più conservatore, mantenendo le interessanti aggiunte del gameplay che è riuscito a portare.

La reinterpretazione dell’opera su console è comunque promossa a pieni voti, perché tutti questi aspetti poco lusinghieri sono stati nascosti sapientemente. Se non si pensa alle magnifiche storie che la serie ha saputo raccontare questo capitolo eccelle particolarmente. Per quanto la fruizione del comparto narrativo non sia il massimo, non si mostra neanche fastidiosa e riesce alcune volte ad incuriosire.

Un’opera d’arte da guardare ed ascoltare

Il porting avvenuto con Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe è davvero di altissima qualità. La grafica non è ovviamente spaccamascelle, ma nonostante sia nata su mobile  riesce a reggere tranquillamente il confronto con questa generazione. L’intero impatto visivo è altamente condizionato dallo sviluppatore Level 5, che ha il suo indistinguibile tocco legato ai modelli, all’illuminazione e alle ambientazioni. A dare manforte per quanto riguarda le animazioni ci sono i talentuosi ragazzi di A1 Pictures, che hanno fatto un lavoro altrettanto splendido.

Oltre che da guardare e giocare però, l’opera è una vera e propria meraviglia d’ascoltare. La colonna sonora è infatti composta da 40 magnifiche canzoni una più bella dell’altra, che vengono utilizzate magistralmente in ogni contesto in cui sono presenti. Nonostante quanto appena detto però, ascoltare i brani al di fuori del gioco resta comunque un piacere vista la loro qualità a dir poco eccelsa. Non può mancare una menzione d’onore per i doppiatori italiani, che per quanto riguarda la versione nostrana sono stati tutti impeccabili. La voce della protagonista però, Emanuela Pacotto è riuscita ad emergere più di tutte, con un livello di recitazione fuori dalla norma. Gli effetti sonori sono anch’essi piuttosto buoni ed azzeccati, in linea con tutti gli altri capitoli della serie.

Gioca dove vuoi, quando vuoi, come vuoi!

Trovandoci di fronte ad un porting, non possiamo non menzionare la cura minimale presente per il comparto tecnico. I 30 fotogrammi del gioco sono più che accettabili e non ci sono mai cali di framerate o bug, come vuole da tradizione ogni gioco pubblicato da Nintendo. Quello che però è riuscito a stupirci, è come siano state integrate in modo ottimale moltissime funzioni della console ibrida.

Il touch è infatti utilizzabile a pieno, proprio come se si stesse ancora su mobile, ed offre quindi un’ulteriore comodità per giocare in modalità portatile con i joy-con attaccati. Staccando questi ultimi si potrà tenere premuto un tasto dorsale, è indifferente quale dei due controller si voglia utilizzare, e si potrà ottenere un cursore movibile. Questa specifica caratteristica che Nintendo Switch permette  riporta subito ai tempi di Nintendo Wii, ed è stata davvero una manna del cielo per godere dell’esperienza. Che si giochi quindi nella propria postazione o in giro, l’esperienza è comunque ottima ed utilizza al meglio tutte le funzioni offerte dalla nuova console targata Nintendo… o quasi.

La modalità dock pecca infatti sul livello grafico, non trasforma il gioco rendendolo sgradevole per fortuna, ma non gli rende appieno la giustizia che merita. La funzione dei comandi manuali è comunque applicabile e riesce forse a dare il meglio se si utilizza un televisore. Resta il fatto che la poca potenza della console e l’idea di un gioco pensato per la portabilità, non hanno invogliato Level 5 ad investire molte risorse per il perfezionamento della modalità docked.

Bisogna inoltre considerare che Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe utilizza ancora un sistema di salvataggio non automatico, a dir poco obsoleto. Questo caratterizza tutti i capitoli della saga ma potrebbe essere arrivato il momento di svecchiarlo. Giocare con l’ansia di non aver salvato e poter perdere tutto è piuttosto frustrante, e ci vorrebbe davvero poco per risolvere questo problema.

Un porting da acquistare o da lasciare sullo scaffale?

Se avete già giocato e finito Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe probabilmente questo porting non è il miglior acquisto per voi. Dalla versione per Nintendo Switch è possibile ottenere una grafica migliorata e nuovi metodi di fruizione, oltre che piccoli nuovi contenuti. Rimane quindi il fatto che se l’esperienza non ha fatto per voi, proprio perché avete utilizzato uno smartphone o un 3ds, questo è il momento giusto per riprovarci.

Per chiunque voglia invece approcciarsi alla serie o non abbia ancora giocato quest’ultimo capitolo, possiamo solo consigliarvi questa edizione deluxe. Si tratta di un prodotto confezionato magnificamente, che è quasi perfetto sul lato tecnico e che si lascia giocare in ogni modo e luogo. Non è però un’opera per tutti visto il suo genere abbastanza di nicchia e piuttosto autoriale targato Level 5.

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe

8.8

:Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Millionari Edizione Deluxe è un porting davvero eccellente. Salvo per qualche piccola incertezza riguardante la modalità docked, il titolo si lascia fruire nl modo che l'utente preferisce, eccellendo in sul lato tecnico in tutti i casi. La grafica che era stata un punto a sfavore per la versione 3ds e 2ds, oltre che per quella mobile, è qui sicuramente all'altezza della generazione. Purtroppo, la struttura ludica creata per dispositivi esclusivamente portatili incide in modo negativo sul comparto narrativo, che è invece sempre spiccato positivamente negli altri capitoli della saga del Prof. Layton. Nonostante ciò, il gioco è comunque davvero valido sotto il punto di vista del gameplay, ed i nuovi contenuti aggiunti sono tutti piacevoli anche se non indispensabili. Se ritenete di essere amanti del genere e siete pronti a chiudere un occhio su qualche forzatura di troppo nel comparto narrativo, avete davanti il gioco perfetto per voi, che saprà senza alcun dubbio intrattenervi e si farà perdonare con il tempo qualche sua caratteristica non al top. Anche se Katrielle viene schiacciata dal carisma dell'iconico Prof. Layton, questo personaggio potrà riuscire a trovare il suo spazio nel mercato, specialmente se Level 5 deciderà di fare un nuovo capitolo in esclusiva per Nintendo Switch.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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